MONDO
Dopo il piano del Presidente Trump
Israele: "Presto mappatura annessioni". Usa: "No ad azioni unilaterali"
L'annuncio di Netanyahu è arrivato nonostante Jared Kushner - consigliere di Trump e artefice del piano - abbia più volte spiegato che bisogna aspettare le elezioni politiche israeliane del 2 marzo

Nuovo scontro tra Benyamin Netanyahu e l'Autorità nazionale palestinese (Anp) sul progetto di estendere - sulla scia del piano Trump - la sovranità israeliana agli insediamenti ebraici in Cisgiordania e alla valle del Giordano.
Il premier ha annunciato che Israele ha cominciato a "mappare" le parti della Cisgiordania da portare sotto sovranità dello stato ebraico."Non ci vorrà molto tempo - ha detto ad un appuntamento elettorale del suo partito, il Likud - e finiremo tutto questo".
L'annuncio di Netanyahu è arrivato nonostante Jared Kushner - consigliere di Trump e artefice del piano - abbia più volte spiegato che bisogna aspettare le elezioni politiche israeliane del 2 marzo.
Pronta la risposta dei palestinesi: il portavoce del presidente Abu Mazen, Nabil Abu Rudeina ha ammonito che "la mappa dello stato di palestina è quella riconosciuta dal mondo in accordo con le risoluzioni dell'Onu ed è l'unica che può portare sicurezza, pace e stabilità nella regione e nel mondo".
E le dichiarazioni del premier israeliano hanno suscitato anche la reazione dell'ambasciatore Usa in Israele David Friedman, che ha ammonito Israele contro "azioni unilaterali" sulla scia del piano Trump riguardo l'estensione della sua sovranità agli insediamenti ebraici in Cisgiordania e della Valle del Giordano.
"L'applicazione della sovranità a quei territori", ha ricordato su twitter, "è soggetta alla mappatura da parte di un comitato congiunto Usa/Israele. Ogni azione unilaterale - ha aggiunto - danneggia il piano e il riconoscimento stesso degli Usa" di quelle annessioni.
Il premier ha annunciato che Israele ha cominciato a "mappare" le parti della Cisgiordania da portare sotto sovranità dello stato ebraico."Non ci vorrà molto tempo - ha detto ad un appuntamento elettorale del suo partito, il Likud - e finiremo tutto questo".
L'annuncio di Netanyahu è arrivato nonostante Jared Kushner - consigliere di Trump e artefice del piano - abbia più volte spiegato che bisogna aspettare le elezioni politiche israeliane del 2 marzo.
Pronta la risposta dei palestinesi: il portavoce del presidente Abu Mazen, Nabil Abu Rudeina ha ammonito che "la mappa dello stato di palestina è quella riconosciuta dal mondo in accordo con le risoluzioni dell'Onu ed è l'unica che può portare sicurezza, pace e stabilità nella regione e nel mondo".
E le dichiarazioni del premier israeliano hanno suscitato anche la reazione dell'ambasciatore Usa in Israele David Friedman, che ha ammonito Israele contro "azioni unilaterali" sulla scia del piano Trump riguardo l'estensione della sua sovranità agli insediamenti ebraici in Cisgiordania e della Valle del Giordano.
"L'applicazione della sovranità a quei territori", ha ricordato su twitter, "è soggetta alla mappatura da parte di un comitato congiunto Usa/Israele. Ogni azione unilaterale - ha aggiunto - danneggia il piano e il riconoscimento stesso degli Usa" di quelle annessioni.