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Russia, ministero delle Telecomunicazione: l'accesso alla rete sia diritto costituzionale

In Russia, il ministero delle Telecomunicazioni ha lanciato una proposta singolare: garantire ai provider accesso ai palazzi residenziali, equiparando il diritto di accesso dei cittadini ai servizi di telecomunicazioni al diritto costituzionale all’accesso alle informazioni.
Sul piano pratico per i provider significherebbe l’accesso facilitato alle abitazioni dei cittadini. La legge attuale prevede che per portare le connessioni nei palazzi condominiali ci voglia il consenso dei due terzi dei condomini e il nulla osta dell’amministrazione condominiale.
Il ministero russo vorrebbe obbligare per legge enti pubblici e amministrazioni locali ad assicurare e garantire il diritto dei residenti all’accesso alla rete e obbligare i costruttori di predisporre nei nuovi edifici infrastrutture per il posizionamento delle attrezzature dei provider.
In sostanza, il ministero vorrebbe equiparare l’accesso alla rete al diritto garantito dall’articolo 29 della Costituzione russa di accesso alle informazioni.
Sul piano pratico per i provider significherebbe l’accesso facilitato alle abitazioni dei cittadini. La legge attuale prevede che per portare le connessioni nei palazzi condominiali ci voglia il consenso dei due terzi dei condomini e il nulla osta dell’amministrazione condominiale.
Il ministero russo vorrebbe obbligare per legge enti pubblici e amministrazioni locali ad assicurare e garantire il diritto dei residenti all’accesso alla rete e obbligare i costruttori di predisporre nei nuovi edifici infrastrutture per il posizionamento delle attrezzature dei provider.
In sostanza, il ministero vorrebbe equiparare l’accesso alla rete al diritto garantito dall’articolo 29 della Costituzione russa di accesso alle informazioni.