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ITALIA

Val di Susa

​No Tav in marcia verso cantiere Chiomonte, bombe carta contro le forze dell'ordine

Manifestazione convocata dopo la ripresa dei lavori di allargamento, poi circa 250 persone incappucciate hanno provocato gli scontri con i reparti mobili delle forze dell'ordine. Ci sarebbero due feriti

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Ancora tensioni in Val di Susa, dove si sta svolgendo una manifestazione del movimento No Tav. Un gruppo di 250 attivisti, incappucciati, ha lanciato bombe carta e petardi contro i reparti mobili delle forze dell'ordine, al cancello del sentiero 'Gallo-Romano' che sbarra l'accesso all'area di cantiere di Chiomonte, allargato nei giorni scorsi per i lavori della nuova Torino-Lione. Le forze dell'ordine hanno risposto con lanci di lacrimogeni.

Secondo fonti investigative i circa 250 incappucciati si sono divisi in vari gruppi nei sentieri e nei boschi della Clarea. Le forze dell'ordine sono bersagliate da tre diversi punti: due dall'alto e uno dal basso, sempre con lanci di petardi, bombe carta e sassi. In risposta sono stati lanciati gas lacrimogeni. Il tentativo dell'area oltranzista dei No Tav è di superare, aggirandoli, gli schieramenti di polizia e carabinieri per poi raggiungere così le recinzioni del cantiere di Chiomonte.

Al momento si registrano due feriti tra le forze dell'ordine: si tratta di un agente di polizia e di un militare della guardia di finanza. I gruppi di incappucciati hanno accerchiato i reparti dall'alto e dal basso, I disordini stanno continuando tra i boschi attorno al cantiere.

Sono centinaia i No Tav che si sono dati appuntamento questa mattina al campo sportivo di Giaglione, in Val di Susa. Prima della manifestazione verso il cantiere dell'alta velocità ferrovia Torino-Lione, si è svolta un'assemblea con gli interventi anche dei leader storici del movimento come Alberto Perino e Nicoletta Dosio. Presenti molti giovani e gruppi provenienti anche da altre città d'Italia. Alcuni di questi incappucciati.

L'appuntamento è stato convocato dopo la ripresa dei lavori di allargamento del cantiere di Chiomonte e dopo le tensioni di qualche giorno fa. "Una manifestazione - dicono i No Tav - contro i lavori di devastazione della Val Clarea e contro la militarizzazione del territorio". Massiccia la presenza delle forze dell'ordine che monitorano la situazione.

A Torino sfilano i Si Tav
"Torino sarà bellissima se ci sarà lavoro e speranza per tutti. Altrimenti sarà bellissima solo per quella parte di città che sta bene". Così Mino Giachino, esponente di spicco dei Si Tav e fondatore del movimento 'Sì Tav Sì lavoro' che si sono ritrovati questa mattina per una manifestazione in piazza Castello a Torino. "Siamo qui a fronte dei ripetuti attacchi al cantiere del futuro. La Tav è l'opera del futuro, che rilancerà il lavoro in bassa Val di Susa, a Torino e nel Paese", sostiene Giachino. Per i Si Tav la Torino-Lione "ci rimetterà in rete con il mercato mondiale, con l'economia globale. Farà ritornare Torino al centro degli investimenti esteri che negli ultimi anni non ci sono più stati". "Dire no alla Tav - continua Giachino - vuol dire di no al lavoro e alla speranza di futuro. Invito i giovani che vanno a protestare davanti al cantiere a mettere le loro energie insieme alle nostre per costruire il futuro, perché noi rappresentiamo la società civile che vuole modificare le cose non la società civile dei salotti".