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La semifinale
Champions, Juve cerca finale col Monaco. Chiellini: siamo maturi. Jardim: 1-0 subito per giocarcela
Allegri carica o bianconeri: la finale è ancora da conquistare

Stasera la Juventus affronterà il Monaco in casa per il ritorno della semifinale di Champions League. I bianconeri partono con il vantaggio del 2-0 dell'andata ma il tecnico, Massimiliano Allegri, non cambia approccio. "Abbiamo un piccolo vantaggio - ha detto ieri in conferenza - ma dobbiamo affrontare la gara come se fosse una partita secca". "Rispetto al passato siamo maturati nel gestire le pressioni e lo stress tipici di quando ci si avvicina ai traguardi", ha spiegato invece Chiellini.
Chiellini e Allegri
Al ristorante troppo caro della famosa frase pronunciata tre anni fa da un deluso Antonio Conte, ormai la Juventus ci ha fatto l'abitudine. Non tanto perché per i vip ospiti allo 'Stadium', alla semifinale di ritorno con il Monaco, cucinerà Massimo Bottura, chef pluristellato e celebre in tutto il mondo, ma per il motivo che i bianconeri ormai, pur senza cadere nella spavalderia, sentono di non avere più limiti che li possano frenare. "Rispetto al passato - spiega Giorgio Chiellini - siamo maturati nel gestire le pressioni e lo stress tipici di quando ci si avvicina ai traguardi". Merito del modulo, il 4-2-3-1 che è stata una delle mosse chiave della stagione, ma "soprattutto - dice il difensore bianconero - dell'empatia che si è creata all'interno della squadra, senza la quale non si può arrivare in fondo alle competizioni". Detto questo, resta il conto da regolare con il Monaco. "Può metterci in difficoltà, non è vero che all'andata non l'ha fatto. Ci è riuscito, eccome: alla fine della partita eravamo provati. Abbiamo incontrato - prosegue Chiellini - una squadra molto forte nel gioco d'attacco: Falcao e Mbappè sono un mix di esperienza e gioventù, con tanto talento. Quindi, dovremo correre, sudare e faticare per centrare l'obiettivo della finale". Cardiff è la città dove milioni di tifosi bianconeri sperano di vedere la loro squadra in trionfo.
"Piano, la finale dobbiamo ancora conquistarla - ricorda Allegri - grazie al 2-0 dell'andata ripartiamo con un piccolo vantaggio, ma nel calcio non si sa mai come va a finire. Sarà una partita tosta - prosegue il tecnico bianconero - dovremo essere aggressivi, per mettere sotto pressione il Monaco. Servono testa e concentrazione alta e affrontare il match come se fosse una partita secca". Lo scudetto slittato di qualche giorno ha evitato il rischio di distrarsi per la festa, "ma adesso che vediamo il traguardo più vicino - dice Chiellini - la carica e la grinta aumentano ancora di più. E' da mesi che fatichiamo e sudiamo per raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti. Ma al triplete non ci penso: lascio che lo facciano i tifosi, noi ci concentriamo partita per partita".
E a proposito di scudetto, Allegri, forte del +7 sulla Roma, non teme brutte sorprese - "Noi giochiamo per il titolo, i giallorossi per il secondo posto: sarà un bel Roma-Juve" - e in quest'ottica considera un passo avanti il punticino nel derby con il Toro: "Non si può sempre vincere, dopo 33 successi di fila era da aspettarselo che prima o poi una partita non l'avremmo vinta. Ma a fine anno la differenza che porta a uno scudetto, alla salvezza o un posto in Europa League spesso è rappresentata da un punto". Allegri sembra orientato a riproporre la squadra che ha vinto a Monaco, con Barzagli in difesa e Sani Alves alto, con Cuadrado da usare come cambio. Lo stesso compito dovrebbe toccare a Marchisio, pronto a subentrare a Khedira (assente all'andata per squalifica) o Pjanic.
Jardim, 1-0 nel primo tempo per giocarcela
Il Monaco ha un piano per fare lo sgambetto alla Juve. "L'ideale sarebbe segnare un gol nel primo tempo e giocarci le nostre carte nella ripresa", dice Leonardo Jardim. "Dovremo attaccare senza dimenticare la freddezza e giocando a mente libera per evitare di scoprirci e subire gol". Una missione difficile, quasi impossibile se sul piatto della bilancia si mette l'esperienza in Europa: "La Juve è una squadra di altissimo livello, abituata a questi palcoscenici. Il bianconero che ha meno partite in Champions ne ha più del nostro calciatore più esperto".
L'attacco esplosivo del Monaco contro la solidità della Juventus, scontro che all'andata non andò nel verso giusto per i biancorossi del Principato: "Ci hanno messo in seria difficoltà - conferma Jardim -, hanno messo a tacere i nostri punti forti. È evidente che se vogliamo qualificarci, dovremo fare qualcosa di più, preparare qualche modifica". Sarà fondamentale alzare la percentuale realizzativa in attacco contro una delle migliori difese del mondo: "All'andata siamo stati poco efficaci, abbiamo tirato quanto la Juventus ma loro sono stati cinici mentre noi non abbiamo fatto gol".
