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POLITICA

Le reazioni

Condanna Berlusconi, per l'Idv "in Italia conviene frodare". Fi soddisfatta ma rimane "ingiustizia"

Forza Italia divisa tra la buona notizia della conservata agibilità politica dell'ex premier e i malumori per una condanna ritenuta ingiusta. L'Ncd di Alfano "non vede l'ora di sconfiggere Fi sul terreno politico"

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Silvio Berlusconi in tribunale
Soddisfazione per la scelta di assegnare l’ex premier ai servizi sociali, anche se destinandolo ad una comunità diversa da quella indicata dai legali di Berlusconi, arriva da Forza Italia, seppur con qualche distinguo. Per l’Idv con questa sentenza “si conferma che in Italia conviene frodare il fisco” mentre, il Nuovo Centro Destra, “non vede l’ora di battere Fi sul terreno politico.
 
"Sono contenta – afferma convinta Michaela Biancofiore, deputata di Fi e responsabile Risorse Umane del partito  -che il Tribunale di sorveglianza di Milano abbia confermato la richiesta del Procuratore generale per l'affido ai servizi sociali”. "Quella del Tribunale di sorveglianza - prosegue - è la più giusta interpretazione di una condanna per un uomo la cui innocenza sarà comprovata dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo e dall'eventuale presentazione della  revisione del processo. Ora il Presidente potrà  concentrasi sulle miglior liste possibili per le europee e far rivolare i consensi di Forza Italia".
 
"Di fronte a un percorso costellato da una lunga e dolorosa serie di ingiustizie – ha commentato meno positivamente il senatore Maurizio Gasparri -, è improprio parlare di soddisfazione per quanto riguarda l'accoglimento della proposta di servizi sociali per Silvio Berlusconi. C'è comunque il fatto positivo che Berlusconi potrà essere come sempre alla testa della nostra campagna elettorale, per smentire a colpi di voti i troppi profeti di sventura".
 
"L'affidamento ai servizi sociali è certamente meno afflittivo degli arresti domiciliari. Ma non si vede chi e cosa debba essere 'rieducato' e 'recuperato'. Il vulnus democratico c'è tutto". Così Daniele Capezzone, di Forza Italia, Presidente della Commissione Finanze della Camera. "In un Paese dell'Occidente avanzato, un leader scelto liberamente un anno fa da circa 10 milioni di italiani viene prima espulso dal Parlamento, poi privato del diritto di voto, e ora costretto a un regime caratterizzato comunque da limitazioni personali. Anche la sinistra farebbe bene a rendersi conto che il problema non riguarda solo il cittadino Berlusconi e i suoi elettori, ma riguarda tutti".
 
Polemico anche Raffaele Fitto: "La decisione di queste ore è meno negativa di quanto si poteva temere. Ma ciò non toglie che resti una profonda ferita alla democrazia italiana". "Dapprima - spiega Fitto - il lungo
uso politico della giustizia contro Silvio Berlusconi; poi l'ingiusta condanna inflittagli nei mesi scorsi (ricordiamolo: fondata sul nulla); poi la decadenza dal Senato; poi l'incredibile accelerazione di tutte le procedure: tutto ciò determina una ferita non solo ai danni di Silvio Berlusconi, ma anche ai danni del diritto di milioni di italiani ad avere piena rappresentanza politica e istituzionale. E il silenzio pilatesco della sinistra, vecchia e nuova, mostra che il problema c'è: resta un assoggettamento di fondo della sinistra all'uso politico della giustizia come arma impropria contro gli avversari".
 
Di tono diverso i commenti che arrivano dal di fuori del partito dell’ex cavaliere. "Berlusconi è stato condannato in via definitiva a quattro anni per aver frodato il fisco. Fra benefici vari, sconti e indulto, alla fine tutto ciò si tradurrà in qualche ora da trascorrere in un centro anziani. Ormai non c'è più alcun dubbio – afferma polemico in una nota il segretario nazionale dell'Italia dei Valori, Ignazio Messina - ed il messaggio ai nostri connazionali è chiaro: in Italia conviene frodare il fisco”.
 
"Come abbiamo sempre detto e come ribadiamo in questa giornata particolare, il nostro dissenso con il presidente Berlusconi è politico e mai riguarderà le vicende giudiziarie". Così il coordinatore nazionale del Ncd, Gaetano Quagliariello. "Per questo - prosegue -, siamo lieti che la decisione del tribunale di sorveglianza di Milano nei suoi confronti sia equilibrata e compatibile con l'esercizio dell'attività politica. Avevamo auspicato di poterci confrontare in campagna elettorale con un Silvio Berlusconi nel pieno della sua possibile agibilità. Siamo contenti che ciò sia accaduto, e non vediamo l'ora di battere Forza Italia sul terreno della politica".
 
Tra i primi a commentare la decisione del tribunale, il segretario della Lega Matteo Salvini che ha affidato il suo pensiero a facebook: “Kabobo 'semi-infermo' di mente condannato a soli 20 anni di galera, Berlusconi ai servizi sociali, 19.000 clandestini sbarcati di recente, 21 Indipendentisti ancora in galera senza aver fatto male a nessuno. Che schifo. Io non mi arrendo e non perdo la speranza, io lavoro per lasciare ai miei figli un futuro migliore".