MONDO
La premier: "Disposta ad aprire ogni porta al negoziato"
Bangkok, migliaia in strada. Proiettili di gomma sui manifestanti
Continuano le proteste degli antigovernativi nelle strade della capitale thailandese. Assediati i palazzi del potere. Ieri incontro tra primo ministro e leader dell'opposizione

Non si placano le proteste in Thailandia. A Bangkok migliaia di manifestanti antigovernativi continuano l’assedio ai palazzi del potere e non sono mancati tafferugli e scontri con la polizia. Dopo 24 ore di silenzio in una località segreta, la premier Yingluck Shinawatra è intervenuta in tv assicurando di essere pronta ad "aprire ogni porta" al dialogo con gli avversari.
Proiettili di gomma e lacrimogeni
Da ieri i sostenitori dell’opposizione tentano ripetutamente di forzare le barricate erette a protezione degli edifici governativi. La polizia thailandese ha usato proiettili di gomma contro chi cercava di entrare nel compound che ospita gli uffici del premier ed altri uffici governativi. "Stiamo alternando l'uso di cannoni ad acqua, gas lacrimogeni, e proiettili di gomma. Questi ultimi sono stati usati solo in un'area, vale a dire il ponte vicino alla Governament House", ha dichiarato il capo dei servizi di sicurezza, Paradorn Pattanathabutr.
L’appello alla pacificazione della premier
Nei giorni scorsi le violenze nelle strade di Bangkok hanno causato quattro morti e decine di feriti. I manifestanti chiedono le dimissioni del primo ministro Yingluck Shinawatra, considerata eterodiretta dal discusso fratello Thaksin, ex premier in esilio accusato di corruzione e abuso di potere. La premier, che ieri è stata trasferita in un luogo segreto dalla polizia, è intervenuta alla tv pubblica. Ha dichiarato di voler "aprire ogni porta" al negoziato con i manifestanti anti-governativi, dicendosi desiderosa di volere una via d'uscita dalla crisi "secondo quanto voluto dalla maggioranza" del Paese.
“Richieste anticostituzionali”
Yingluck Shinawatra ha confermato di essersi incontrata ieri sera con il leader della protesta Suthep Thaugsuban, aggiungendo però che le sue azioni sono illegali e che le richieste di un "Consiglio del popolo" da sostituire al governo sono incostituzionali. La prima ministro ha quindi sottolineato che le Forze Armate "hanno assunto una posizione di neutralità e vogliono una via di uscita pacifica" dalla nuova crisi in cui è precipitato il Paese asiatico.
“Nessun uso della forza contro i dimostranti”
Yingluck Shinawatra ha infine assicurato che la polizia non farà ricorso alla forza contro i dimostranti, sebbene soltanto la notte scorsa almeno 55 tra loro siano dovuti essere ricoverati in ospedale con sintomi di asfissia a causa dell'inalazione dei gas lacrimogeni lanciati contro la folla per disperderla dagli agenti in assetto anti-sommossa, che hanno anche impiegato granate stordenti.
Proiettili di gomma e lacrimogeni
Da ieri i sostenitori dell’opposizione tentano ripetutamente di forzare le barricate erette a protezione degli edifici governativi. La polizia thailandese ha usato proiettili di gomma contro chi cercava di entrare nel compound che ospita gli uffici del premier ed altri uffici governativi. "Stiamo alternando l'uso di cannoni ad acqua, gas lacrimogeni, e proiettili di gomma. Questi ultimi sono stati usati solo in un'area, vale a dire il ponte vicino alla Governament House", ha dichiarato il capo dei servizi di sicurezza, Paradorn Pattanathabutr.
L’appello alla pacificazione della premier
Nei giorni scorsi le violenze nelle strade di Bangkok hanno causato quattro morti e decine di feriti. I manifestanti chiedono le dimissioni del primo ministro Yingluck Shinawatra, considerata eterodiretta dal discusso fratello Thaksin, ex premier in esilio accusato di corruzione e abuso di potere. La premier, che ieri è stata trasferita in un luogo segreto dalla polizia, è intervenuta alla tv pubblica. Ha dichiarato di voler "aprire ogni porta" al negoziato con i manifestanti anti-governativi, dicendosi desiderosa di volere una via d'uscita dalla crisi "secondo quanto voluto dalla maggioranza" del Paese.
“Richieste anticostituzionali”
Yingluck Shinawatra ha confermato di essersi incontrata ieri sera con il leader della protesta Suthep Thaugsuban, aggiungendo però che le sue azioni sono illegali e che le richieste di un "Consiglio del popolo" da sostituire al governo sono incostituzionali. La prima ministro ha quindi sottolineato che le Forze Armate "hanno assunto una posizione di neutralità e vogliono una via di uscita pacifica" dalla nuova crisi in cui è precipitato il Paese asiatico.
“Nessun uso della forza contro i dimostranti”
Yingluck Shinawatra ha infine assicurato che la polizia non farà ricorso alla forza contro i dimostranti, sebbene soltanto la notte scorsa almeno 55 tra loro siano dovuti essere ricoverati in ospedale con sintomi di asfissia a causa dell'inalazione dei gas lacrimogeni lanciati contro la folla per disperderla dagli agenti in assetto anti-sommossa, che hanno anche impiegato granate stordenti.