POLITICA
Ostellari: "Martedì commissione prima aula, cerchiamo accordo su sintesi"
Ddl Zan. Salvini: "Se sarà bocciato sarà colpa della sinistra". Zanda: "Lega non vuole questa legge"
Sono convinto che ci sia spazio per un buon lavoro di mediazione sul ddl Zan, è importante farlo per una legge così delicata", dice il senatore Pd Mino Taricco aggiungendo "non so ancora come voterò, spero che ci sia spazio per una mediazione che sarebbe utile alla legge". Annibali (Iv): "Votiamo testo anche senza modifiche testo"

Strada tutta in salita per il ddl Zan. È ancora scontro a distanza tra la Lega irremovibile sulle sue posizioni (insiste su alcune modifiche) così come il Partito Democratico e il Movimento 5stelle (concordi che il testo così va bene) dopo che l'Aula del Senato ha confermato la calendarizzazione della legge sull'omofobia il 13 luglio alle 16,30 avendo respinto i calendari alternativi proposti da Fi e Lga che prevedevano l'approdo in Aula della legge il 20.
''Non fermiamoci e continuiamo a lavorare. Questa mattina ho convocato la commissione Giustizia del Senato e
illustrato ai commissari il contributo alla discussione sul testo. Si tratta del lavoro di sintesi che martedì avevo consegnato ai presidenti dei gruppi di maggioranza. L'obiettivo deve essere quello di approvare una buona legge, non di piantare una bandierina". Così il senatore leghista, Andrea Ostellari, presidente della commissione Giustizia a Palazzo Madama.
"Non cediamo ai richiami di chi non vuole il confronto. Uniamo piuttosto chi vuole davvero tutelare le persone. Ho convocato la prossima riunione della commissione per martedì prossimo, prima dell'aula. In quella sede chiederò ai commissari una valutazione sul merito della proposta di sintesi e se sono ancora disponibili, come lo è la Lega, a lavorare per una soluzione condivisa'', conclude Ostellari.
Lega: "Responsabilità dell'eventuale bocciatura della legge è tutta della sinistra"
"La Lega lavora giorno e notte per dare risposte agli italiani su taglio delle tasse e creazione di lavoro, altri da mesi si occupano solo di ius soli e ddl Zan. Ognuno ha le sue priorità, per carità. Detto questo, io gli aumenti di pena per chi discrimina, offende o aggredisce due ragazzi o due ragazze che si amano le approverei oggi stesso. Letta e il Pd invece insistono con l'ideologia, non ascoltando nemmeno gli inviti al dialogo della Santa Sede: la responsabilità dell'eventuale bocciatura della legge è tutta della sinistra - continua a ribadire il leader della Lega, questa volta dalle pagine de 'Il Messaggero' - La Santa Sede, molte associazioni di lesbiche e di femministe, realtà gay, tutto il centrodestra, Italia Viva e parecchi parlamentari di sinistra, tutti invitano al dialogo. Ma Pd e 5Stelle non sentono ragioni, piuttosto che una nuova legge preferiscono buttare tutto a mare. È incredibile e irragionevole".
"Noi vogliamo difendere il diritto all'amore di chiunque, senza però intervenire a gamba tesa nelle scuole con teorie gender o simili, senza inventare nuovi reati a carico di chi difende la famiglia come riconosciuta dalla Costituzione", prosegue Salvini e alla domanda 'I sostenitori della legge dicono che in realtà la Lega l'ha sempre sabotata' replica: "La Lega è al governo per risolvere i problemi, non per crearli. Abbiamo chiesto e ottenuto il rinvio delle cartelle esattoriali di Equitalia, la cancellazione dell'Imu per 100mila famiglie con le case occupate da altri, la conferma della flat tax per le partite Iva fino a 65.000 euro, lo stop a tasse su risparmi e conti correnti. Tutto frutto di lavoro e mediazione, come vorremmo fare con la legge Zan. Ripeto, se Letta non si fida della Lega, penso si debba almeno fidare della richiesta di dialogo arrivata dal Santo Padre".
Per quanto riguarda Renzi, con Renzi è l'ennesima volta che vi trovate in sintonia, da ancor prima della nascita del governo Draghi, Salvini sottolinea: "In realtà Renzi non lo sento da tempo, ma se il lavoro di entrambi ha permesso all'Italia di superare i disastri di Conte, Arcuri, Azzolina e Bonafede, va bene così". Poi esclude in futuro, un governo del centrodestra allargato a Italia viva: "Immagino solo un governo di centrodestra finalmente e liberamente scelto dai cittadini".
