Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/ContentItem-345515df-e9ea-4731-8f89-e596384fc111.html | rainews/live/ | true
MONDO

Siria

Raid aereo su un mercato a Idlib, almeno 24 morti

In Siria nuovi raid hanno accompagnato l'accordo di tregua conclusosi tra Stati Uniti e Russia che entrerà in vigore da lunedì. Un attacco aereo al mercato di Idlib, non rivendicato ed un nuovo raid nella martoriata città di Aleppo                

Condividi
di Tiziana Di Giovannandrea
Almeno 24 persone sono state uccise da un raid aereo su un mercato a Idib, città nelle mani dei ribelli nel Nord-ovest della Siria mentre almeno altre 90 persone sono rimaste ferite. La maggior parte delle vittime sarebbero civili, molti corpi non sono più riconoscibili, perché quasi completamente bruciati dalle fiamme. Un intero edificio è crollato. Secondo i comitati di coordinamento locale, i raid a Idlib sono stati condoti da velivoli russi.

Dalla primavera 2015 la gran parte della provincia di Idlib è nelle mani di un'alleanza di ribelli, islamisti e jihadisti, che si autodefinisce come l'Esercito della Conquista. Questa zona è regolarmente bombardata dalle forze di Assad sostenute dalla Russia.

Assad continua a bombardare Aleppo
In giornata c'è stato anche un nuovo raid aereo ad Aleppo da parte dell'aviazione di Assad. Secondo quanto riferisce l'emittente televisiva "al Jazeera", i caccia di Damasco hanno bombardato la zona del mercato delle verdure , in mano ai ribelli, provocando la morte di 20 persone. Il tenente Abdel Salam Abdel Razzaq, portavoce delle brigate Nureddin al Zankiti, dell'opposizione, ha riferito all'emittente televisiva "al Arabiya", che gli scontri sono aumentati di intensità in queste ore su tutti i fronti a sud di Aleppo. La battaglia più violenta nel quartiere di al Amiriya.

Oltre 2.200 persone, tra civili e combattenti, sono morte dalla metà di luglio quando le truppe siriane hanno circondato i quartieri ribelli di Aleppo e le fazioni ribelli hanno cercato di aprire un corridoio umanitario per la popolazione assediata. Lo rende noto sempre l'Osservatorio siriano per i diritti umani spiegando che negli scontri sono rimasti feriti circa 4mila civili e 5mila combattenti dallo scorso 17 luglio, quando le forze governative hanno preso il controllo della strada del Castello, bloccando così l'unica via di rifornimento per i quartieri orientali di Aleppo, controllati dai ribelli.