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Serie A
Thohir: "Inter in Europa grazie ad Allah"
Il presidente nerazzurro esprime il suo sollievo per la qualificazione in Europa League con un sms e cita il Dio dell'Islam. È il segnale di un calcio sempre più globale

“Grazie ad Allah siamo in Europa”. In un calcio dove il segno della croce prima della partita, l’acqua santa in panchina e le magliette di ringraziamento a Gesù sono consuetudine, ci sta che Erick Thohir festeggi la qualificazione dell’Inter in Europa League citando il Dio dell’Islam. Un’esclamazione che conferma come il nostro calcio sia sempre più internazionale e globalizzato.
Il presidente nerazzurro ha affidato la sua espressione di sollievo a un sms, inviato al quotidiano indonesiano “Republika”. Un messaggio digitato sullo smartphone dopo che i risultati dell’ultimo turno di campionato hanno garantito all’Inter l’accesso alle coppe europee. Gli uomini di Mazzarri hanno faticato molto, ma alla fine sono riusciti a staccare un biglietto per l’Europa League grazie alla vittoria casalinga sulla Lazio e al successivo pareggio fra Torino e Parma.
È probabilmente la prima volta che un dirigente di una squadra di Serie A si rivolge ad Allah. Thohir, del resto, proviene dal paese con più musulmani al mondo e al termine di una stagione soffertissima ha legittimamente citato il suo Dio. Qualche tifoso abituato a presidenti di origine milanese potrebbe essere rimasto spiazzato, ma del resto il calcio è sempre più globale.
Il presidente nerazzurro ha affidato la sua espressione di sollievo a un sms, inviato al quotidiano indonesiano “Republika”. Un messaggio digitato sullo smartphone dopo che i risultati dell’ultimo turno di campionato hanno garantito all’Inter l’accesso alle coppe europee. Gli uomini di Mazzarri hanno faticato molto, ma alla fine sono riusciti a staccare un biglietto per l’Europa League grazie alla vittoria casalinga sulla Lazio e al successivo pareggio fra Torino e Parma.
È probabilmente la prima volta che un dirigente di una squadra di Serie A si rivolge ad Allah. Thohir, del resto, proviene dal paese con più musulmani al mondo e al termine di una stagione soffertissima ha legittimamente citato il suo Dio. Qualche tifoso abituato a presidenti di origine milanese potrebbe essere rimasto spiazzato, ma del resto il calcio è sempre più globale.