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ECONOMIA

Il salvataggio

Banche: Padoan, dopo venete non ci aspettiamo altri casi. Nessun bailout, tutto nelle regole

Il governo non si aspetta di ricevere nuove richieste di sostegno dalle banche italiane dopo aver chiuso il salvataggio di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Per Moody's l'acquisizione delle due banche venete è un'operazione positiva per Intesa 
 

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di Tiziana Di Giovannandrea
Dopo il caso di Popolare di Vicenza e di Veneto Banca "non ci aspettiamo che altre banche abbiano necessità di sostegno da parte dello Stato"  lo ha detto il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan in un'intervista televisiva.
Padoan ha sottolineato che il governo sta studiando "in teoria" scenari in cui questo possa accadere, sottolineando però che "non ci aspettiamo che nuovi casi possano emergere". Rispondendo a una domanda su Banca Carige, il ministro ha quindi affermato che l'istituto genovese "si sta adeguando" alle richieste avanzate dalle autorità europee, evidenziando che "questa è una buona notizia".

Per quanto riguarda le due banche venete il titolare del Tesoro ha tenuto a precisare che: "Non sono per niente d'accordo che si tratti di un bailout (un'iniezione di liquidità per soggetti in bancarotta, ndr) tutto è stato fatto dentro le regole, è una messa in liquidazione nazionale di banche dichiarate 'failing o likely to fail' dalla Bce" negando, quindi, che  l'operazione banche venete sia stata un salvataggio pubblico o una qualche forma di nazionalizzazione e ribadendo che: "Non regaliamo soldi a privati". 

L'intervento pubblico, ha evidenziato Padoan, per salvare la Popolare di Vicenza e Veneto Banca non minaccia l'unione bancaria in quanto Bruxelles: ( per bocca della commissaria alla Concorrenza Margrethe Vestager, ndr) "ha affermato che gli aiuti di stato sono totalmente legali in questo caso, dunque non c'è alcuna disapplicazione delle regole e quindi l'operazione non distorce la concorrenza" spiegando che è proprio perché non c'è questa distorsione che l'Unione Europea ha dato il via libera.
La soluzione adottata per la liquidazione delle due banche venete "è un punto di svolta verso la progressiva eliminazione degli Npl (Non Performing Loans, crediti deteriorati, ndr) un processo già in atto, visto che stanno calando da mesi" ha ulteriormente affermato il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. "Su questo le cose si muovono, anche se - ha ammesso - forse potrebbero farlo più rapidamente". Padoan si è poi detto fiducioso di riuscire a recuperare i 5 miliardi stanziati recuperandoli dai 20 deliberati con il decreto Salva Banche di Natale. 
Monte dei Paschi di Siena
Sulla vicenda Monte dei Paschi di Siena, Padoan, ha spiegato che si tratta di un caso completamente "diverso" da quello delle due banche venete perché l'istituto senese è solvibile. "Stiamo perseguendo una ricapitalizzazione precauzionale - ha chiosato il ministro - ma Monte Paschi è perfettamente solvibile". 
Il parere di Moody's
Per Moody's l'acquisizione delle due banche venete è un'operazione positiva per Intesa SanPaolo in quanto "aumenterà l'attuale base di clienti, liberando economie di scala". Secondo l'agenzia di rating Moody's Intesa aumenterà
dell'1-2% la sua quota di mercato sui prestiti (ora al 16%) e sui depositi (17%).
L'operazione però "è positiva per l'intero sistema bancario italiano in quanto affronta il rischio di contagio e aumenta la fiducia degli investitori" afferma
ancora Moody's.