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MONDO

Gli ultimi sondaggi: il 72% dei venezuelani contro il voto

Venezuela al voto per la Costituente tra le proteste, 8 morti. Ucciso anche uno dei candidati

Alcune delle vittime sono state assassinate, secondo vari deputati venezuelani, dai "collettivi", i cosiddetti "gruppi di difesa della rivoluzione'' chavista, spesso armati

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Si aggrava ulteriormente il bilancio - assolutamente provvisorio - delle vittime in Venezuela nel giorno del voto per l'Assemblea Costituente, voluto dal controverso presidente Nicolas Maduro. Due minori sono stati uccisi a una manifestazione dell'opposizione. Un 13enne ed un 17enne sono stati uccisi da colpi d'arma da fuoco. La prima vittima, riferisce la procura generale, è stata uccisa a Capacho Viejo e l'altra a Tucape, entrambi nello stato occidentale di Tachira al confine con la Colombia.

Poco prima un soldato era stato ucciso da proiettile alla testa nel corso di una manifestazione contro il voto a La Grita nello Stato di Tachira. Un uomo di 43 anni è invece stato ucciso da colpi d'arma da fuoco nella città occidentale di Barquisimeto. In precedenza la notizia di altre 2 persone uccise nello Stato occidentale di Merida. Le due vittime Angelo Mendez, 28 anni e Eduardo Olave, 39, uccisi a colpi d'arma da fuoco mentre partecipavano ad una manifestazione dell'opposizione. A questi si aggiungono oggi le morti di Marcel Pereira, a Chiguarà, sempre nello Stato occidentale di Merida, e di Ricardo Campos, segretario giovanile della formazione dell'opposizione, Azione Democratica, nella città di Cumana.  

Alcune delle vittime sono state assassinate, secondo vari deputati venezuelani, dai "collettivi", i cosiddetti "gruppi di difesa della revolucion'' chavista, spesso armati.

Sfida al divieto di protestare
Maduro aveva proibito le manifestazioni di protesta ma l'opposizione ha sfidato il rischio di una condanna tra 5 e 10 anni di detenzione ed è scesa in strada contro il voto. Da quando il primo aprile sono iniziate le manifestazioni  contro il progetto di Maduro, che con il Tribunale Supremo, formato da suoi fedelissimi, ha esautorato Il Parlamento dove da dicembre era finito in minoranza, si contano 117 morti. 

Ucciso un candidato alla Costituente 
Secondo il ministero dell'Interno, anche un candidato alla Costituente, Jos Feliz Pineda, noto militante chavista, è stato ucciso da un gruppo di persone entrate nella sua casa a Ciudad Bolivar. 

Nessun osservatore internazionale
Non ci sono osservatori internazionali a monitorare il voto fortemente voluto dal presidente Maduro. Due settimane dopo il referendum convocato dalle opposizioni in cui oltre 7 milioni di cittadini (quasi un terzo degli aventi diritto) hanno bocciato l'idea di una nuova Assemblea Costituente, il governo non ha ceduto di un millimetro. 

L'opposizione diserta il voto
L'opposizione ha chiesto ai cittadini di astenersi, in molti denunciano pressioni da parte delle istituzioni per andare a votare (per i dipendenti pubblici circolano voci di minacce di licenziamento). .

Che poteri avrà la nuova Assemblea
Sarà di fatto asservita al presidente Maduro l'Assemblea Costituente che deve redigere la nuova carta costituzionale (l'ultima era quella del 1999, di Chavez). Avrà poteri illimitati di riforma dello Stato e di modifica dell'ordinamento giuridico. 

Il fronte dell'opposizione e il boicottaggio del voto
Alcuni seggi sono già stati messi fuori uso dagli anti-Maduro. L'opposizione ha rilanciato la sua parola d'ordine di astensione alle elezioni - "Domenica, tutti a casa", è lo slogan più comune - mentre gruppi giovanili autonominatisi "La Resistenza" mantengono le mobilitazioni di piazza, affrontando la Guardia Nazionale e i "colectivos" (gruppi armati irregolari del chavismo) nelle strade del Paese.

Magistrato anti-Maduro si rifugia all'Ambasciata del Cile
Elenis del Valle Rodríguez, magistrato nominato circa una settimana fa dall'Assemblea Nazionale -l'organo è controllato dall'opposizione e ha in questo modo sostituito i giudici illegittimi voluti da Maduro -  si è rifugiata all'interno dell'ambasciata del Cile a Caracas "e si trova sotto protezione del Cile". A confermare la notizia, su Twitter, è stato il ministro degli Esteri cileno, Heraldo Munoz, a poche ore dall'inizio delle operazioni di voto. 

Gli ultimi sondaggi: il 72% dei venezuelani contro la Costituente
Secondo l'ultimo sondaggio diffuso dalla Datanalisis, una maggioranza schiacciante - il 72,7% - dei venezuelani si oppone all'Assemblea Costituente, e solo il 20,4% la appoggia, ma come ha sottolineato il direttore dell'istituto demoscopico, Luis Vicente Leon, queste cifre probabilmente non danno un'indicazione certa sul tasso di affluenza. 

Maduro ha bisogno di un'alta partecipazione
Garantire un'alta affluenza alle urne è diventata la priorità assoluta del governo, dopo che lo scorso 16 luglio l'opposizione ha organizzato un referendum contro la Costituente, senza valore legale, al quale hanno partecipato oltre 7,3 milioni di elettori. Maduro ha dichiarato che la Costituente è l'unico modo per uscire dalla crisi economica. 

Card. Parolin: impegnati per soluzione
Il Papa e la Segreteria di Stato vaticana si sono "impegnati molto" per cercare una soluzione nella crisi del Venezuela, che deve essere "pacifica e democratica". Il Vaticano lo ha fatto, "cercando di aiutare tutti, indistintamente, e richiamando ciascuno alle proprie responsabilità". Lo ha detto oggi il cardinal Pietro Parolin, rispondendo ai cronisti sull'azione della Santa Sede riguardo alla situazione nel paese sudamericano. "Il criterio dev'essere solo il bene di quella popolazione" ha aggiunto Parolin.