POLITICA
Anche l'Ambasciata britannica smentisce la ricostruzione
Grillo, complotto contro Bersani. Letta: "Farneticazioni"
Nota della diplomazia britannica: "Nessun incontro pianificato, l'ex premier era stato invitato per altri motivi". La smentita dell'ex presidente del Consiglio: "Solo farneticazioni"

Non c'era alcun interesse a promuovere un incontro fra Beppe Grillo ed Enrico Letta nella residenza dell'ambasciatore britannico a Roma e la "presenza concomitante" dei due politici è stata dovuta a "una improvvisa sovrapposizione di agende". E' la precisazione dell'ambasciata britannica dopo l'intervista di Grillo ad Enrico Mentana.
"Apprendiamo dall'intervista rilasciata da Beppe Grillo a Enrico Mentana per La7 - si legge nella precisazione - di allusioni relative a un presunto tentativo da parte dell'ambasciatore Prentice di favorire in qualche modo un incontro tra Enrico Letta e lo stesso Grillo in una fase particolarmente delicata della politica italiana successiva all'esito delle scorse elezioni. Ciò non corrisponde a verità e la presenza concomitante di Enrico Letta e del sig. Grillo presso la residenza di Villa Wolkonsky, dovuta a un'improvvisa sovrapposizione di agende, è stata gestita nel pieno rispetto della privacy di entrambi gli ospiti e non ha portato ad alcun incontro tra i due, incontro che l'ambasciata non aveva peraltro alcun interesse a promuovere".
"Precisiamo inoltre - si aggiunge - che la colazione dell'ambasciatore Prentice con Enrico Letta, alla quale Grillo non è mai stato invitato a unirsi, era da lungo tempo
programmata per discutere l'organizzazione della XXI edizione del convegno italo-britannico di Pontignano, di cui Enrico Letta è co-chairman insieme a Lord Chris Patten".
Lo stupore di Letta
Anche l'ex premier interviene e stronca le parole del leader del M5S: "Da Grillo solo farneticazioni, ero in ambasciata per un incontro già organizzato, all'ambasciatore dissi anche che non c'era motivo per incontrarlo".
"Apprendiamo dall'intervista rilasciata da Beppe Grillo a Enrico Mentana per La7 - si legge nella precisazione - di allusioni relative a un presunto tentativo da parte dell'ambasciatore Prentice di favorire in qualche modo un incontro tra Enrico Letta e lo stesso Grillo in una fase particolarmente delicata della politica italiana successiva all'esito delle scorse elezioni. Ciò non corrisponde a verità e la presenza concomitante di Enrico Letta e del sig. Grillo presso la residenza di Villa Wolkonsky, dovuta a un'improvvisa sovrapposizione di agende, è stata gestita nel pieno rispetto della privacy di entrambi gli ospiti e non ha portato ad alcun incontro tra i due, incontro che l'ambasciata non aveva peraltro alcun interesse a promuovere".
"Precisiamo inoltre - si aggiunge - che la colazione dell'ambasciatore Prentice con Enrico Letta, alla quale Grillo non è mai stato invitato a unirsi, era da lungo tempo
programmata per discutere l'organizzazione della XXI edizione del convegno italo-britannico di Pontignano, di cui Enrico Letta è co-chairman insieme a Lord Chris Patten".
Lo stupore di Letta
Anche l'ex premier interviene e stronca le parole del leader del M5S: "Da Grillo solo farneticazioni, ero in ambasciata per un incontro già organizzato, all'ambasciatore dissi anche che non c'era motivo per incontrarlo".