MONDO
Emergenza idrica in Brasile
Brasile, poca acqua per San Paolo: in vista la peggiore siccità degli ultimi 80 anni
Giunti alla metà della stagione delle piogge, i brasiliani di San Paolo devono fare i conti con quella che si prospetta come la peggiore siccità degli ultimi 80 anni

I dati parlano chiaro: le riserve d'acqua destinate ad alimentare le tubature dell'area metropolitana di San Paolo, che con i suoi venti milioni di abitanti è la più grande e popolosa metropoli dell'emisfero australe, segnano il minimo storico.
Benché si sia giunti alla metà della stagione delle piogge (che va da Ottobre a Marzo), i bacini idrici non sono pieni: in prospettiva - pur nel quadro di una diminuzione media delle precipitazioni registrata nel corso degli ultimi 15 anni - il Brasile paulista potrebbe essere alle porte della peggiore siccità degli ultimi 80 anni.
È piovuto troppo poco
Sul bacino idrografico corrispondente al sistema che alimenta le riserve d'acqua pauliste sono caduti finora, mediamente, soltanto 71 millimetri di pioggia (per metro quadrato) contro i 271 della media stagionale del periodo: ne mancano 200, equivalenti a 200 litri per ogni metro quadrato di superficie!
Il sistema idrico di Cantareira - il più grande dell'area, che fornisce acqua a quasi un terzo dell'intera popolazione - è pieno soltanto al 6% della sua capacità: in pratica è quasi vuoto. Lo ammette, preoccupata, la società Sabesp, che controlla e gestisce l'approvvigionamento idrico cittadino e che fornisce tutti i dati sulle scorte idriche del sistema in un ottimo servizio web.
Misure cautelative
Per scongiurare una siccità che potrebbe avere esiti sociali e sanitari terribili, le autorità dello stato di San Paolo e i gestori della rete idrica stanno considerando la possibilità - giudicata estrema - di un razionamento dell'acqua. Per il momento sono allo studio misure tecniche: la diminuzione della pressione di immissione dell'acqua nella rete e la riparazione delle numerose perdite.
Però - sono parole del presidente della Sabesp, Jerson Kelman - sarà anche necessario aumentare la bolletta a chi consuma troppa acqua, magari anche prevedendo sconti per i consumatori più attenti e parsimoniosi.
Benché si sia giunti alla metà della stagione delle piogge (che va da Ottobre a Marzo), i bacini idrici non sono pieni: in prospettiva - pur nel quadro di una diminuzione media delle precipitazioni registrata nel corso degli ultimi 15 anni - il Brasile paulista potrebbe essere alle porte della peggiore siccità degli ultimi 80 anni.
È piovuto troppo poco
Sul bacino idrografico corrispondente al sistema che alimenta le riserve d'acqua pauliste sono caduti finora, mediamente, soltanto 71 millimetri di pioggia (per metro quadrato) contro i 271 della media stagionale del periodo: ne mancano 200, equivalenti a 200 litri per ogni metro quadrato di superficie!
Il sistema idrico di Cantareira - il più grande dell'area, che fornisce acqua a quasi un terzo dell'intera popolazione - è pieno soltanto al 6% della sua capacità: in pratica è quasi vuoto. Lo ammette, preoccupata, la società Sabesp, che controlla e gestisce l'approvvigionamento idrico cittadino e che fornisce tutti i dati sulle scorte idriche del sistema in un ottimo servizio web.
Misure cautelative
Per scongiurare una siccità che potrebbe avere esiti sociali e sanitari terribili, le autorità dello stato di San Paolo e i gestori della rete idrica stanno considerando la possibilità - giudicata estrema - di un razionamento dell'acqua. Per il momento sono allo studio misure tecniche: la diminuzione della pressione di immissione dell'acqua nella rete e la riparazione delle numerose perdite.
Però - sono parole del presidente della Sabesp, Jerson Kelman - sarà anche necessario aumentare la bolletta a chi consuma troppa acqua, magari anche prevedendo sconti per i consumatori più attenti e parsimoniosi.