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ITALIA

Diagnosticate lesioni della retina

Gioca con penna laser, grave danno a un occhio per 13nne

L'incidente è avvenuto circa un mese fa. Il bambino, tredicenne, dopo aver acquistato la pennetta con puntatore laser, l'ha rivolta agli occhi per diversi istanti. Al suo ritorno a casa ha cominciato ad accusare dei disturbi. Ha subito lesioni della retina

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Raggi laser (immagine d'archivio - ANSA -Luca Zennaro)
Lucca
L'aveva acquistata per pochi euro mentre era in gita scolastica, ma quella penna laser non era un giocattolo e lo ha accecato. È accaduto a un tredicenne di Lucca, che rischia di perdere quasi completamente la vista all'occhio destro.

Lesioni alla retina 
L'incidente è avvenuto circa un mese fa. Il bambino, dopo aver acquistato la pennetta con puntatore laser, l'ha accesa rivolgendola agli occhi per diversi istanti. Al suo ritorno a casa ha cominciato ad accusare dei disturbi non riuscendo a mettere a fuoco da un occhio. All'ospedale pediatrico Meyer di Firenze, dove i genitori l'hanno immediatamente portato, i medici hanno diagnosticato lesioni alla retina in entrambi gli occhi. "Al destro ha perso circa 4 diottrie - ha detto il legale dell'Aducons Toscana, Arnaldo Belvedere, a cui i genitori del ragazzino si sono rivolti - e secondo i medici proprio a causa del tipo di lesione non sono nemmeno correggibili con l'uso degli occhiali. Una sorte migliore è invece toccata all'occhio sinistro dove per fortuna le lesioni non sono così serie da compromettere la vista".

Il laser non causa dolore immediato, ma danno irreversibile
Non sarà facile, in assenza di uno scontrino, risalire a chi ha venduto il puntatore. Di norma, le pennette laser dovrebbero essere accompagnate da avvertenze sulle precauzioni da seguire. "Purtroppo - hanno sottolineato all'Aducons Toscana - esistono prodotti contraffatti, venduti con leggerezza a minori". I laser sono tanto più rischiosi, spiegano gli esperti, perché se puntati contro gli occhi non provocano dolore, pur causando danni irreversibili.  

"È come guardare le eclissi"
Il responsabile dell'oftalmologia del Meyer, Roberto Caputo, ha spiegato che "si tratta di strumenti estremamente pericolosi, perché provocano la bruciatura della retina, lo stesso tipo di danno in cui incorrono le persone che guardano le eclissi solari senza protezioni. Un processo indolore, nel quale però si brucia la parte centrale della retina, anche se al momento non ci si fa caso. Per l'occhio non c'è possibilità di recupero - ha concluso Caputo - è come la pellicola di una macchina fotografica con un buco al centro".