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MONDO

In attesa del coordinamento con Berlino sulle frontiere

Germania, polizia bavarese farà controlli ai confini

L'annuncio del ministro degli interni tedesco, Horst Seehofer, in una riunione della Csu a Monaco

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Horst Seehofer (Ap)
La polizia bavarese potrà fare i suoi controlli ai confini della Baviera, nell'ambito delle sue mansioni: lo ha detto stamani il ministro degli interni, Horst Seehofer, in una riunione della Csu a Monaco.
 
A partire da domani, ha aggiunto il ministro-presidente della Baviera, Markus Soeder, inizieranno i colloqui tra governo federale e Baviera sul coordinamento sulle frontiere.

La cancelliera tedesca, Angela Merkel, ha accettato l'ultimatum del suo ministro dell'Interno, Hors Seehofer, affinchè cerchi, sulla questione migranti, un accordo con gli altri partner Ue entro giugno, altrimenti il ministro dell'Interno decreterà la chiusura delle frontiere.  L'ultimatum scade sostanzialmente in coincidenza con il vertice Ue del 28 e 29 giugno. Intanto Merkel incassa il sostegno della leadership del partito per cercare una soluzione europea alla crisi: secondo l'agenzia tedesca Dpa, nel corso della riunione del suo partito, la Cdu, si sono schierati al suo fianco, tra gli altri, Armin Laschet, primo Ministro del Nord Reno-Westfalia, Volker Bouffier (Hesse) e il ministro della Difesa, Ursula von der Leyen.

La cancelliera Angela Merkel si appresta a ricevere il presidente del Consiglio Giuseppe Conte con questo argomento in cima all'agenda.

La decisione del ministro dell'Interno Horst Seehofer, che intende sfidare la cancelliera e decidere autonomamente di ordinare il respingimento ai confini dei migranti già registrati in altri paesi Ue.

La Merkel ha avuto una riunione di emergenza con la leadership del suo partito Unione cristiano Democratica (Cdu), che è durata sette ore fino a tardi nella notte, in anticipazione delle mosse di Seehofer. La cancelliera sostiene che il blocco ai confini non farà che creare tensione con i paesi vicini e minare la solidarietà europea. E dice di preferire la strada degli accordi con i partner Ue.

In un editoriale scritto ieri per la Faz, Seehofer ha detto di ritenere cruciale che il summit europeo del 28 e 29 giugno "raggiunga accordi che riconoscano il fardello" dei rifugiati in Germania, "assicuri l'effettiva protezione dei confini esterni dell'Ue, l'equa distribuzione della gente che ha diritto a rimanere e la rapida deportazione di chi non ha tale diritto".