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EUROPA

La conferma arriva dal vice rettore dell'Ateneo britannico

Londra, una ex studentessa a Cambridge la seconda vittima dell'attentato terroristico

Il premier Johnson: 74 condannati per terrorismo rilasciati in anticipo

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Era una ex studentessa dell'università di Cambridge la seconda delle due vittime dell'attacco a London Bridge venerdì scorso. A  riferirlo è stato il vice rettore dell'Ateneo, citato da diversi media britannici.

Si tratta della 23enne Saskia Jones, "un'influenza positiva, divertente, gentile, al centro delle vite di molti", hanno sottolineato i genitori dando la notizia. "Era generosa al punto di voler sempre vedere il meglio in tutte le persone", hanno aggiunto, ricordando che "aveva una grande passione nel fornire un prezioso supporto alle vittime dell'ingiustizia criminale, il che l'ha portata a candidarsi di recente al programma di reclutamento della polizia, con il desiderio di specializzarsi nel supporto alle vittime". Il vice rettore di Cambridge, Stephen J. Toope, ha inoltre informato che alcuni membri dello staff dell'università sono rimasti feriti nell'attacco.

L'altra delle due vittime dell'attentato a Londra, il 25enne Jack Merritt, anche lui laureato a Cambridge. Lavorava per Learning Togheter, l'iniziativa per la riabilitazione per i detenuti che aveva organizzato la conferenza alla Fishmongers' Hall, dove è iniziato l'attacco. 

Johnson conferma la linea dura
Intanto, il primo ministro britannico Boris Johnson è tornato a promettere pene detentive più dure a seguito dell'attacco nella capitale britannica da parte di un uomo rimesso in libertà vigilata dopo essere stato condannato per terrorismo. A meno di due settimane dalle elezioni parlamentari anticipate, i problemi di sicurezza hanno dominato la campagna elettorale dopo che Usman Khan, indossando una finta cintura esplosiva, ha ucciso a coltellate due persone venerdì prima di essere abbattuto dalla polizia.

Sono 74 i condannati per terrorismo che, come l'attentatore del London Bridge Usman Khan, sono a piede libero perché rilasciati in anticipo, ha detto il premier. Il partito conservatore di Boris Johnson ha a lungo sostenuto una linea dura in materia di polizia e nella giustizia, ma l'opposizione denuncia i tagli da un decennio nei servizi pubblici.