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ITALIA

Lo sciopero mercoledì 18 settembre

Autoscuole, serrata nazionale contro l'Iva sulle patenti

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Niente scuola guida domani per gran parte dei guidatori "in erba". Le autoscuole italiane sospenderanno le lezioni e le loro attività da Aosta a Siracusa per protestare contro l'introduzione dell'Iva al 22 per cento sulle patenti a partire dal 3 settembre scorso e il recupero retroattivo dell'imposta su tutti corsi per le patenti già effettuati sino al 2014. "Due gli effetti della Risoluzione 79 - spiegano le associazioni di categoria Unasca e Confarca - anzitutto una difficile, se non impossibile, azione di recupero dell'aliquota Iva sugli ex allievi che hanno pagato quanto pattuito secondo i listini degli anni scorsi quando vigeva per legge l'esenzione; in secondo luogo le conseguenze sulla sicurezza stradale con il calo drastico delle ore di guida degli allievi nel rapporto tra budget previsto e aumento delle tariffe delle autoscuole".

Le due associazioni incontrano gli associati e i non associati in un confronto con esperti tributaristi e legali al centro congressi dell'hotel Barcelo' Aran Mantegna di Roma. "Mentre arrivano le conferme che i primi accertamenti fiscali sono già iniziati - dichiara Emilio Patella, Segretario nazionale delle Autoscuole Unasca -, le nostre attività si interrogano su come far fronte alla minaccia del recupero di cinque anni di Iva mai incassata. La stima, al ribasso, è di circa 110mila euro per ciascuna delle 7mila autoscuole attive in Italia. Significa vendere la casa. Voglio sperare che la politica sia in grado di evitare questa macelleria sociale con un intervento veloce che ribadisca la certezza del diritto e la possibilità di formare le persone alla sicurezza stradale". 

"Con la retroattività saranno coinvolti quasi quattro milioni di conducenti che già hanno conseguito le patenti - gli fa eco Paolo Colangelo, presidente della Confarca - Cittadini che potrebbero vedersi richiedere all'improvviso l'Iva per il conseguimento del documento di guida. Troviamo assurdo e surreale permettere che ciò avvenga, domani a Roma ci aspettiamo tantissimi colleghi, molti dei quali chiuderanno le loro attività economiche per protestare contro una scellerata risoluzione dell'Agenzia delle Entrate".