POLITICA
Il partito di Silvio Berlusconi firma i referendum proposti dal Carroccio
Salvini: "Nessuna preclusione ad alleanza con Forza Italia"
All'indomani delle elezioni europee, Forza Italia e Lega Nord discutono di rifondare insieme il centrodestra. La sfida di Salvini a Renzi: "Perché non firma i nostri quesiti?"

"Non ci sono condicio sine qua non per un'alleanza con Forza Italia". In una conferenza stampa con tre esponenti azzurri di primo piano (Paolo Romani, Renato Brunetta e Giovanni Toti), il segretario della Lega Nord apre ad un "percorso comune" con il partito di Silvio Berlusconi. Si parte dal sì ai quesiti referendari proposti dal Carroccio (abolizione della legge Merlin sulla prostituzione, reintroduzione del reato di clandestinità, abolizione della legge Fornero sulle pensioni, dei reati d'opinione e delle prefetture). Un sì che Forza Italia dice in maniera convinta, nonostante l'assenza di Silvio Berlusconi alla conferenza stampa.
All'indomani del voto europeo, gli azzurri hanno posto la questione della ricostruzione del Centrodestra. Una sfida aperta sia al Nuovo Centrodestra sia alla Lega Nord di Matteo Salvini che, però, tra loro, restano distanti. A dividerli, la collocazione europea: Ncd nella famiglia dei Popolari e il Carrocio in quella "No Euro". Una distanza che non spaventa Salvini, che, ai microfoni di Rai News 24, dice: "Io e Marine Le Pen siamo i veri moderati".
"Renzi firmi i nostri quesiti"
Sempre in tema di sfide, il leader leghista ne pone una al premier: "La miglior sfida che possiamo lanciare a Renzi sul campo delle proposte, perché non possiamo concorrere con lui sul 'promettificio', è che venga a firmare il referendum della Lega sulle prefetture. Perché' il supervotato di Firenze non lo firma?".
Paolo Romani (Fi): "Porte aperte, ma nessun figliol prodigo"
Non possiamo fare questo percorso" di ricostruzione del centrodestra "nelle segreterie dei partiti, ma dobbiamo ripartire dai progetti, dai programmi e dalla
gente. Il nuovo centrodestra non si ricostruisce per addizione, se poi l'Ncd e Alfano ci vorranno stare, le porte sono aperte, come sono aperte le finestre, ma non c'è nessun figliol prodigo". Il capogruppo di Forza Italia al Senato Paolo Romani detta così le condizioni per la "partecipazione" di Ncd alla costruzione della nuova alleanza dei moderati.
All'indomani del voto europeo, gli azzurri hanno posto la questione della ricostruzione del Centrodestra. Una sfida aperta sia al Nuovo Centrodestra sia alla Lega Nord di Matteo Salvini che, però, tra loro, restano distanti. A dividerli, la collocazione europea: Ncd nella famiglia dei Popolari e il Carrocio in quella "No Euro". Una distanza che non spaventa Salvini, che, ai microfoni di Rai News 24, dice: "Io e Marine Le Pen siamo i veri moderati".
"Renzi firmi i nostri quesiti"
Sempre in tema di sfide, il leader leghista ne pone una al premier: "La miglior sfida che possiamo lanciare a Renzi sul campo delle proposte, perché non possiamo concorrere con lui sul 'promettificio', è che venga a firmare il referendum della Lega sulle prefetture. Perché' il supervotato di Firenze non lo firma?".
Paolo Romani (Fi): "Porte aperte, ma nessun figliol prodigo"
Non possiamo fare questo percorso" di ricostruzione del centrodestra "nelle segreterie dei partiti, ma dobbiamo ripartire dai progetti, dai programmi e dalla
gente. Il nuovo centrodestra non si ricostruisce per addizione, se poi l'Ncd e Alfano ci vorranno stare, le porte sono aperte, come sono aperte le finestre, ma non c'è nessun figliol prodigo". Il capogruppo di Forza Italia al Senato Paolo Romani detta così le condizioni per la "partecipazione" di Ncd alla costruzione della nuova alleanza dei moderati.