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ITALIA

La scoperta dei tecnici

Clamoroso ad Agrigento: la Scala dei Turchi è di un pensionato

Appartiene a Ferdinando Sciabbarrà la celebre falesia. Lo hanno scoperto i tecnici comunali che hanno messo sul tavolo mappe e planimetrie per creare un piano di gestione del sito 

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La scala dei turchi, la splendida falesia di marna bianca che cade sul mare turchese, stretta da due lingue di spiaggia nella costa di Realmonte (Ag) è privata, appartiene a Ferdinando Sciabbarrà, un dirigente della Camera di commercio in pensione. Lo hanno scoperto i tecnici comunali che hanno messo sul tavolo mappe e planimetrie per creare un piano di gestione del sito - che in diverse classifiche risulta tra le 40 spiagge più belle al mondo - che richiama migliaia di persone ogni anno. Legambiente e Comune vorrebbero fare della scala dei turchi una zona protettissima ma fruibile come la spiaggia dei conigli a Lampedusa.  

E' in corso una trattativa tra il Comune e il pensionato per trovare un accordo per lo sfruttamento del sito, sottoposto a vincoli ambientali insuperabili, ma la vicenda appare complessa anche perchè dopo l'incontro col sindaco Pietro Puccio il proprietario della meravigliosa zona naturale non si è espresso. Sciarrabbà potrebbe chiedere un canone annuale al Comune e quest'ultimo potrebbe cominciare le pratiche di esproprio visto l'alto interesse dell'area. Ma quale valore si può attribuire a ettari che non sono solo terreno ma una meraviglia naturalistica unica al mondo? 

"È solo un fatto tecnico - precisa tranquillo il sindaco Puccio - non credo che ci sarà alcun problema con il signor Sciabbarrà: lo conosco da sempre, è una persona disponibile e ci tiene anche lui a risolvere la situazione». Del resto lasciare le cose così «non solo imbarazzante ma anche pericoloso: se qualcuno si fa male sul suo terreno la responsabilità ricade su si lui".

"L’assessorato sta cercando di capire se sia meglio che il proprietario ceda le terre o se invece convenga espropriarle per poter spostare la linea demaniale", aggiunge il primo cittadino. "Mi ha detto (Sciabarrà ndr.) che ci sta pensando", racconta il sindaco fiducioso: "Quelle tre particelle catastali appartengono agli Sciabbarrà da secoli, da generazioni e mai nessuno di loro ha impedito alle persone di godere della bellezza della Scala".