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Europa League, agli ottavi è Juve-Fiorentina. Napoli ok, Lazio un pari che non basta
A Trebisonda segnano Vidal e Osvaldo. Per i viola è sufficiente il pari aperto da un gol di Ilicic. I partenopei battono lo Swansea 3-1 soffrendo più del lecito. Biancocelesti beffati nel finale a Sofia dal Ludogorets

Era nei pronostici, il campo ne ha sancito la certezza: agli ottavi di Europa League ci sarà il derby italiano fra Juventus e Fiorentina. I bianconeri vincono 2-0 sul campo del Trabzonspor dopo il successo, con identico punteggio dell'andata; i viola pareggiano 1-1 contro l'Esbjerg al 'Franchi', ma il discorso qualificazione era già in ghiaccio dopo il 3-1 in Danimarca. Supera i sedicesimi anche il Napoli, che batte 3-1 lo Swansea al 'San Paolo' (0-0 in Galles) soffrendo oltre il lecito. Fuori, invece, la Lazio che pareggia 3-3 a Sofia con il Ludogorets una partita incredibile, soprattutto nei minuti finali (i bulgari avevano vinto 1-0 all'Olimpico).
A Trebisonda la cosiddetta Juve-2 ha una sostanza diversa da quella della scorsa settimana allo 'Juventus Stadium'. Squadra concentrata, avversari subito in soggezione, le occasioni che fioccano da subito. Isla prende il palo dopo pochi minuti, quindi Kivrak para bene su Pogba e Marchisio. Il portiere turco si salva anche su Giovinco, ma non può nulla su Vidal che raccoglie la respinta (18'). Reazione del Tabzonspor di poco conto, al 33' Osvaldo raddoppia su cross di Giovinco. Poi è una lunga teoria di gol mancati dai bianconeri, vuoi per un po' di leggerezza, vuoi per l'ottima vena di Kivrak che neutralizza su Giovinco, Padoin e Osvaldo. Peluso, ostacolandosi con Osvaldo, manca un facile tap-in dopo l'ennesima respinta di Kivrak (stavolta su punizione di Giovinco). Dall'altra parte Buffon va vicino a essere considerato spettatore non pagante.
Al 'Franchi', complice il tranquillizzante successo dell'andata in Danimarca (1-3), l'inizio della Fiorentina non è dei più felici. Nulla più di un paio di occasioni con Matos e Pizarro. Subito a inizio ripresa però da una punizione dal limite nasce il gol del vantaggio: la parabola di Ilicic è perfetta e si infila sotto al sette. Poco dopo annullata una rete a Mario Gomez per (dubbio) fuorigioco. Nel finale il pari di Vestergaard (91'), una piccola consolazione per i modesti danesi.
Il Napoli fa festa dopo una partita sofferta. Emnes fa correre un brivido saltando Reina, ma Albiol salva sulla linea di porta. Il vantaggio partenopeo è un pallonetto di sinistro di Insigne dopo spizzata di testa di Higuain (16’). Ci provano Higuain e Insigne ma non centrano la porta. Una bella azione veloce in verticale Emnes-Bony manda in porta De Guzman che batte Reina con un diagonale di sinistra (30’). Il Napoli accusa il colpo. Il portiere spagnolo blocca prima su Pablo Hernandez e poi su Bony. De Guzman chiama due volte Reina alla presa. Benitez inserisce Hamsik per Pandev. Insigne porta scompiglio nell’area gallese ma la difesa lo contiene anche se a fatica. Sull’altro fronte, Bony di testa da due passi grazia Reina. Entra anche Mertens al posto di Insigne e il belga mette lo zampino nel gol vittoria: una sua discesa sulla destra provoca un rimpallo tra due difensori, palla a Higuain per la zampata letale (78’). Il sigillo al passaggio del turno lo mette Reina con un super riflesso su incornata di Tiendalli nel finale. C’è anche il tempo per vedere Higuain sprecare una palla gol facilissima e Inler fissare il punteggio con l’ultimo contropiede (93’). Agli ottavi c'è il Porto.
