SPETTACOLO
Festival del Cinema di Roma, Rondi: evviva Detassis presidente

"La nomina di Piera Detassis al Festival di Roma non potrebbe darmi una soddisfazione più grande. Due anni fa, in polemica con l'ex sindaco Alemanno e con l'ex presidente della Regione, Polverini, ho lasciato quel Festival proprio perché‚ entrambi, per fortuna oggi 'ex', mi impedivano di nominare Piera Detassis preferendovi, con ostinazione, Marco Muller". Così in una nota Gian Luigi Rondi ex presidente del Festival di Roma.
Un Muller, ci tiene a dire polemicamente Rondi "reduce da vari insuccessi sia a Venezia sia proprio a Roma, un Festival contro cui, prima di arrivarvi, aveva detto peste e corna, spalleggiato da un altro ex, Galan della Regione Veneto. Invece Piera Detassis come direttore, lo negassero pure i vari ex, aveva in abbondanza tutte le carte in regola tanto da indurmi in ogni mia pubblica occasione a dichiarare che era da sempre il migliore direttore di festival che io avessi mai incontrato: la sua competenza, la sua amplissima conoscenza degli ambienti cinematografici italiani e stranieri, il suo equilibrio, le sue capacità diplomatiche, il suo senso personale dello spettacolo in grande".
"Doti - continua la nota - che non solo gioveranno al Festival ora che ne è diventata presidente, ma che concorreranno di certo a sostenere nel suo compito Antonio Monda, presto nominato al suo fianco direttore artistico, un altro che apprezzo molto e stimo anche per averlo avuto mio collaboratore in varie occasioni a cominciare proprio dal Festival di Roma quando era il mio 'ambasciatore' presso il cinema americano. A tutti e due - conclude -, perciò, il mio più caldo 'in bocca al lupo'. Il Festival di Roma, ne sono certo, tornerà come l'avevano voluto Veltroni e Bettini".
Un Muller, ci tiene a dire polemicamente Rondi "reduce da vari insuccessi sia a Venezia sia proprio a Roma, un Festival contro cui, prima di arrivarvi, aveva detto peste e corna, spalleggiato da un altro ex, Galan della Regione Veneto. Invece Piera Detassis come direttore, lo negassero pure i vari ex, aveva in abbondanza tutte le carte in regola tanto da indurmi in ogni mia pubblica occasione a dichiarare che era da sempre il migliore direttore di festival che io avessi mai incontrato: la sua competenza, la sua amplissima conoscenza degli ambienti cinematografici italiani e stranieri, il suo equilibrio, le sue capacità diplomatiche, il suo senso personale dello spettacolo in grande".
"Doti - continua la nota - che non solo gioveranno al Festival ora che ne è diventata presidente, ma che concorreranno di certo a sostenere nel suo compito Antonio Monda, presto nominato al suo fianco direttore artistico, un altro che apprezzo molto e stimo anche per averlo avuto mio collaboratore in varie occasioni a cominciare proprio dal Festival di Roma quando era il mio 'ambasciatore' presso il cinema americano. A tutti e due - conclude -, perciò, il mio più caldo 'in bocca al lupo'. Il Festival di Roma, ne sono certo, tornerà come l'avevano voluto Veltroni e Bettini".