SPETTACOLO
Los Angeles
Oscar: retromarcia Academy, nessuna statuetta durante gli spot tv
"L'Academy ha ascoltato il feedback dai suoi membri sulla presentazione di quattro premi agli Oscar - fotografia, montaggio, trucco e cortometraggio live action. Tutti saranno presentati senza tagli, nel nostro formato tradizionale. Non vediamo l'ora che arrivino gli Oscar, domenica 24 febbraio". (Officers of the Board of Governors, The Academy)

Nessun Oscar sarà consegnato durante la pubblicità in tv: l'Academy ha reso noto di aver rinunciato all'idea di presentare i premi delle categorie fotografia, montaggio, trucco e cortometraggio live action durante gli stacchi pubblicitari. Quindi la sera del 24 febbraio tutti i vincitori delle 24 categorie della 91ma edizione degli Oscar riceveranno le statuette con la piena copertura televisiva, nel formato tradizionale.
L'obiettivo dell'organizzazione era quello di tagliare quasi un'ora di programma per ridurla a tre ore complessive e a questo scopo la consegna di quattro premi doveva essere mostrata in un montaggio di pochi minuti a fine serata, con la speranza che una serata più snella risollevasse gli ascolti dal record negativo toccato lo scorso anno. Le proteste del pubblico e degli artisti, però, hanno indotto l'Academy a fare marcia indietro.
La scelta dell'Academy era stata contestata da molti candidati, come il regista di 'Roma', Alfonso Cuarón, e quello di 'BlacKkKlansman', Spike Lee. La American Society of Cinematographers aveva scritto una lettera aperta, firmata da Martin Scorsese, Brad Pitt e altri, in cui veniva definita questa decisione come un insulto all'arte cinematografica.
L'obiettivo dell'organizzazione era quello di tagliare quasi un'ora di programma per ridurla a tre ore complessive e a questo scopo la consegna di quattro premi doveva essere mostrata in un montaggio di pochi minuti a fine serata, con la speranza che una serata più snella risollevasse gli ascolti dal record negativo toccato lo scorso anno. Le proteste del pubblico e degli artisti, però, hanno indotto l'Academy a fare marcia indietro.
La scelta dell'Academy era stata contestata da molti candidati, come il regista di 'Roma', Alfonso Cuarón, e quello di 'BlacKkKlansman', Spike Lee. La American Society of Cinematographers aveva scritto una lettera aperta, firmata da Martin Scorsese, Brad Pitt e altri, in cui veniva definita questa decisione come un insulto all'arte cinematografica.