L'eliminazione della Lazio a Sofia arriva al termine di una partita incredibile. La squadra di Reja si ritrova avanti 2-0 a inizio ripresa (capovolto l'1-0 del Ludogorets all'Olimpico, poi subisce il ritorno dei bulgari con beffa a 2' dal termine. Biancocelesti in gol dopo appena 20": Keita recupera sulla trequarti e in percussione supera Stoyanov. Gara aperta con occasioni sui due fronti. Raddoppio Lazio al 54' con Perea ben servito da Onazi in un ottimo contropiede. Il Ludogorets reagisce con veemenza. Bezjak colpisce il palo, poi, al 67' accorcia (deviazione di Biava). Al 78' grave incertezza di Marchetti su tiro da 30 metri di Zlatinski che il portiere fa rimbalzare oltre la linea. E' il 2-2. Klose riporta avanti la Lazio all' 82' in tap-in dopo la grande parata di Stoyanov su colpo di testa di Biglia. Doccia fredda all'88', con Marchetti, ancora approssimativo, che si fa anticipare da Quixada (entrato da 3').
A Trebisonda la cosiddetta Juve-2 ha una sostanza diversa da quella della scorsa settimana allo 'Juventus Stadium'. Squadra concentrata, avversari subito in soggezione, le occasioni che fioccano da subito. Isla prende il palo dopo pochi minuti, quindi Kivrak para bene su Pogba e Marchisio. Il portiere turco si salva anche su Giovinco, ma non può nulla su Vidal che raccoglie la respinta (18'). Reazione del Tabzonspor di poco conto, al 33' Osvaldo raddoppia su cross di Giovinco. Poi è una lunga teoria di gol mancati dai bianconeri, vuoi per un po' di leggerezza, vuoi per l'ottima vena di Kivrak che neutralizza su Giovinco, Padoin e Osvaldo. Peluso, ostacolandosi con Osvaldo, manca un facile tap-in dopo l'ennesima respinta di Kivrak (stavolta su punizione di Giovinco). Dall'altra parte Buffon va vicino a essere considerato spettatore non pagante.
Al 'Franchi', complice il tranquillizzante successo dell'andata in Danimarca (1-3), l'inizio della Fiorentina non è dei più felici. Nulla più di un paio di occasioni con Matos e Pizarro. Subito a inizio ripresa però da una punizione dal limite nasce il gol del vantaggio: la parabola di Ilicic è perfetta e si infila sotto al sette. Poco dopo annullata una rete a Mario Gomez per (dubbio) fuorigioco. Nel finale il pari di Vestergaard (91'), una piccola consolazione per i modesti danesi.
Il Napoli fa festa dopo una partita sofferta. Emnes fa correre un brivido saltando Reina, ma Albiol salva sulla linea di porta. Il vantaggio partenopeo è un pallonetto di sinistro di Insigne dopo spizzata di testa di Higuain (16’). Ci provano Higuain e Insigne ma non centrano la porta. Una bella azione veloce in verticale Emnes-Bony manda in porta De Guzman che batte Reina con un diagonale di sinistra (30’). Il Napoli accusa il colpo. Il portiere spagnolo blocca prima su Pablo Hernandez e poi su Bony. De Guzman chiama due volte Reina alla presa. Benitez inserisce Hamsik per Pandev. Insigne porta scompiglio nell’area gallese ma la difesa lo contiene anche se a fatica. Sull’altro fronte, Bony di testa da due passi grazia Reina. Entra anche Mertens al posto di Insigne e il belga mette lo zampino nel gol vittoria: una sua discesa sulla destra provoca un rimpallo tra due difensori, palla a Higuain per la zampata letale (78’). Il sigillo al passaggio del turno lo mette Reina con un super riflesso su incornata di Tiendalli nel finale. C’è anche il tempo per vedere Higuain sprecare una palla gol facilissima e Inler fissare il punteggio con l’ultimo contropiede (93’). Agli ottavi c'è il Porto.
L'eliminazione della Lazio a Sofia arriva al termine di una partita incredibile. La squadra di Reja si ritrova avanti 2-0 a inizio ripresa (capovolto l'1-0 del Ludogorets all'Olimpico, poi subisce il ritorno dei bulgari con beffa a 2' dal termine. Biancocelesti in gol dopo appena 20": Keita recupera sulla trequarti e in percussione supera Stoyanov. Gara aperta con occasioni sui due fronti. Raddoppio Lazio al 54' con Perea ben servito da Onazi in un ottimo contropiede. Il Ludogorets reagisce con veemenza. Bezjak colpisce il palo, poi, al 67' accorcia (deviazione di Biava). Al 78' grave incertezza di Marchetti su tiro da 30 metri di Zlatinski che il portiere fa rimbalzare oltre la linea. E' il 2-2. Klose riporta avanti la Lazio all' 82' in tap-in dopo la grande parata di Stoyanov su colpo di testa di Biglia. Doccia fredda all'88', con Marchetti, ancora approssimativo, che si fa anticipare da Quixada (entrato da 3').