POLITICA
Il nodo delle riforme e la maggioranza in bilico
Renzi alla prova del partito. E sulla legge elettorale a sorpresa torna il doppio turno
Doppio turno, soglie di sbarramento, miniliste bloccate. Il segretario incontra prima Alfano al Viminale, poi i vertici del Nazareno. Il vicepremier incalza: "Hanno tentato di farci sparire"

Doppio turno di coalizione. Se nessuna coalizione ottiene il 35% le prime due vanno al ballottaggio per il premio. Se nessuno ottiene il 35%, dunque, le due coalizioni che hanno più voti vanno al ballottaggio quindici giorni dopo le elezioni per contendersi il premio del 15%. Un modo per evitare il ritorno delle larghe intese. Resterebbero le miniliste bloccate di sei candidati per circoscrizione e gli sbarramenti: al 5% per i partiti in coalizione e quello dell'8% per le forze che si presentano da sole. Per una ripartenza dell'esecutivo, "secondo me ci vuole anche più di un rimpasto: ci vuole un nuovo governo a guida Letta che abbia un 'reshuffling' dei ministri". Così ha parlato il vicepremier Angelino Alfano. Questo passaggio, afferma, è nella competenza del "presidente del Consiglio, d'accordo con il Presidente della Repubblica".
Incontro Alfano-Renzi
"Mi auguro di cuore", aggiunge Angelino Alfano, a proposito della necessità di una nuova squadra per l'esecutivo Letta, "che il Pd assicuri una guida unitaria rispetto al governo". Intanto, al Viminale incontro fra Renzi e Alfano sulla bozza di legge elettorale che il segretario deve presentare alla Direzione del Pd. L'incontro era stato anticipato dallo stesso Alfano. Per il via libera alla legge elettorale, "dobbiamo vedere rispetto alle nostre quattro richieste quante vanno in porto", ha spiegato Alfano a proposito della trattativa in corso sulla legge elettorale. "Dobbiamo ottenere almeno tre su quattro condizioni", spiega. "Indicazione del candidato premier della coalizione, premio di maggioranza alla coalizione, no a un Parlamento di nominati, soglie di sbarramento vere e non finte".
Il vicepremier: "Non torneremo in Forza Italia"
A proposito dell'accordo fra Renzi e Berlusconi sulla legge elettorale, "hanno tentato di soffocarci nella culla, di ucciderci con il sistema spagnolo. E non possono pretendere che facciamo finta di non averlo capito. Il tentativo di soffocarci non l'abbiamo scambiato con una carezza o un bacetto", ha detto Alfano. Con l'incontro nella sede del Pd fra Renzi e Berlusconi è archiviata la stagione dell'antiberlusconismo e della via giudiziaria per sconfiggere il Cavaliere? "Lo abbiamo sperato tante volte, ma non mi sentirei di scommetterci. Del resto Renzi è stato quello che ha detto 'game over' dopo la decadenza giudiziaria di Berlusconi". Dopo l'incontro con Renzi, Berlusconi "non l'ho sentito, l'ho sentito l'ultima volta per gli auguri di buon anno", prosegue Alfano. "La rottura con Berlusconi è stata vera", ribadisce il leader di Ncd. Che dice di non essere pentito: "Perché dovrei? La nostra start up è di successo. Abbiamo la collocazione come quarta forza politica e saliremo presto sul podio".
Incontro Alfano-Renzi
"Mi auguro di cuore", aggiunge Angelino Alfano, a proposito della necessità di una nuova squadra per l'esecutivo Letta, "che il Pd assicuri una guida unitaria rispetto al governo". Intanto, al Viminale incontro fra Renzi e Alfano sulla bozza di legge elettorale che il segretario deve presentare alla Direzione del Pd. L'incontro era stato anticipato dallo stesso Alfano. Per il via libera alla legge elettorale, "dobbiamo vedere rispetto alle nostre quattro richieste quante vanno in porto", ha spiegato Alfano a proposito della trattativa in corso sulla legge elettorale. "Dobbiamo ottenere almeno tre su quattro condizioni", spiega. "Indicazione del candidato premier della coalizione, premio di maggioranza alla coalizione, no a un Parlamento di nominati, soglie di sbarramento vere e non finte".
Il vicepremier: "Non torneremo in Forza Italia"
A proposito dell'accordo fra Renzi e Berlusconi sulla legge elettorale, "hanno tentato di soffocarci nella culla, di ucciderci con il sistema spagnolo. E non possono pretendere che facciamo finta di non averlo capito. Il tentativo di soffocarci non l'abbiamo scambiato con una carezza o un bacetto", ha detto Alfano. Con l'incontro nella sede del Pd fra Renzi e Berlusconi è archiviata la stagione dell'antiberlusconismo e della via giudiziaria per sconfiggere il Cavaliere? "Lo abbiamo sperato tante volte, ma non mi sentirei di scommetterci. Del resto Renzi è stato quello che ha detto 'game over' dopo la decadenza giudiziaria di Berlusconi". Dopo l'incontro con Renzi, Berlusconi "non l'ho sentito, l'ho sentito l'ultima volta per gli auguri di buon anno", prosegue Alfano. "La rottura con Berlusconi è stata vera", ribadisce il leader di Ncd. Che dice di non essere pentito: "Perché dovrei? La nostra start up è di successo. Abbiamo la collocazione come quarta forza politica e saliremo presto sul podio".