SPORT
Giro d'Italia, nona tappa
Tappa e maglia per Bernal a Campo Felice, secondo Ciccone
Il colombiano fa il colpo in virtù di un forcing serrato sullo sterrato finale. L'abruzzese giunge a 7" col russo Vlasov, quarto il belga Evenepoel, ora secondo in classifica generale. Riassorbiti a poche centinaia di metri dal traguardo gli ultimi due superstiti di una fuga a lunga gittata. Sul percorso di 158 km, con partenza da Castel di Sangro, altri tre Gran premi della montagna

Egan Bernal arriva da solo ai 1.566 metri di Campo Felice e conquista la maglia rosa. Con un’azione di forza nelle ultime centinaia di metri dello sterrato che sale a Rocca di Cambio, il colombiano stacca gli altri del gruppo dei migliori e supera di slancio gli ultimi due superstiti di una fuga a lunga gittata. Provano a stargli dietro l’enfant du pays Giulio Ciccone e il russo Aleksandr Vlasov, che arrivano a 7”; a 10” c’è il belga Remco Evenepoel con l’irlandese Daniel Martin, poi Damiano Caruso a 12”.
La nona tappa del Giro d’Italia, da Castel di Sangro a Campo Felice, di 158 km, con un dislivello complessivo di 3.400 metri, provoca un ribaltamento in classifica generale, con Bernal in rosa: a 15” Evenpoel, a 21” Vlasov, a 36” Ciccone, a 43” l’ex leader, l’ungherese Attila Valter.
Frazione appenninica interamente in Abruzzo, con quattro Gran premi della montagna: Passo Godi, 1.556 metri, seconda categoria; Forca Caruso, 1.107 metri, terza categoria; Ovindoli, 1.457 metri, seconda categoria, oltre all’arrivo a Campo Felice, prima categoria, con gli ultimi 1.600 metri in sterrato con pendenze del 7-8%, con punte del 16%. Nel finale è scesa anche un po’ di pioggia.
Tappa animata da diciassette corridori in fuga: Giovanni Visconti, Filippo Zana, Matteo Fabbro, Diego Ulissi, i francesi Tony Gallopin, Geoffrey Bouchard, Nicolas Edet, l’argentino Eduardo Sepulveda, lo spagnolo Luis Leon Sanchez, gli olandesi Koen Bouwman e Bauke Mollema, il portoghese Ruben Guerreiro, l’australiano Michael Storer, il britannico Simon Carr, il neozelandese George Bennett, il colombiano Einer Rubio, l’estone Tanel Kangert. La pattuglia raggiunge un vantaggio massimo di 3’30”, poi sulle salite finali si sgrana.
Ci provano Bouchard e Carr, poi il francese tenta da solo mentre rientrano Bouwman, Storer e Mollema. Gli ultimi ad arrendersi sono Bouchard e Bouwman. Il gruppo, tirato da uno straordinario Gianni Moscon, rientra nel finale e Bernal vola verso il successo finale.
Ora i 139 km da L'Aquila a Foligno.
La nona tappa del Giro d’Italia, da Castel di Sangro a Campo Felice, di 158 km, con un dislivello complessivo di 3.400 metri, provoca un ribaltamento in classifica generale, con Bernal in rosa: a 15” Evenpoel, a 21” Vlasov, a 36” Ciccone, a 43” l’ex leader, l’ungherese Attila Valter.
Frazione appenninica interamente in Abruzzo, con quattro Gran premi della montagna: Passo Godi, 1.556 metri, seconda categoria; Forca Caruso, 1.107 metri, terza categoria; Ovindoli, 1.457 metri, seconda categoria, oltre all’arrivo a Campo Felice, prima categoria, con gli ultimi 1.600 metri in sterrato con pendenze del 7-8%, con punte del 16%. Nel finale è scesa anche un po’ di pioggia.
Tappa animata da diciassette corridori in fuga: Giovanni Visconti, Filippo Zana, Matteo Fabbro, Diego Ulissi, i francesi Tony Gallopin, Geoffrey Bouchard, Nicolas Edet, l’argentino Eduardo Sepulveda, lo spagnolo Luis Leon Sanchez, gli olandesi Koen Bouwman e Bauke Mollema, il portoghese Ruben Guerreiro, l’australiano Michael Storer, il britannico Simon Carr, il neozelandese George Bennett, il colombiano Einer Rubio, l’estone Tanel Kangert. La pattuglia raggiunge un vantaggio massimo di 3’30”, poi sulle salite finali si sgrana.
Ci provano Bouchard e Carr, poi il francese tenta da solo mentre rientrano Bouwman, Storer e Mollema. Gli ultimi ad arrendersi sono Bouchard e Bouwman. Il gruppo, tirato da uno straordinario Gianni Moscon, rientra nel finale e Bernal vola verso il successo finale.
Ora i 139 km da L'Aquila a Foligno.