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MONDO

Telefonata Trump-al Sisi sulla crisi del Golfo

Quattro paesi arabi: "La risposta del Qatar è negativa, gioca ruolo di sabotatore"

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I ministri degli Esteri di Egitto, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Bahrain "si sono rammaricati per la risposta negativa del Qatar" alle loro richieste e "non si può più essere tolleranti" nei confronti del ruolo di "sabotatore" giocato da Doha nella regione.
 
Lo ha detto il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry in una conferenza stampa congiunta in corso al Cairo assieme agli omologhi degli altri tre paesi arabi che boicottano il Qatar accusandolo di destabilizzare Medio Oriente Nordafrica.

Trump telefona ad al Sisi: si risolva la crisi
Intanto, telefonata fra i presidenti di Usa ed Egitto, Trump e al Sisi, sulla crisi tra Qatar e alcuni paesi del Golfo. Il tycoon - che era a bordo dell'Air Force One diretto in Polonia - ha chiesto a "tutte le parti coinvolte di negoziare in modo costruttivo per risolvere la questione" con il Qatar, di "fermare i finanziamenti terroristi e screditare l'ideologia estremista".
 
I motivi dello scontro
La coalizione di Paesi sunniti guidati da Arabia Saudita, di cui fanno parte Emirati Arabi Uniti, Bahrein e Egitto, hanno espresso il loro rammarico per la "risposta negativa dimostrazione di mancanza di serietà" data dal Qatar alle loro 13 richieste nell'ultimatum (scaduto stamane) presentato a Doha per poter avviare un processo di riapertura delle relazioni diplomatiche e commerciali rotte ormai 13 giorni fa. Tra le richieste la rottura dei rapporti con il nemico sciita, l'Iran, con cui Doha condivida uno dei più grandi giacimenti di gas nel Golfo Persico, la chiusura della rete al Jazeera e lo stop ai finanziamenti a gruppi 'terroristici' come Hamas e la Fratellanza Musulmana. Richieste definiti irrecevibili da Doha.