MONDO
Hacker in azione
Usa, i democratici denunciano il tentato hackeraggio del database elettorale
Immediatamente allertata l'Fbi. L'attacco sarebbe fallito
di Tiziana Di Giovannandrea
Nuovo tentativo di hackeraggio ai danni dei Democratici americani. Questa volta l'aggressione ha interessato il database dei Dem che hanno subito denunciato all'Fbi l'accaduto. Il tentativo sembrerebbe fallito. Non si conosce l'origine dell'azione. Ne ha dato notizia il Washington Post.
Secondo il responsabile per la Sicurezza del Democratic National Commitee, Bob Lord: "Questo tentativo è una prova ulteriore che la minaccia continua mentre ci avviamo verso le elezioni di Midterm. Dobbiamo rimanere vigili per prevenire attacchi futuri".
A quanto riportato, l'allarme è scattato a seguito di una segnalazione della società di sicurezza 'Lookout' con sede a San Francisco e da un fornitore di servizi cloud, il 'Digital Ocean'. Vi è stata l'identificazione di una pagina di login del Comitato Nazionale Democratico con un file fake fatto apposta per indurre ignari utenti ad indicare i propri username e password per poterli carpire.
Il fatto è accaduto dopo due anni dall'intrusione attribuita a 12 agenti russi che portò alla diffusione di migliaia di email ed ad interferenze nella campagna della candidata Dem Hillary Clinton.
Secondo il responsabile per la Sicurezza del Democratic National Commitee, Bob Lord: "Questo tentativo è una prova ulteriore che la minaccia continua mentre ci avviamo verso le elezioni di Midterm. Dobbiamo rimanere vigili per prevenire attacchi futuri".
A quanto riportato, l'allarme è scattato a seguito di una segnalazione della società di sicurezza 'Lookout' con sede a San Francisco e da un fornitore di servizi cloud, il 'Digital Ocean'. Vi è stata l'identificazione di una pagina di login del Comitato Nazionale Democratico con un file fake fatto apposta per indurre ignari utenti ad indicare i propri username e password per poterli carpire.
Il fatto è accaduto dopo due anni dall'intrusione attribuita a 12 agenti russi che portò alla diffusione di migliaia di email ed ad interferenze nella campagna della candidata Dem Hillary Clinton.