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SPORT

Serie A, venticinquesima giornata

Secondo posto, il Napoli passa in casa Chievo, risposta Roma col Torino

Con Dzeko, Salah, Paredes e Nainggolan i giallorossi si riportano a -7 dalla Juventus capolista. I partenopei dimostrano di non soffrire contraccolpi della sconfitta in Champions: a Verona gol di Insigne, Hamsik e Zielinski. Zeman torna a Pescara e porta tre punti. Colpo Sassuolo a Udine. Pari Sampdoria-Cagliari. Nel posticipo il Milan supera 2-1 la Fiorentina e punta la zona Europa

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Sorpasso e contro sorpasso al secondo posto tra Napoli e Roma. I partenopei vincino in casa del Chievo, poi i giallorossi stendono il Torino. Nella Venticinquesima giornata di serie A spicca la prima vittoria sul campo del Pescara che ha atteso il ritorno di Zeman per incamerare 3 punti giocando (l’altro unico successo era stato a tavolino contro il Sassuolo). Colpo del Sassuolo a Udine, pari tra Sampdoria e Cagliari. Nel posticipo, il Milan regola 2-1 la Fiorentina (primo gol italiano per Deulofeu) e rilancia le ambizioni per un posto in Europa League proprio a scapito dei viola.
 
Roma-Torino 4-1
Per Spalletti solita difesa a 3 con Manolas, Fazio e Juan Jesus, Peres ed Emerson sulle fasce e in attacco il solito Dzeko supportato da Nainggolan e Salah. Mihajlovic risponde col 4-3-3 con una difesa rivisitata dati gli infortuni che vede Zappacosta e Barreca sulle fasce e De Silvestri adattato centrale in coppia con Moretti, in attacco il trio Ljajic-Iago Falque-Belotti.
 
La Roma passa al primo vero affondo. Nainggolan cede palla a Dzeko fuori area, il bosniaco con un destro basso toglie il tempo al suo marcatore e a Hart, siglando il suo diciannovesimo gol in campionato (raggiunto Higuain in vetta ai marcatori), l’ottavo gol nelle ultime otto gare (10’). Reazione granata assente e così arriva il raddoppio romanista con un sinistro di Salah che sorprende Hart sul primo palo (17’). Subito dopo è solo il palo a salvare il portiere del Toro da un tiro mancino a giro dell’egiziano. Il Torino si scuote e Benassi calcia alto un pallone vagante in area. Prima dell’intervallo, Lukic calcia al volo un pallone uscito da una mischia e sfiora il palo alla sinistra di Szczeny. La ripresa scorre a ritmi blandissimi. Tra i pochi sussulti, il lampo di Paredes che pesca un destro violento da fuori che resta a pelo d’erba e sorprende Hart (65’). Il portiere granata deve poi bloccare un colpo di testa di Fazio su calcio d’angolo. Nel finale, Maxi Rodriguez, dal 79’ per Ljajic, brucia in diagonale Szczesny ben servito da Zappacosta (84’). Nel recupero, settimo successo personale di Nainggolan che batte Hart per la quarta volta su assist di Totti, subentrato all’82’ per Strootman (91’) . Roma a 56 a 7 lunghezze dalla Juve, Torino fermo a 35.

Chievo-Napoli 1-3
Reduci dalla delusione in Champions contro il Real Madrid, i partenopei dimostrano di non subire contraccolpi e regolano i gialloblù veronesi, apparsi più sciolti nel secondo tempo, quando ormai era tardi. Maran schiera Radovanovic davanti alla difesa, Izco e Hetemaj ai suoi lati, Inglese unica punta, Birsa e Castro a supporto. Sarri affida la regia a Jorginho, Hamsik e Allan gli interni, in attacco spazio a Pavoletti con Insigne e Callejon, Mertens e Milik partono dalla panchina.
La prima scossa la dà Insigne, pericoloso su punizione. Grossa chance per i gialloblù, ma Reina si oppone alla grande al diagonale rasoterra di Inglese. Dopo questo campanello d’allarme, il Napoli mette la freccia. Vantaggio di Insigne con un gran destro a giro che non lascia scampo a Sorrentino (31’). Raddoppio di Hamsik che approfitta di un rimpallo tra Allan e il portiere clivense (38’). Nella ripresa Zielinski chiude subito i conti con un gran destro dal limite, deviato da Spolli (58’). Il Chievo gioca bene. Meggiorini approfitta di un intervento a vuoto di Koulibaly su lancio di De Guzman e batte Reina con una bell’esterno sinistro (72’). Il Chievo ci crede e mette pressione alla difesa partenopea che va in affanno un paio di volte, quando Maksimovic deve respingere due conclusioni sostituendosi a Reina. Prima del fischio finale, Milik (dal 71’ per Pavoletti) per pochissimo non arriva a mettere in porta un traversone bassi di Callejon. Napoli a quota 54 punti, 9 in meno della capolista Juventus e uno in più della Roma; Chievo fermo a 32.
 
