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ECONOMIA

​Chiusure contrastate in Europa, euro debole

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di Paolo Gila
Le borse europee hanno chiuso in ordine sparso, sull’onda di alcuni contrasti già evidenti a metà seduta con la volatilità dei cambi e delle materie prime, complice poi l’avvio in calo di Wall Street nel pomeriggio, con gli indici Dow Jones e Nasdaq in costante perdita di circa mezzo punto percentuale sin dalle prime battute.

Milano ha segnato nel finale un debole progresso: +0,09%, ma gli altri mercati hanno registrato tutti flessioni. Londra ha lasciato sul terreno lo 0,47%, Parigi ha perso lo 0,22% e Francoforte lo 0,16%.

In evidenza a Piazza Affari soprattutto i bancari, con sensibili progressi per Unicredit, Azimut e Mediobanca. Bene anche gli energetici con il petrolio che è risalito oltre i 50 dollari il barile.

Sul versante dei titoli di stato lo spread è a 136 punti base con il rendimento dei btp decennali all’1 e 34%.

Sul versante valutario l’euro si è indebolito sul dollaro, a quota 1,11 e 60 ma si è rafforzato ancora sulla sterlina, ora a quota 0,88 e 40.


Ore 17:40