ITALIA
Inchiesta per disastro ambientale
Ilva, Vendola interrogato a Taranto
Il governatore della Puglia sarà sentito a Taranto su sua stessa richiesta dai pm. Per il leader di Sel sarà l'occasione per difendersi dall'accusa di aver costretto il direttore di Arpa Puglia ad ammorbidire la posizione nei confronti delle emissioni nocive dell'Ilva
Nell'inchiesta per disastro ambientale a carico dell'Ilva, il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola e il direttore genrale di Arpa Puglia, Giorgio Assennato, hanno deciso di sottoporsi alle domande del pm per chiarire le proprie posizioni.
La difesa del governatore
Vendola ha sempre smentito ogni tentativo di pressione sull'Arpa e sul suo drettore Assennato affermando di averlo voluto lui alla guida dell'Agenzia regionale per l'Ambiente e ricordando che il suo governo regionale è quello che ha affrontato con incisività il nodo ambientale dell'Ilva di Taranto varando anche tre leggi specifiche: sulla diossina, sul benzoapirene e sulla Valutazione del danno sanitario per le popolazioni residenti nelle aree dove sono ubicati grandi poli industriali ad elevato impatto ambientale.
Gli altri indagati
Oltre a Vendola, indagati dalla Procura di Taranto, sempre con l'accusa di favoreggiamento, sono anche l'attuale assessore all'Ambiente della Regione Puglia, Lorenzo Nicastro, e alcuni dirigenti regionali tra cui Davide Pellegrino, attuale capo di gabinetto di Vendola, e Antonello Antonicelli, responsabile dell'assessorato all'Ambiente.
L'ex direttore dell'Ilva non si sottoporrà all'interrogatorio
In tutto gli avvisi di conclusione delle indagini sono 53, di cui 50 riguardano persone fisiche e 3 giuridiche. Tra questi anche l'ex direttore dell'Ilva di Taranto, Luigi Capogrosso, su cui grava l'accusa - insieme ai componenti della famiglia Riva e all'ex consulente aziendale Archini - di associazione a delinquere finalizzata ai reati ambientali. Capogrosso ha rinunciato a farsi interrogare.
La difesa del governatore
Vendola ha sempre smentito ogni tentativo di pressione sull'Arpa e sul suo drettore Assennato affermando di averlo voluto lui alla guida dell'Agenzia regionale per l'Ambiente e ricordando che il suo governo regionale è quello che ha affrontato con incisività il nodo ambientale dell'Ilva di Taranto varando anche tre leggi specifiche: sulla diossina, sul benzoapirene e sulla Valutazione del danno sanitario per le popolazioni residenti nelle aree dove sono ubicati grandi poli industriali ad elevato impatto ambientale.
Gli altri indagati
Oltre a Vendola, indagati dalla Procura di Taranto, sempre con l'accusa di favoreggiamento, sono anche l'attuale assessore all'Ambiente della Regione Puglia, Lorenzo Nicastro, e alcuni dirigenti regionali tra cui Davide Pellegrino, attuale capo di gabinetto di Vendola, e Antonello Antonicelli, responsabile dell'assessorato all'Ambiente.
L'ex direttore dell'Ilva non si sottoporrà all'interrogatorio
In tutto gli avvisi di conclusione delle indagini sono 53, di cui 50 riguardano persone fisiche e 3 giuridiche. Tra questi anche l'ex direttore dell'Ilva di Taranto, Luigi Capogrosso, su cui grava l'accusa - insieme ai componenti della famiglia Riva e all'ex consulente aziendale Archini - di associazione a delinquere finalizzata ai reati ambientali. Capogrosso ha rinunciato a farsi interrogare.