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ITALIA

Inchiesta sulla morte di Daniele Belardinelli

Tifoso morto, Piovella resta in carcere. Gip di Milano: "Ha seguito la regola dell'omertà"

Piovella, uno dei capi dei 'Boys' della curva Nord interista era stato arrestato nei giorni scorsi con l'accusa di rissa aggravata 

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Deve restare in carcere Marco Piovella, uno dei capi dei 'Boys' della curva Nord interista arrestato nei giorni scorsi con l'accusa di rissa aggravata nell'inchiesta sulla morte di Daniele Belardinelli, investito, secondo l'accusa, da due auto. Lo ha deciso il gip di Milano Guido Salvini respingendo l'istanza di scarcerazione presentata dalla difesa

La "scelta" di Marco Piovella di non collaborare "nonostante il dolore mostrato per la morte di Belardinelli, costituisce un forte ostacolo per l'accertamento di chi ne sia il responsabile", perché il capo ultras "si è rifiutato anche di dire chi fosse intorno a lui" e "possa aver notato la vettura o le vetture che hanno travolto la vittima", scrive il gip Salvini.

La morte dell'amico, aggiunge il gip, è "dovuta peraltro a fatti che egli stesso ha contribuito in modo importante a generare". 

Marco Piovella "ha seguito la regola dell'omertà" propria di alcuni settori del tifo organizzato "che ne uscirebbe certamente rafforzata se egli fosse scarcerato provocando ostacoli ancora maggiori all'accertamento della verità", scrive il gip di Milano Guido Salvini nell'ordinanza con cui ha respinto l'istanza di scarcerazione. "Piovella - aggiunge il magistrato - non solo non ha fornito indicazioni sugli altri partecipi ma non ha nemmeno descritto i suoi movimenti e il suo personale comportamento quel giorno".