Primo Maggio, a Torino polizia carica i manifestanti No Tav
Momenti di tensione anche tra alcuni manifestanti con bandiere contro l'alta velocità e la delegazione del Pd

Tensioni al corteo per il Primo maggio a Torino. Tafferugli si sono verificati tra manifestanti No Tav, da una parte, che da tempo avevano annunciato la loro presenza, e polizia e manifestanti del Pd, dall'altra. Polemiche avevano preceduto per giorni il tradizionale appuntamento di piazza, con i sindacati che avevano chiesto di evitare gli slogan Sì Tav.
Circa 35 mila le persone che hanno sfilato, insieme all'Anpi e le autorità, dalla sindaca Chiara Appendino ai candidati governatore alle Regionali di maggio: il presidente dem uscente Sergio Chiamparino, Alberto Cirio per il centrodestra e Giorgio Bertola del M5S, accompagnati da consiglieri ed esponenti locali. Duemila circa gli esponenti dei centri sociali e No Tav.
Una prima carica è partita all'inizio della manifestazione da piazza Vittorio Veneto, con la polizia che è intervenuta con agenti in tenuta anti-sommossa per impedire, spiega la Questura, "che i più facinorosi si infiltrassero nel corteo" e raggiungessero la testa. Ci sono stati spintoni e cariche di alleggerimento, mentre i No Tav gridavano slogan come 'Fuori gli sbirri dal corteo'. Poi, sotto i portici di via Po, a pochi passi dalla Mole antonelliana, diversi momenti di tensione ci sono stati tra No Tav e delegazioni del Pd. I primi hanno urlato frasi tipo 'Fascisti', 'Andate via dal corteo' e 'Siete come Salvini'. I gruppi sono venuti in contatto e alcuni manifestanti con bandiere contro l'alta velocità Torino-Lione sostengono di essere stati feriti a cinghiate dal servizio d'ordine del Partito democratico. La polizia è intervenuta per separarli.
Ancora, altre cariche ci sono state in via Roma, in prossimità di piazza San Carlo, dove era in corso l’intervento conclusivo dei sindacati. Gli antagonisti, secondo la Questura, hanno tentato di forzare il cordone di sicurezza, gli agenti sono intervenuti e sono stati raggiunti da bottiglie, aste di bandiera e altri oggetti. Diverse persone sono state ferite, non in modo grave, tra loro un agente e due donne No Tav, che sono stati medicati in ospedale. Nessuno è stato fermato.
"Ci avevano detto che sarebbe stata una piazza aperta a chi voleva manifestare le proprie idee, come noi, pacificamente", la denuncia del movimento contro la Torino-Lione, "e invece mentre il corteo ospitava Madamine e Giachino", animatori delle manifestazioni che nei mesi scorsi hanno raccolto migliaia di persone in piazza in favore dell'alta velocità, "lo spezzone No Tav veniva fermato dalle forze dell’ordine". La polizia, accusano, ci ha caricato "semplicemente per non farci arrivare mentre ancora parlavano i sindacati dal palco. Insomma, per evitare qualche fischio non hanno esitato a picchiare giovani e anziani provocando almeno una decina di feriti".
Il movimento della Val di Susa, dove deve passare il super treno, è stato per anni roccaforte elettorale M5S, ma i rapporti sono difficili da tempo per l'ambivalenza dei pentastellati al governo.
Sui fatti di Torino è arrivata la presa di distanza del capo politico e vicepremier Luigi Di Maio: "Il Movimento 5 Stelle condanna da sempre ogni forma di violenza e per sua indole ha sempre invitato i cittadini a manifestare le proprie idee e le proprie opinioni in forma pacifica attraverso il dialogo".
Il Pd parla di consiglieri comunali del M5S tra gli aggressori e, attraverso la deputata dem Silvia Fregolent, chiede alla sindaca pentastellata Appendino, al prefetto e al ministro dell'Interno Matteo Salvini "di individuare immediatamente tutti i responsabili e di intervenire per far dimettere i rappresentanti istituzionali del M5S coinvolti".