MONDO
Venerdì 24 dicembre
Le notizie del mondo, la rassegna stampa internazionale

Un Natale 'nonostante' domina le prime pagine della stampa internazionale, oggi. Nonostante l'esplosione di contagi, nonostante le mascherine che tornano anche all'aperto in parecchi paesi europei; nonostante la stanchezza per quasi due anni di battaglia contro la pandemia. Sotto l'albero, Vladimir Putin mette un'apertura al dialogo sulla crisi ucraina e un monito all'Occidente: la Russia non vuole missili NATO sulla porta di casa. La pandemia ha accorciato il nostro orizzonte: viaggiamo molto meno, i problemi degli altri ci sembrano più lontani, bastano i nostri. Ma il Washington Post ci invita a non chiudere gli occhi su Myanmar, la repressione della giunta militare. Noi però apriamo con uno sguardo all'anno prossimo e all'Europa che verrà
FT
Scontro nell'UE sulle regole di bilancio
Francia e Italia hanno lanciato una spinta per riformare le regole di bilancio dell'UE per stimolare gli investimenti e guidare la crescita in una mossa che probabilmente affronterà un'accoglienza gelida da parte degli Stati membri fiscalmente conservatori.
In un articolo a firma congiunta Mario Draghi ed Emmanuel Macron, presidente francese e prossimo presidente del consiglio europeo, chiedono che il debito contratto per finanziare investimenti in aree prioritarie sia "favorito dalle regole fiscali".
Durante la pandemia, l'UE ha sospeso le sue rigide regole sul deficit e il debito degli stati membri e ora discute come rivedere il Patto di Stabilità
Per Draghi e Macron i paesi membri devono sforzarsi di ridurre i livelli di indebitamento, ma la spesa pubblica per le priorità future "contribuisce alla sostenibilità del debito nel lungo periodo". Quindi, sostengono Draghi e Macron nel loro articolo, "la nostra strategia è quella di frenare la spesa pubblica ricorrente attraverso ragionevoli riforme strutturali". E proseguono: "E, proprio come non si poteva permettere alle regole di ostacolare la nostra risposta alla pandemia, così non dovrebbero impedirci di fare tutti gli investimenti necessari".
Nell'articolo Draghi e Macron non scendono nel dettaglio su come dovrebbe essere il nuovo Patto europeo di stabilità e crescita, ma alcuni economisti, ricorda FT, hanno sostenuto l'introduzione di una clausola di esenzione per alcuni investimenti - ad esempio progetti verdi da sottrarre al calcolo del deficit o del debito. Una fonte diplomatica europea ha avvertito subito, scrive il FT, che le capitali del nord Europa si "trincereranno" e si opporranno a qualsiasi esclusione dalle regole della spesa pubblica, favorendo cambiamenti più graduali al Patto di stabilità. La discussione prenderà slancio all'inizio del prossimo anno. I funzionari europei vogliono che si concluda nella prima metà dell'anno, ovvero sotto la presidenza di turno europea.
Determinante, scrive il FT, sarà la posizione del governo Scholz. Le forze politiche a Berlino hanno discusso i modi per raccogliere fondi senza violare il freno costituzionale del debito scritto nella costituzione tedesca. In Olanda la coalizione di governo ha detto che rimane "impegnata in una sana e prudente politica macroeconomica e nelle necessarie riforme da parte degli stati membri, finalizzate a un debito sostenibile, a una maggiore crescita economica e alla convergenza verso l'alto".
Ma per Draghi e Macron la pandemia, o meglio, la risposta europea alla pandemia, ha cambiato tutto: "Le nuove proposte - scrivono - meritano una discussione approfondita, non offuscata dall'ideologia, con l'obiettivo di servire meglio gli interessi dell'UE nel suo insieme". "Abbiamo bisogno di un quadro credibile, trasparente e capace di contribuire alla nostra ambizione collettiva"
El Pais
Putin accusa l'Occidente di incitare escalation di tensione con l'Ucraina
La NATO è la colpa di tutto, dice Vladimir Putin. Deve promettere a Mosca di non espandersi ad est e smetterla di "ingannare", di seminare sentimenti "anti-russi" e di fare il "lavaggio del cervello al popolo ucraino". Il presidente russo ha accusato ieri l'Occidente di fomentare le tensioni con la Russia e di lavorare per far " crollare il paese dall'interno". Alla sua maratona della conferenza stampa annuale, Putin ha esortato l'Occidente ad accettare "immediatamente" le richieste di Mosca, ovvero che la NATO dia assicurazioni che non ammetterà membri dell'ex URSS (come l'Ucraina e la Georgia) e fermi i suoi dispiegamenti militari. Con un tono meno feroce di quello esibito in questi giorni, Putin ha poi definito "positivo" che gli Stati Uniti abbiano accettato di parlare delle sue proposte per fermare la crisi scatenata dalla concentrazione delle truppe russe ai confini con l'Ucraina". Gli incontri con l'amministrazione statunitense inizieranno a gennaio a Ginevra, ha detto Putin, che ha auspicato risultati rapidi.
Večernji list (Zagabria, Croazia)
"L'America con i suoi missili è sulla soglia di casa nostra"
Alla domanda se possa garantire incondizionatamente che non attaccherà l'Ucraina, Putin non ha risposto direttamente, dicendo che le mosse della Russia dipenderanno dai risultati concreti dei negoziati e dalla sicurezza nazionale della Russia.
Abbiamo chiarito che l'espansione della NATO verso est è inaccettabile. Gli Stati Uniti con missili stanno sulla soglia di casa nostra. Che non siano installati così vicini a noi è un requisito eccessivo? Come avrebbero reagito gli americani se qualcuno mettesse missili al loro confine con il Canada o il Messico?
