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SPETTACOLO

La scomparsa del direttore d'orchestra a 88 anni

Addio a Nello Santi, custode dell'opera italiana

Nella sua sessantennale carriera ha diretto i maggiori cantanti lirici, salendo sui teatri di tutto il mondo. Era specialista del repertorio dal belcanto al verismo

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Se n’è andato un custode della tradizione operistica italiana. Nello Santi è scomparso a 88 anni dopo una carriera lunghissima come direttore d’orchestra sui podi di tutto il mondo. Era uno specialista del repertorio lirico dal belcanto al verismo.
Nato ad Adria, in provincia di Rovigo, nel 1931, debuttò a 20 anni a Padova con il Rigoletto di Verdi. Da allora, Santi ha diretto nei teatri più importanti, soprattutto il repertorio italiano. Dal 1958 al 1969 è stato direttore stabile dell’Opera di Zurigo. Ha debuttato a Salisburgo nel 1960 con il Don Carlo di Verdi e nello stesso anno al Covent Garden di Londra con La traviata, uno dei titoli a cui era più legato, tanto da averlo diretto ancora nel 2017 alla Scala di Milano, con Anna Netrebko nel ruolo della protagonista. Nella sua carriera internazionale, il debutto al Metropolitan di New York nel 1962, ancora con un’opera verdiana, Un ballo in maschera.
Sotto la sua bacchetta hanno cantato tutti i grandi della lirica, da Piero Cappuccilli a Boris Christoff, da Franco Corelli a Joan Sutherland, dal Placido Domingo a Montserrat Caballé, da Katia Ricciarelli a José Carreras, da Leo Nucci a Ferruccio Furlanetto.
Nella sua sessantennale attività è stato anche maestro di molti direttori, che con grande rispetto lo chiamavano “Papa Santi”. Noto per il rispetto della partitura, erano celebri i suoi tempi dilatati. Il suo ultimo impegno è stato una Lucia di Lammermoor di Donizetti a Zurigo, nel marzo 2019.