Pakistan, attacco a un bus di sciiti a Karachi. Giustiziati con un colpo in testa
Un commando di 6 uomini a bordo di motociclette ha aperto il fuoco contro un autobus carico di sciiti della corrente ismailita. L'attacco è avvenuto nel quartiere di Safoora Goth, nel sud del Paese

Strage di sciiti in Pakistan: un commando di sei uomini a bordo di motociclette ha aperto il fuoco contro un bus che trasportava esponenti della comunità degli ismailiti a Karachi, nel sud del paese, uccidendo almeno 43 persone e ferendone altre 13, alcune delle quali in modo grave. Lo ha reso noto la polizia locale.
Giustiziati con un colpo alla testa
Si è trattata di un'esecuzione in piena regola: gli uomini armati hanno sparato alla testa dei passeggeri assicurandosi che nessuno rimanesse vivo. Lo hanno detto testimoni della strage ai giornalisti. Tra i passeggeri non c'erano bambini.
La rivendicazione
L'attacco è stato rivendicato dai talebani del principale gruppo armato pachistano del Tehrik-e-Taleban Pakistan (Ttp). Secondo la ricostruzione fornita da un testimone, l'attacco sarebbe stato condotto da otto uomini a bordo di tre o quattro motociclette che hanno sparato in modo indiscriminato contro i passeggeri del bus. Una fonte della polizia di Karachi ha spiegato a Dawn a condizione di anonimato che gli assalitori sono entrati sul bus e hanno sparato ai passeggeri.
I soccorsi
Uno dei soccorritori delle vittime ha detto che sul bus viaggiavano circa 50-60 persone quando è avvenuto l'attacco. Gli assalitori sono riusciti a fuggire. I feriti sono stati trasferiti negli ospedali più vicini, dove è stato dichiarato lo stato di emergenza, e cinque di loro sono morti durante il tragitto.