Udinese-Sassuolo 1-2
I friulani non onorano la presenza di Zico in tribuna, tornato a festeggiare i 120 anni della società bianconera. I neroverdi si impongono in rimonta, grazie al ritorno dall’infortunio di Defrel, autore della doppietta decisiva. Delneri preferisce Badu a Jankto in mediana, il tridente è formato da de Paul, Zapata e Théréau. Di Francesco accentra Peluso accanto ad Acerbi, Berardi e Politano ai lati di Matri in avanti (Defrel dalla panchina).  Il vantaggio dei padroni di casa nasce da un errore di Consigli che sbaglia il rinvio, Badu serve Fofana che con un destro al volo segna la sua prima rete casalinga (7’). Théréau si divora il raddoppio su invito di de Paul. Nel secondo tempo, a Defrel bastano 4’ per trovare il gol del pareggio, con un tocco da due passi sul secondo palo (70’). L’attaccante concede il bis al 79’ con un sinistro chirurgico da fuori area, Karnezis neppure si muove: per il francese sono otto i successi personali.  Il Sassuolo sale a 30 punti e scavalca proprio l’Udinese ferma a 29.
 
Sampdoria-Cagliari 1-1
Non trovano la quarta vittoria di fila i blucerchiati, che devono rimontare il vantaggio dei rossoblù. Giampaolo opta per il 4-3-1-2 con Quagliarella e Muriel in avanti. Rastelli sceglie il 4-3-2-1, debutta Gabriel in porta, in attacco Sau unica punta, dietro a lui Padoin e Joao Pedro. Cagliari avanti grazie a una dormita della retroguardia doriana: su fallo laterale rossoblù sulla fascia sinistra, il pallone arriva a Isla tutto solo sul secondo palo, il suo destro fulmina Viviano (6’). Pareggio di Quagliarella che sfrutta una gran galoppata di Muriel sulla sinistra (22’). Viviano poi salva di piede su Sau. Il duello si ripropone anche a inizio ripresa con identico esito. Unica scossa nel finale la traversa colpita da Torreira per i padroni di casa. All’ultimo minuto, annullato un gol a Ibarbo per fuorigioco di Pisacane tra le vibranti proteste cagliaritane. Sampdoria a 34punti, Cagliari a 28.
 
Pescara-Genoa 5-0
Finisce in gloria il debutto-ritorno di Zeman sulla panchina adriatica, dopo l’esonero di Oddo. Rossoblù in caduta libera. Zeman propone il suo 4-3-3 con sorprese in avanti: ad affiancare Caprari sono Benali e Cerri. Juric col 3-4-2-1: Rigoni e Palladino a supporto di Simeone. La partita è un monologo biancazzurro. Cerri scarta Lamanna e quasi dalla riga di fondo calcia trovando la sfortunata deviazione di Orban (5’). Caprari raddoppia con un tocco di punta brucia Lamanna (19’). Il tris porta la firma di Benali che fa secco il portiere con un destro basso (31’). Nella ripresa arriva anche il poker di Caprari che batte Lamanna con un sinistro non proprio irresistibile (81’). Prima del fischio finale, Zampano manda in porta Cerri con una bella discesa sulla destra (87’). Genoa a 25 punti, Pescara sempre ultimo ma a 12.

Milan-Fiorentina 2-1
Sotto le luci di San Siro si decidono le ultime ambizioni di aggancio all'Europa per rossoneri e viola. Suso, Bacca e Deulofeu il tridente del Milan, Cristoforo sostituisce lo squalificato Bernardeschi al fianco di Ilicic e dietro Kalinic nell'assetto di Paulo Sousa. Ricco primo tempo. Borja Valero scalda le mani di Donnarumma dalla distanza. Al 16' apre lo score Kucka, pronto di testa sul calcio di punizione tagliato di Sosa. Il vantaggio dura appena 4' perché Kalinic, su cross di Chiesa, sorprende Gustavo Gomez e fa centro da pochi passi. Al 31' il primo gol italiano di Deulofeu riporta avanti il Milan. Pregevole il piatto destro dello spagnolo. Reazione confusa della Fiorentina, solo il palo ferma il tiro di Pasalic (43') e impedisce l'allungo dei padroni di casa. Nella ripresa il Milan perde mordente, ma la Fiorentina propone troppo poco. Sanchez spara alle stelle la palla del possibile pari. Prima della mezzora Montella tira ulterioremente i remi in barca con Zapata e Bertolacci per Kucka e Deulofeu. Dopo Tello e Badelj (fuori Chiesa e Cristoforo), Sousa prova a impensierire i rossoneri con l'ex Saponara (per Ilicic). I viola non sfondano e anzi devono ringraziare Tatarusanu che cancella l'occasionissima di Abate (genialmente imbeccato da Bartolacci) e nega il tris al Milan. L'ultima partita interna della presidenza Berlusconi (closing fissato il 1° marzo) si conclude con un successo.