ITALIA
Oggi Conte vede le opposizioni
Questa mattina le Salvini, Meloni e Tajani vanno a Palazzo Chigi con le proposte per far fronte alla crisi del coronavirus: piani per centinaia di miliardi, flat tax, soldi sui conti correnti dei cittadini. Per definire il prossimo decreto si aspetta l'Eurogruppo del 7 Aprile.

Terzo incontro dall'inizio dell'emergenza coronavirus questa mattina alle 9,30 a Palazzo Chigi tra il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, i suoi ministri, e i leader dell'opposizione di centrodestra, Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani in rappresentanza di Berlusconi.
Sul tavolo il cosiddetto decreto Aprile, l'insieme di quei provvedimenti per circa 30 miliardi di euro, cui il ministro Roberto Gualtieri sta lavorando per dare sostegno all'economia italiana colpita dalle chiusure delle attività decise per fermare il contagio.
A tutti sarà ben presente la stima di Confindustria, che vede nel primo semestre 2020 una caduta complessiva del Pil del 10%, e parla di rischio "depressione" per l'economia italiana.
Salvini si presente chiedendo un "patto sociale da 200 miliardi di euro" che prevede un anno di "pace fiscale ed edilizia", in pratica condoni di cartelle esattoriali e piccoli abusi". "All'incontro con il governo porteremo la proposta di una emissione speciale di titoli di Stato per gli italiani con condizioni vantaggiose per chi sosterrà questi Bot di guerra".
Meloni, invece, ha già scritto una lettera a Conte. La richiesta del suo partito è di "accreditare immediatamente 1000 euro sul conto corrente di tutti gli italiani che ne hanno bisogno".
"Presenteremo al governo un piano che arriva a 100 miliardi, sperando che bastino", ha già annunciato, dal canto suo, Berlusconi che chiede un piano infrastrutturale pubblico accompagnato da un piano casa e flat tax al 15 per cento.
La risposta che Conte e Gualtieri potranno dare ai leader dell'opposizione non potrà che essere interlocutoria, visto che manca ancora una settimana dall'Eurogruppo, che si terrà il 7 Aprile. Giorno in cui si vedrà se gli sforzi diplomatici di queste ore per convincere i paesi del nord Europa a cedere sui coronabond o sulle condizionalità da applicare ai prestiti del Mes avranno sortito un qualche effetto.
Altro tema che potrebbe essere esaminato nell'incontro di questa mattina a Palazzo Chigi è il piano del governo, che potrebbe arrivare giovedì prossimo nuovamente con un Dpcm che dovrebbe far seguito a un consiglio dei ministri, per prorogare le misure restrittive dal 3 al 17-18 Aprile, ma con il rischio che i ponti del 25 aprile e 1 maggio si trasformino in un vero e proprio boomerang virologico.
Conte non ha alcuna intenzione di mollare la presa sulle restrizioni. Una linea che appare piuttosto lontana da quella ribadita da Matteo Renzi, che lancia un dialogo anti-crisi e sottolinea la necessità che le aziende in regola con i protocolli di sicurezza riaprano prima di Pasqua.
Sul tavolo il cosiddetto decreto Aprile, l'insieme di quei provvedimenti per circa 30 miliardi di euro, cui il ministro Roberto Gualtieri sta lavorando per dare sostegno all'economia italiana colpita dalle chiusure delle attività decise per fermare il contagio.
A tutti sarà ben presente la stima di Confindustria, che vede nel primo semestre 2020 una caduta complessiva del Pil del 10%, e parla di rischio "depressione" per l'economia italiana.
Salvini si presente chiedendo un "patto sociale da 200 miliardi di euro" che prevede un anno di "pace fiscale ed edilizia", in pratica condoni di cartelle esattoriali e piccoli abusi". "All'incontro con il governo porteremo la proposta di una emissione speciale di titoli di Stato per gli italiani con condizioni vantaggiose per chi sosterrà questi Bot di guerra".
Meloni, invece, ha già scritto una lettera a Conte. La richiesta del suo partito è di "accreditare immediatamente 1000 euro sul conto corrente di tutti gli italiani che ne hanno bisogno".
"Presenteremo al governo un piano che arriva a 100 miliardi, sperando che bastino", ha già annunciato, dal canto suo, Berlusconi che chiede un piano infrastrutturale pubblico accompagnato da un piano casa e flat tax al 15 per cento.
La risposta che Conte e Gualtieri potranno dare ai leader dell'opposizione non potrà che essere interlocutoria, visto che manca ancora una settimana dall'Eurogruppo, che si terrà il 7 Aprile. Giorno in cui si vedrà se gli sforzi diplomatici di queste ore per convincere i paesi del nord Europa a cedere sui coronabond o sulle condizionalità da applicare ai prestiti del Mes avranno sortito un qualche effetto.
Altro tema che potrebbe essere esaminato nell'incontro di questa mattina a Palazzo Chigi è il piano del governo, che potrebbe arrivare giovedì prossimo nuovamente con un Dpcm che dovrebbe far seguito a un consiglio dei ministri, per prorogare le misure restrittive dal 3 al 17-18 Aprile, ma con il rischio che i ponti del 25 aprile e 1 maggio si trasformino in un vero e proprio boomerang virologico.
Conte non ha alcuna intenzione di mollare la presa sulle restrizioni. Una linea che appare piuttosto lontana da quella ribadita da Matteo Renzi, che lancia un dialogo anti-crisi e sottolinea la necessità che le aziende in regola con i protocolli di sicurezza riaprano prima di Pasqua.