Zanda: "La Lega questa legge non la vuole"
Critico con la posizione assunta dalla Lega, il Partito Democratico. "Sono chiare le intenzioni politiche di Salvini e della destra: la legge semplicemente non la vogliono. Chiedono di modificarla al Senato per poi farla insabbiare alla Camera" attacca il senatore Luigi Zanda dalle pagine de 'La Stampa'. "Sui voti segreti voglio essere moto chiaro. Il Pd non chiederà voti segreti. Considererò ogni richiesta si voto segreto come una volontà di affossamento della legge, una legge di civiltà che il parlamento deve saper votare a fronte alta, senza nascondersi dietro la segretezza del voto" ha proseguito. Sull'atteggiamento di Italia Viva e del suo leader Matteo Renzi, Zanda spiega: "Non conosco i pensieri di Renzi, però devo dire che trovere molto grave uno spostamento di Renzi con il centrodestra, non ci credo, non lo considero possibile".
Taricco (Pd): "Non so se voterò legge così com'è"
Ma anche dalle fila dello stesso Partito Democratico c'è chi nutre dei dubbi nel votare un ddl così com'è, senza apportare modifiche su alcuni punti. "Sono convinto che ci sia spazio per un buon lavoro di mediazione sul ddl Zan, è importante farlo per una legge così delicata", dice il senatore Pd Mino Taricco aggiungendo "non so ancora come voterò, spero che ci sia spazio per una mediazione che sarebbe utile alla legge". Parlando al Corriere della Sera sottolinea che vorrebbe una riscrittura dell'articolo 1, "in particolare sull'identità di genere" perché "approfondisce una discussione di natura antropologica, quando questa legge nasce per prevenire e sanzionare quegli atti che sono di discriminazione e di violenza legati all'omotransfobia. Su questo avrebbe dovuto concentrarsi".
"Quello che stiamo facendo noi è una legge di natura penale. Questo aspetto di definizione apre, tra l'altro, un tema molto complesso che riguarda il fronte del rapporto uomo-donna", aggiunge Taricco. E poi le modifiche chieste dalla Lega all'articolo 4 e 7. "Sono semplicemente le modifiche di chi ha analizzato seriamente e a fondo questo disegno di legge". "L'articolo 4 così come è scritto nel disegno di legge mette in correlazione affermazioni di una persona che non sono affermazioni di incitazione alla violenza con un comportamento di terzi".
"Ma certo che lo voteremo, abbiamo sempre detto in modo chiaro che non faremo mancare i nostri voti. Veramente in questi giorni si parla solo del cambio di linea di Renzi. Tentare una mediazione per assicurare alla legge un percorso più sereno non significa essere contrari". Lo dice intervistata dal Manifesto, Lucia Annibali, avvocata, eletta col Pd nel 2018, poi passata in Italia Viva, una delle protagoniste della scrittura della legge Zan alla Camera nell'ipotesi che fallisse la mediazione.
Annibali: "Votare testo senza modifiche? Certo"
La Annibali si dice sicura che i senatori di Iv voterebbero la legge senza modifiche: "So che è così, neppure nei voti segreti, non ho alcun dubbio". Sulla possibilità di votare emendamenti condivisi con la Lega per eliminare l'identità di genere, conclude la renziana: "Si possono votare emendamenti, anche di altri partiti, solo se non snaturano il senso complessivo della legge e se sono condivisi nel merito".
''Non fermiamoci e continuiamo a lavorare. Questa mattina ho convocato la commissione Giustizia del Senato e
illustrato ai commissari il contributo alla discussione sul testo. Si tratta del lavoro di sintesi che martedì avevo consegnato ai presidenti dei gruppi di maggioranza. L'obiettivo deve essere quello di approvare una buona legge, non di piantare una bandierina". Così il senatore leghista, Andrea Ostellari, presidente della commissione Giustizia a Palazzo Madama.
"Non cediamo ai richiami di chi non vuole il confronto. Uniamo piuttosto chi vuole davvero tutelare le persone. Ho convocato la prossima riunione della commissione per martedì prossimo, prima dell'aula. In quella sede chiederò ai commissari una valutazione sul merito della proposta di sintesi e se sono ancora disponibili, come lo è la Lega, a lavorare per una soluzione condivisa'', conclude Ostellari.
Lega: "Responsabilità dell'eventuale bocciatura della legge è tutta della sinistra"
"La Lega lavora giorno e notte per dare risposte agli italiani su taglio delle tasse e creazione di lavoro, altri da mesi si occupano solo di ius soli e ddl Zan. Ognuno ha le sue priorità, per carità. Detto questo, io gli aumenti di pena per chi discrimina, offende o aggredisce due ragazzi o due ragazze che si amano le approverei oggi stesso. Letta e il Pd invece insistono con l'ideologia, non ascoltando nemmeno gli inviti al dialogo della Santa Sede: la responsabilità dell'eventuale bocciatura della legge è tutta della sinistra - continua a ribadire il leader della Lega, questa volta dalle pagine de 'Il Messaggero' - La Santa Sede, molte associazioni di lesbiche e di femministe, realtà gay, tutto il centrodestra, Italia Viva e parecchi parlamentari di sinistra, tutti invitano al dialogo. Ma Pd e 5Stelle non sentono ragioni, piuttosto che una nuova legge preferiscono buttare tutto a mare. È incredibile e irragionevole".
