MONDO
Udienza in Vaticano per vertici e dipendenti
Il Papa festeggia i 60 anni della Rai: "Servizio pubblico deve formare"
L'appello del Pontefice agli 8 mila presenti nella Sala Nervi: "Evitate disinformazione, diffamazione e calunnia. Ciascuno, nel proprio ruolo, è chiamato a vigilare per tenere alto il livello etico della comunicazione"

"Tutte le professionalità che fanno parte della Rai, dirigenti, giornalisti, artisti, impiegati, tecnici e maestranze sanno di appartenere ad un'azienda che produce cultura ed educazione, che offre informazione e spettacolo, raggiungendo in ogni momento della giornata una gran parte di italiani. È una responsabilità a cui chi è titolare del servizio pubblico non può per nessun motivo abdicare".
E' questo il buon compleanno rivolto da Papa Francesco alla Rai, nell'udienza in sala Paolo VI. Ai vertici e dipendenti del servizio pubblico guidati dalla presidente Ananmaria Tarantola, che festeggiano nel 2014 i 90 anni di radio e i 60 di tv, ha rivolto un appello: "Evitate disinformazione, diffamazione e calunnia per mantenere un alto livello etico". La Rai dev'essere "un servizio alla verità, alla bontà e alla bellezza".
"La qualità etica della comunicazione - è stato il richiamo di Francesco al servizio pubblico di informazione - è frutto, in ultima analisi, di coscienze attente, non superficiali, sempre rispettose delle persone, sia di quelle che sono oggetto di informazione, sia dei destinatari del messaggio. Ciascuno, nel proprio ruolo e con la propria responsabilità, è chiamato a vigilare per tenere alto il livello etico della comunicazione".
"Il fare memoria di un passato ricco di conquiste - ha sottolineato il Pontefice - ci chiama a un rinnovato senso di responsabilità per l'oggi e per il domani. A tutti voi che siete qui presenti, e a coloro che per diversi motivi non hanno potuto prendere parte a questo nostro incontro, ricordo che la vostra professione, oltre che informativa, è formativa, è un servizio pubblico, cioè un servizio al bene comune".
E' questo il buon compleanno rivolto da Papa Francesco alla Rai, nell'udienza in sala Paolo VI. Ai vertici e dipendenti del servizio pubblico guidati dalla presidente Ananmaria Tarantola, che festeggiano nel 2014 i 90 anni di radio e i 60 di tv, ha rivolto un appello: "Evitate disinformazione, diffamazione e calunnia per mantenere un alto livello etico". La Rai dev'essere "un servizio alla verità, alla bontà e alla bellezza".
"La qualità etica della comunicazione - è stato il richiamo di Francesco al servizio pubblico di informazione - è frutto, in ultima analisi, di coscienze attente, non superficiali, sempre rispettose delle persone, sia di quelle che sono oggetto di informazione, sia dei destinatari del messaggio. Ciascuno, nel proprio ruolo e con la propria responsabilità, è chiamato a vigilare per tenere alto il livello etico della comunicazione".
"Il fare memoria di un passato ricco di conquiste - ha sottolineato il Pontefice - ci chiama a un rinnovato senso di responsabilità per l'oggi e per il domani. A tutti voi che siete qui presenti, e a coloro che per diversi motivi non hanno potuto prendere parte a questo nostro incontro, ricordo che la vostra professione, oltre che informativa, è formativa, è un servizio pubblico, cioè un servizio al bene comune".