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AMBIENTE

Coperti 800 chilometri quadrati di superficie

Sversamento di petrolio al largo della Siria

Wwf: incidente evitabile che avrà effetti immediati e a lungo termine

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Una fuoriuscita di petrolio che ha coperto una superficie di 800 chilometri quadrati sta minacciando le coste di Cipro e Turchia, con conseguenze potenzialmente devastanti per la biodiversità marina e gli ecosistemi. Lo sversamento, che ha avuto origine in Siria, pone seri rischi anche per le comunità e le imprese che dipendono dal turismo e che utilizzano le risorse marine per la loro sopravvivenza.

Cedimento di un serbatoio 
Ad esprimere la sua "preoccupazione" è il Wwf che, citando l'agenzia di stampa statale siriana Sana, parla di un cedimento di un serbatoio della centrale termica di Baniyas in Siria che conteneva 15.000 tonnellate di carburante. "Esortiamo tutti i Paesi colpiti - ha dichiarato Mauro Randone, di WWF Mediterranean Marine Initiative  - ad agire rapidamente e a stanziare fondi in modo che possa essere condotta un'efficace pulizia delle aree colpite per evitare ulteriori dispersioni e contaminazioni di habitat incontaminati e specie marine. È tempo che tutti i Paesi del Mediterraneo adottino misure forti per riadattare e mettere in sicurezza le infrastrutture obsolete di petrolio e gas in modo che non si verifichino altri incidenti di questo tipo".

L'appello del Wwf
Il WWF esorta quindi i Paesi del Mediterraneo a eliminare gradualmente i progetti esistenti e vietare nuovi progetti di esplorazione, estrazione e lavorazione di idrocarburi, in modo da rispettare gli obiettivi dell'Accordo di Parigi, e garantire che nessun ulteriore investimento sia diretto a sostenere gli impianti a petrolio e gas. Si chiede, inoltre, di applicare regolamenti più forti per prevenire tali incidenti, in particolare attraverso la ratifica e l'effettiva implementazione dei protocolli pertinenti della Convenzione di Barcellona (inclusi il protocollo offshore, il protocollo sulle fonti terrestri, il protocollo di prevenzione e di emergenza).