Buoni propositi che saranno fondamentali, se applicati, per continuare a sognare Cardiff: "Dobbiamo sfruttare la partita di domani, fare in modo che non sia l'ultima - aggiunge il tecnico del Monaco -, siamo nelle quattro semifinaliste e comunque vada sono orgoglioso della mia squadra". Non ha paura il difensore francese Sidibè, neanche quando scopre che nella storia dello 'Stadium' bianconeri, in Champions, hanno perso solo una volta con più di gol di scarto: "Vuol dire che sarà la seconda - sorride - dobbiamo crederci. Abbiamo giocato un'ottima stagione, sia in campionato che in Champions: sarà un match difficile, però non impossibile. Daremo il massimo".
Chiellini e Allegri
Al ristorante troppo caro della famosa frase pronunciata tre anni fa da un deluso Antonio Conte, ormai la Juventus ci ha fatto l'abitudine. Non tanto perché per i vip ospiti allo 'Stadium', alla semifinale di ritorno con il Monaco, cucinerà Massimo Bottura, chef pluristellato e celebre in tutto il mondo, ma per il motivo che i bianconeri ormai, pur senza cadere nella spavalderia, sentono di non avere più limiti che li possano frenare. "Rispetto al passato - spiega Giorgio Chiellini - siamo maturati nel gestire le pressioni e lo stress tipici di quando ci si avvicina ai traguardi". Merito del modulo, il 4-2-3-1 che è stata una delle mosse chiave della stagione, ma "soprattutto - dice il difensore bianconero - dell'empatia che si è creata all'interno della squadra, senza la quale non si può arrivare in fondo alle competizioni". Detto questo, resta il conto da regolare con il Monaco. "Può metterci in difficoltà, non è vero che all'andata non l'ha fatto. Ci è riuscito, eccome: alla fine della partita eravamo provati. Abbiamo incontrato - prosegue Chiellini - una squadra molto forte nel gioco d'attacco: Falcao e Mbappè sono un mix di esperienza e gioventù, con tanto talento. Quindi, dovremo correre, sudare e faticare per centrare l'obiettivo della finale". Cardiff è la città dove milioni di tifosi bianconeri sperano di vedere la loro squadra in trionfo.
"Piano, la finale dobbiamo ancora conquistarla - ricorda Allegri - grazie al 2-0 dell'andata ripartiamo con un piccolo vantaggio, ma nel calcio non si sa mai come va a finire. Sarà una partita tosta - prosegue il tecnico bianconero - dovremo essere aggressivi, per mettere sotto pressione il Monaco. Servono testa e concentrazione alta e affrontare il match come se fosse una partita secca". Lo scudetto slittato di qualche giorno ha evitato il rischio di distrarsi per la festa, "ma adesso che vediamo il traguardo più vicino - dice Chiellini - la carica e la grinta aumentano ancora di più. E' da mesi che fatichiamo e sudiamo per raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti. Ma al triplete non ci penso: lascio che lo facciano i tifosi, noi ci concentriamo partita per partita".
E a proposito di scudetto, Allegri, forte del +7 sulla Roma, non teme brutte sorprese - "Noi giochiamo per il titolo, i giallorossi per il secondo posto: sarà un bel Roma-Juve" - e in quest'ottica considera un passo avanti il punticino nel derby con il Toro: "Non si può sempre vincere, dopo 33 successi di fila era da aspettarselo che prima o poi una partita non l'avremmo vinta. Ma a fine anno la differenza che porta a uno scudetto, alla salvezza o un posto in Europa League spesso è rappresentata da un punto". Allegri sembra orientato a riproporre la squadra che ha vinto a Monaco, con Barzagli in difesa e Sani Alves alto, con Cuadrado da usare come cambio. Lo stesso compito dovrebbe toccare a Marchisio, pronto a subentrare a Khedira (assente all'andata per squalifica) o Pjanic.
Jardim, 1-0 nel primo tempo per giocarcela
Il Monaco ha un piano per fare lo sgambetto alla Juve. "L'ideale sarebbe segnare un gol nel primo tempo e giocarci le nostre carte nella ripresa", dice Leonardo Jardim. "Dovremo attaccare senza dimenticare la freddezza e giocando a mente libera per evitare di scoprirci e subire gol". Una missione difficile, quasi impossibile se sul piatto della bilancia si mette l'esperienza in Europa: "La Juve è una squadra di altissimo livello, abituata a questi palcoscenici. Il bianconero che ha meno partite in Champions ne ha più del nostro calciatore più esperto".
L'attacco esplosivo del Monaco contro la solidità della Juventus, scontro che all'andata non andò nel verso giusto per i biancorossi del Principato: "Ci hanno messo in seria difficoltà - conferma Jardim -, hanno messo a tacere i nostri punti forti. È evidente che se vogliamo qualificarci, dovremo fare qualcosa di più, preparare qualche modifica". Sarà fondamentale alzare la percentuale realizzativa in attacco contro una delle migliori difese del mondo: "All'andata siamo stati poco efficaci, abbiamo tirato quanto la Juventus ma loro sono stati cinici mentre noi non abbiamo fatto gol".
Buoni propositi che saranno fondamentali, se applicati, per continuare a sognare Cardiff: "Dobbiamo sfruttare la partita di domani, fare in modo che non sia l'ultima - aggiunge il tecnico del Monaco -, siamo nelle quattro semifinaliste e comunque vada sono orgoglioso della mia squadra". Non ha paura il difensore francese Sidibè, neanche quando scopre che nella storia dello 'Stadium' bianconeri, in Champions, hanno perso solo una volta con più di gol di scarto: "Vuol dire che sarà la seconda - sorride - dobbiamo crederci. Abbiamo giocato un'ottima stagione, sia in campionato che in Champions: sarà un match difficile, però non impossibile. Daremo il massimo".