POLITICA
Crisi delle nascite
Codacons: bene bonus bebè ma importi ancora deboli
"Oggi la spesa per mantenere un bambino arriva a sfiorare, nei primi anni di vita, quota 10 mila euro all'anno tra alimentari, biancheria, carrozzine, passeggini, culle, spese mediche, asili nido, baby sitter", spiega Rienzi, Presidente dell'associazione dei consumatori
"Bene sostenere le famiglie che decidono di avere un figlio, male gli stanziamenti allo studio del Governo". Lo afferma il Codacons, commentando l'ipotesi di un raddoppio del bonus bebè come lotta al crac demografico registrato negli ultimi anni in Italia.
"Gli importi del bonus bebè di cui si parla in queste ore appaiono ancora deboli - spiega il presidente Carlo Rienzi, candidato a sindaco di Roma - La crisi economica che ha investito il paese negli ultimi anni ha reso sempre più difficile per le famiglie mettere al mondo un figlio: mentre infatti i cittadini hanno perso potere d'acquisto, i costi a loro carico sono saliti. Oggi la spesa per mantenere un bambino arriva a sfiorare, nei primi anni di vita, quota 10 mila euro all'anno tra alimentari, biancheria, carrozzine, passeggini, culle, spese mediche, asili nido, baby sitter".
"Per tale motivo un bonus pari a 160 euro al mese per il primo figlio e il raddoppio a 240 euro per il secondo non bastano, e rappresentano stanziamenti ancora deboli, lontani dal sostenere efficacemente le immense spese cui i genitori andranno incontro e a determinare una inversione di tendenza nelle nascite", conclude Rienzi.
"Gli importi del bonus bebè di cui si parla in queste ore appaiono ancora deboli - spiega il presidente Carlo Rienzi, candidato a sindaco di Roma - La crisi economica che ha investito il paese negli ultimi anni ha reso sempre più difficile per le famiglie mettere al mondo un figlio: mentre infatti i cittadini hanno perso potere d'acquisto, i costi a loro carico sono saliti. Oggi la spesa per mantenere un bambino arriva a sfiorare, nei primi anni di vita, quota 10 mila euro all'anno tra alimentari, biancheria, carrozzine, passeggini, culle, spese mediche, asili nido, baby sitter".
"Per tale motivo un bonus pari a 160 euro al mese per il primo figlio e il raddoppio a 240 euro per il secondo non bastano, e rappresentano stanziamenti ancora deboli, lontani dal sostenere efficacemente le immense spese cui i genitori andranno incontro e a determinare una inversione di tendenza nelle nascite", conclude Rienzi.