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ITALIA

"Invalsi fuori da esame maturità, non farà media"

Scuola, Bussetti: "Alternanza non è apprendistato occulto"

Il ministro dell'Istruzione, illustrando le novità dell'esame di Maturità, spiega che, comunque ''una parte dell'orale sarà  dedicata all'alternanza, che è un potente strumento di orientamento e  di acquisizione di competenze trasversali"  

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L'Alternanza scuola lavoro non è "un apprendistato occulto", ma "un potente strumento di orientamento e di acquisizione di competenze trasversali". Lo ha assicurato il ministro  dell'Istruzione, Marco Bussetti, che in un'intervista all'Adnkronos, illustrando le novità dell'esame di Maturità edizione 2018/12019 che non prevedono appunto la frequenza all'alternanza tra i criteri di ammissione all'esame, spiega che, comunque ''una parte dell'orale sarà  dedicata all'alternanza, che è un potente strumento di orientamento e  di acquisizione di competenze trasversali".       

"A chi dice che la stiamo distruggendo o cancellando - precisa il   Ministro - dico che non è così. Anzi. La stiamo rilanciando. Riportandola al suo vero obiettivo che è quello di formare meglio i nostri ragazzi, non di fargli fare un apprendistato occulto''.

Invalsi fuori da esame maturità, non farà media
L'Invalsi non entrerà nelle prove dell'esame di Maturità e il voto conseguito non farà media con il voto  dell'Esame di Stato, ha detto il ministro dell'Istruzione, precisando che: ''Su alternanza  scuola-lavoro e Invalsi abbiamo fatto una scelta precisa: con il Milleproroghe abbiamo stabilito che quest'anno non saranno criterio di accesso all'Esame. Avrebbero pesato troppo. L'Esame serve a misurare  la preparazione raggiunta alla fine di un percorso di studi. L'ammissione non può essere pregiudicata in base alla partecipazione all'alternanza o alle prove Invalsi. L'alternanza non perderà comunque  valore. Sarà parte del colloquio. L'Invalsi, per quest'anno, resta fuori dall'Esame''. Ma i risultati delle prove faranno media con il   voto di maturità? "No, assolutamente", conclude Bussetti.

No deponziamento storia, sarà trasversale in tracce
La storia non è stata e non sarà  cancellata dall'esame di Maturità. A precisarlo il ministro   dell'Istruzione, Marco Bussetti, in un'intervista all'Adnkronos  dedicata alle novità dell'Esame di Maturità che ha visto scomparire   dalle tracce il tema storico. ''Il nuovo Esame - spiega Bussetti - è   stato scritto in un decreto del 2017 da chi mi ha preceduto. Un gruppo  di esperti, guidato dal professor Serianni, in questi mesi ha dato corpo alla riforma per della prima prova e penso sia stato fatto un   buon lavoro".  Quanto alle polemiche sull'eliminazione del tema storico e su una   presupposta cancellazione della storia dalla maturità "voglio ribadire  - precisa il Ministro - che non è così: l'ambito storico resta e potrà  attraversare più tracce, non essere più confinato in una sola come   accadeva fino ad oggi. In questo senso voglio rassicurare anche la senatrice Liliana Segre, che è intervenuta su questo punto: daremo la dovuta attenzione alla storia. Anzi - conclude - lavoreremo per una valorizzazione maggiore di questa disciplina. Nessun depotenziamento. Posso assicurarlo''.

Esame resta momento di passaggio 
Maturità si cambia: dalla composizione della traccia del Liceo classico, al numero di quesiti che saranno proposti allo Scientifico. Passando per le tipologie di elaborato che potranno essere oggetto d'Esame per l'indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing degli Istituti tecnici. Ma l'esame resta. Parola del ministro dell'Istruzione Marco Bussetti. Nonostante l'altissima percentuale di promossi, che raggiunge il 99,5%  l'Esame di Maturità ha ancora un senso e rimarrà. ''L'Esame- afferma   Bussetti all'Adnkronos - è comunque un momento di passaggio importante, è la chiusura di un ciclo''.