"Noi vogliamo difendere il diritto all'amore di chiunque, senza però intervenire a gamba tesa nelle scuole con teorie gender o simili, senza inventare nuovi reati a carico di chi difende la famiglia come riconosciuta dalla Costituzione", prosegue Salvini e alla domanda 'I sostenitori della legge dicono che in realtà la Lega l'ha sempre sabotata' replica: "La Lega è al governo per risolvere i problemi, non per crearli. Abbiamo chiesto e ottenuto il rinvio delle cartelle esattoriali di Equitalia, la cancellazione dell'Imu per 100mila famiglie con le case occupate da altri, la conferma della flat tax per le partite Iva fino a 65.000 euro, lo stop a tasse su risparmi e conti correnti. Tutto frutto di lavoro e mediazione, come vorremmo fare con la legge Zan. Ripeto, se Letta non si fida della Lega, penso si debba almeno fidare della richiesta di dialogo arrivata dal Santo Padre".
Per quanto riguarda Renzi, con Renzi è l'ennesima volta che vi trovate in sintonia, da ancor prima della nascita del governo Draghi, Salvini sottolinea: "In realtà Renzi non lo sento da tempo, ma se il lavoro di entrambi ha permesso all'Italia di superare i disastri di Conte, Arcuri, Azzolina e Bonafede, va bene così". Poi esclude in futuro, un governo del centrodestra allargato a Italia viva: "Immagino solo un governo di centrodestra finalmente e liberamente scelto dai cittadini".
Zanda: "La Lega questa legge non la vuole"
Critico con la posizione assunta dalla Lega, il Partito Democratico. "Sono chiare le intenzioni politiche di Salvini e della destra: la legge semplicemente non la vogliono. Chiedono di modificarla al Senato per poi farla insabbiare alla Camera" attacca il senatore Luigi Zanda dalle pagine de 'La Stampa'. "Sui voti segreti voglio essere moto chiaro. Il Pd non chiederà voti segreti. Considererò ogni richiesta si voto segreto come una volontà di affossamento della legge, una legge di civiltà che il parlamento deve saper votare a fronte alta, senza nascondersi dietro la segretezza del voto" ha proseguito. Sull'atteggiamento di Italia Viva e del suo leader Matteo Renzi, Zanda spiega: "Non conosco i pensieri di Renzi, però devo dire che trovere molto grave uno spostamento di Renzi con il centrodestra, non ci credo, non lo considero possibile".
Taricco (Pd): "Non so se voterò legge così com'è"
Ma anche dalle fila dello stesso Partito Democratico c'è chi nutre dei dubbi nel votare un ddl così com'è, senza apportare modifiche su alcuni punti. "Sono convinto che ci sia spazio per un buon lavoro di mediazione sul ddl Zan, è importante farlo per una legge così delicata", dice il senatore Pd Mino Taricco aggiungendo "non so ancora come voterò, spero che ci sia spazio per una mediazione che sarebbe utile alla legge". Parlando al Corriere della Sera sottolinea che vorrebbe una riscrittura dell'articolo 1, "in particolare sull'identità di genere" perché "approfondisce una discussione di natura antropologica, quando questa legge nasce per prevenire e sanzionare quegli atti che sono di discriminazione e di violenza legati all'omotransfobia. Su questo avrebbe dovuto concentrarsi".
"Quello che stiamo facendo noi è una legge di natura penale. Questo aspetto di definizione apre, tra l'altro, un tema molto complesso che riguarda il fronte del rapporto uomo-donna", aggiunge Taricco. E poi le modifiche chieste dalla Lega all'articolo 4 e 7. "Sono semplicemente le modifiche di chi ha analizzato seriamente e a fondo questo disegno di legge". "L'articolo 4 così come è scritto nel disegno di legge mette in correlazione affermazioni di una persona che non sono affermazioni di incitazione alla violenza con un comportamento di terzi".
"Ma certo che lo voteremo, abbiamo sempre detto in modo chiaro che non faremo mancare i nostri voti. Veramente in questi giorni si parla solo del cambio di linea di Renzi. Tentare una mediazione per assicurare alla legge un percorso più sereno non significa essere contrari". Lo dice intervistata dal Manifesto, Lucia Annibali, avvocata, eletta col Pd nel 2018, poi passata in Italia Viva, una delle protagoniste della scrittura della legge Zan alla Camera nell'ipotesi che fallisse la mediazione.
Annibali: "Votare testo senza modifiche? Certo"
La Annibali si dice sicura che i senatori di Iv voterebbero la legge senza modifiche: "So che è così, neppure nei voti segreti, non ho alcun dubbio". Sulla possibilità di votare emendamenti condivisi con la Lega per eliminare l'identità di genere, conclude la renziana: "Si possono votare emendamenti, anche di altri partiti, solo se non snaturano il senso complessivo della legge e se sono condivisi nel merito".