POLITICA
Imita Renzi: "mamma se sai qualcosa dillo!"
Grillo, marcia ad Assisi: "Con reddito cittadinanza individuo al centro. Renzi simula emozioni"
Leader M5S apre marcia con una fiaccola in mano

"Non è solo una questione di soldi è una questione di rimettere al centro l'individuo. Non è dare dei benefici o del denaro, bisogna saper ascoltare". Così il leader M5S Beppe Grillo apre la marcia per il reddito di cittadinanza. Grillo è alla testa del corteo con una fiaccola in mano. "Noi - spiega - siamo come Prometeo: rubiamo il fuoco e lo diamo agli umani".
Il reddito di cittadinanza è una proposta "per ridare dignità alle persone" spiega Grillo sottolineando come il M5s sia una forza politica che "sa ascoltare". E quindi l'ex comico scherza: "Noi abbiamo un sindaco di Roma che ha delle orecchie molto grandi...". Grillo nella prima parte della marcia si è intrattenuto a lungo a parlare con militanti ed esponenti pentastellati durante un percorso segnato dalla pioggia battente. Poi ad un certo punto il leader M5s è stato affiancato da Davide Casaleggio che indossa una delle magliette gialle simbolo dell'iniziativa del movimento.
Siamo noi i veri francescani
"Siamo francescani, siamo noi i veri francescani. Guardate dove siamo e per cosa marciamo" ha detto Grillo. "Se scompare il lavoro, che Repubblica fondata sul lavoro siamo? Non siamo attrezzati per il grande flusso di gente che non avrà più lavoro, sarà depressa e senza speranza" ha aggiunto Grillo. "Dobbiamo controllarle o no queste persone per non essere in balia di gente che non vede un futuro?. A questo serve il reddito - ha concluso Grillo - e le risorse ci sono: ci vuole solo la volontà politica".
Renzi è cambiato, simula emozioni
"Renzi è cambiato, ha cambiato qualcosa nella voce, simula le emozioni". Lo afferma Beppe Grillo parlando con alcuni militanti nel corso della marcia Perugia-Assisi e citando anche la telefonata tra l'ex premier e il padre Tiziano. "Questa gente è alessitimica", prosegue Grillo che scherza con i militanti: "Mica queste magliette gialle le avete prese dal Pd?".
Grillo imita Renzi, "mamma se sai qualcosa dillo!"
"Mamma, sai delle cose dille!". Così Beppe Grillo, nel corso della marcia per il reddito di cittadinanza, fa una sorta di imitazione - con tanto di cellulare in mano - della telefonata tra Matteo Renzi e il padre Tiziano emersa nelle intercettazioni sul caso Consip.
Il reddito di cittadinanza è una proposta "per ridare dignità alle persone" spiega Grillo sottolineando come il M5s sia una forza politica che "sa ascoltare". E quindi l'ex comico scherza: "Noi abbiamo un sindaco di Roma che ha delle orecchie molto grandi...". Grillo nella prima parte della marcia si è intrattenuto a lungo a parlare con militanti ed esponenti pentastellati durante un percorso segnato dalla pioggia battente. Poi ad un certo punto il leader M5s è stato affiancato da Davide Casaleggio che indossa una delle magliette gialle simbolo dell'iniziativa del movimento.
Siamo noi i veri francescani
"Siamo francescani, siamo noi i veri francescani. Guardate dove siamo e per cosa marciamo" ha detto Grillo. "Se scompare il lavoro, che Repubblica fondata sul lavoro siamo? Non siamo attrezzati per il grande flusso di gente che non avrà più lavoro, sarà depressa e senza speranza" ha aggiunto Grillo. "Dobbiamo controllarle o no queste persone per non essere in balia di gente che non vede un futuro?. A questo serve il reddito - ha concluso Grillo - e le risorse ci sono: ci vuole solo la volontà politica".
Renzi è cambiato, simula emozioni
"Renzi è cambiato, ha cambiato qualcosa nella voce, simula le emozioni". Lo afferma Beppe Grillo parlando con alcuni militanti nel corso della marcia Perugia-Assisi e citando anche la telefonata tra l'ex premier e il padre Tiziano. "Questa gente è alessitimica", prosegue Grillo che scherza con i militanti: "Mica queste magliette gialle le avete prese dal Pd?".
Grillo imita Renzi, "mamma se sai qualcosa dillo!"
"Mamma, sai delle cose dille!". Così Beppe Grillo, nel corso della marcia per il reddito di cittadinanza, fa una sorta di imitazione - con tanto di cellulare in mano - della telefonata tra Matteo Renzi e il padre Tiziano emersa nelle intercettazioni sul caso Consip.