MONDO
I genitori arrestati in Spagna
Bimbo malato portato via dalla clinica, parla il padre: "Volevamo offrirgli cura migliore"
In un video difende la scelta di portare via Ashya dal Southampton General Hospital: "non gli potevano offrire la terapia protonica, considerata la radioterapia più avanzata per la cura di certi tumori"

''Volevamo offrirgli una terapia migliore''. Il padre del piccolo Ashya spiega così la scelta sua e di sua moglie di portare via il bimbo di 5 anni, malato di tumore al cervello, dal Southampton General Hospital senza il consenso dei medici. Sono stati arrestati in Spagna con l'accusa di "sequestro di persona". Adesso Ashya è stato ricoverato in un ospedale di Malaga.
Brett King, 51 anni, si difende in un video, pubblicato su youtube poco prima che la polizia spagnola trovasse la famiglia in un hotel fuori Malaga. Sembra parlare proprio dalla camera dell'hotel, mentre tiene in braccio Ashya, collegato con un sondino alla macchina che lo alimenta. Racconta che lui e la moglie non avevano altra scelta se non quella di portare via il piccolo, perchè al Southampton General Hospital non gli potevano offrire la terapia protonica, considerata la radioterapia più avanzata per la cura di certi tumori. ''Avevamo implorato i medici di sottoporlo a questa terapia ma loro ci hanno risposto che nel suo caso non ci sarebbe stato alcun beneficio''.
Rassicura sulle condizioni del figlio: è stato molto bene con noi, avevamo tutto l'occorrente per poterlo assistere dice mostrando la macchina. Ashya riusciva a comunicare nonostante la malattia.
Definisce poi come ''ridicola'' la caccia internazionale lanciata dalla polizia
Brett King, 51 anni, si difende in un video, pubblicato su youtube poco prima che la polizia spagnola trovasse la famiglia in un hotel fuori Malaga. Sembra parlare proprio dalla camera dell'hotel, mentre tiene in braccio Ashya, collegato con un sondino alla macchina che lo alimenta. Racconta che lui e la moglie non avevano altra scelta se non quella di portare via il piccolo, perchè al Southampton General Hospital non gli potevano offrire la terapia protonica, considerata la radioterapia più avanzata per la cura di certi tumori. ''Avevamo implorato i medici di sottoporlo a questa terapia ma loro ci hanno risposto che nel suo caso non ci sarebbe stato alcun beneficio''.
Rassicura sulle condizioni del figlio: è stato molto bene con noi, avevamo tutto l'occorrente per poterlo assistere dice mostrando la macchina. Ashya riusciva a comunicare nonostante la malattia.
Definisce poi come ''ridicola'' la caccia internazionale lanciata dalla polizia