MONDO
L'opposizione reclama un'inchiesta su eventuali frodi
Canada, appalto ad ong vicina alla famiglia: bufera sul premier Trudeau
Nuove polemiche nei confronti del premier canadese, questa volta per aver assegnato un contratto governativo da 587 milioni di euro ad una ong, la 'We Charity', che in passato avrebbe pagato alcuni suoi familiari per partecipare ad eventi

Il primo ministro canadese Justin Trudeau è nuovamente al centro di critiche e polemiche per aver concesso un importante appalto pubblico a un'associazione di beneficenza che ha recentemente retribuito la madre, il fratello e la moglie che hanno partecipato come oratori alle iniziative di raccolta fondi.
I conservatori che si trovano all'opposizione hanno chiesto che venga avviata un'indagine giudiziaria per verificare se la concessione a We Charity di un contratto pubblico per la gestione di circa un miliardo di dollari senza gara non sia un caso di frode.
Gli indipendentisti del Quebec hanno chiesto le dimissioni del primo ministro.
Il contratto è stato poi revocato, ma ieri la Ong ha ammesso di aver pagato circa 300 mila dollari (pari a 181 mila euro) alla madre, al fratello e alla moglie del primo ministro. In particolare, la madre Margaret Trudeau, ha avuto dalla associazione 250 mila dollari per discorsi pronunciati in 28 occasioni fra il 2016 e il 2020.
I conservatori che si trovano all'opposizione hanno chiesto che venga avviata un'indagine giudiziaria per verificare se la concessione a We Charity di un contratto pubblico per la gestione di circa un miliardo di dollari senza gara non sia un caso di frode.
Gli indipendentisti del Quebec hanno chiesto le dimissioni del primo ministro.
Il contratto è stato poi revocato, ma ieri la Ong ha ammesso di aver pagato circa 300 mila dollari (pari a 181 mila euro) alla madre, al fratello e alla moglie del primo ministro. In particolare, la madre Margaret Trudeau, ha avuto dalla associazione 250 mila dollari per discorsi pronunciati in 28 occasioni fra il 2016 e il 2020.