Vedomosti (Russia)
Una risposta alla questione ucraina
Il presidente Vladimir Putin ha tenuto un'importante conferenza stampa conclusiva di persona. Uno dei suoi temi principali era la politica estera. Putin ha annunciato colloqui con gli americani a Ginevra all'inizio di gennaio. Potrebbero aprire la possibilità di un accordo sulla crisi ucraina e del gas
Kommersant
La Russia è grande, ma non c'è niente da dire
Ieri il presidente Vladimir Putin è stato l'eroe della sua conferenza stampa annuale, che, secondo il reporter speciale di Kommersant Andrei Kolesnikov, non è stato un evento memorabile nella vita del paese o dello stesso Vladimir Putin. I giornalisti presenti, d'altronde, erano tenuti a debita distanza: 50 metri dal presindente. Qualcuno a un certo punto gli ha chiesto dei dissidenti, di Navalny in carcere. Presidente, per favore, cosa è successo in Russia negli ultimi anni, perché è così rapidamente aumentato il numero di coloro che le autorità considerano estremisti, radicalizzati o agenti stranieri? Riponde Vladimir Putin: - Lei ha parlato di un uomo che si suppone sia stato avvelenato. Abbiamo inviato più richieste ufficialmente dalla Procura della Federazione Russa: dateci almeno qualche prova che conferma l'avvelenamento! Non c'è materiale. Come spiegarlo? Nessuno lo sa. Ho personalmente dato disponibilità al presidente francese, alla cancelliera tedesca: lasciate che i nostri specialisti vengano, prendiamo i campioni, controlliamo, ci danno almeno una base per avviare un procedimento penale. No, zero. Chiediamo: come lo spiegate, allora? Silenzio! Quindi non c'è bisogno di parlarne, giriamo questa pagina se non c'è nulla da dire".
L'Opinion
"La Russia si sente sottovalutata"
Intervista a Andrei Gratchev, l'ultimo portavoce di Mikhail Gorbaciov, trent'anni dopo la caduta dell'URSS
"Colui che non rimpiange l'Unione Sovietica non ha cuore, ma colui che vorrebbe ricostruirlo non ha testa", dice Vladimir Putin. Cosa ne pensa?
"C'è, in questa affermazione, un'evoluzione del suo pensiero. Putin quando è arrivato al Cremlino stava seguendo le orme di Pietro il Grande, il suo ispiratore, il fondatore di San Pietroburgo, da cui proviene. Vedeva nel futuro un'alleanza con l'Occidente, l'Europa e gli Stati Uniti. Oggi, è molto più ispirato da Ivan il Terribile, zar di tradizione moscovita, imperiale. È il leader di un paese che si sente sottovalutato, trattato ingiustamente sulla scena internazionale, e vuole trovare il suo posto al sole in un ambiente che si rivela molto più complesso, sfaccettato e multipolare".
Washington Post
Bruciate tutto
Come i militari del Myanmar hanno raso al suolo i villaggi per schiacciare una crescente resistenza
Per decenni, Thantlang aveva conosciuto la pace. I residenti per lo più cristiani della città amavano la loro casa tra le montagne nel nord-ovest del Myanmar. A Natale festeggiavano. Tutto è cambiato dopo il colpo di stato militare a febbraio. Lo stato del Chin, che include Thantlang, veniva visto come un'improbabile roccaforte della resistenza mentre il Myanmar si avviava verso la guerra civile. Ad agosto, i militari hanno convocato gli anziani della città per un avvertimento. Un comandante "ci ha ripetutamente detto che la città sarebbe stata ridotta in cenere se non cooperavamo con loro", ha detto un pastore di una delle chiese di Thantlang, parlando a condizione di anonimato per paura di ritorsioni. Quando i bombardamenti sono iniziati, meno di un mese dopo, i residenti si sono precipitati per trasmettere in streaming la carneficina. I combattenti ribelli hanno teso un'imboscata alle forze della giunta, uccidendo diversi soldati, e l'esercito ha risposto bombardando la città e incendiando più di una dozzina di case il 18 settembre. Quasi tutti gli abitanti del paese sono fuggiti. Ma era solo l'inizio. Un'analisi del Washington Post di oltre 300 video e foto, alcune non rese pubbliche in precedenza, così come immagini satellitari, testimonianze oculari e documenti di pianificazione militare, rivela una campagna premeditata di incendi dolosi e uccisioni contro i civili nello stato di Chin a partire da settembre.
Hindu
Ripristinare la democrazia in Myanmar, Shringla sollecita i governanti militari
La democrazia va ripristinata in Myanmar "al più presto", ha detto il ministro degli Esteri Vardhan Shringla ai governanti militari di Myanmar durante la sua visita del 22-23 dicembre, isolati a livello internazionale a causa della violenta repressione dei cittadini che protestano.
Globe and Mail (Canada)
Come i governanti militari di Myanmar sono supportati dagli affari con la Cina
Robert Rotberg, direttore fondatore del programma sui conflitti intrastatali della Harvard Kennedy School
Der Standard (Paesi Bassi)
Test della riconciliazione
Le Figaro
I francesi festeggiano Natale malgrado covid
Decisi a ritrovarsi in famiglia, i francesi corrono a fare i test, Le misure sanitarie restano argomento di discussione animata
Sur
Natale con impennata dei contagi a Malaga e ricoveri sotto controllo
Diario
Sanchez risponde alla sesta ondata del virus solo con le mascherine all'aperto
The Guardian
tenete in una dimensione ridotta le feste di fine anno, dicono i medici ai cittadini britannici ieri altri 119mila contagi, il 70% legati a omicron
Le Parisien
Felice Natale egualmente
Telegraph
La partita di calcio prevista per la tregua del giorno di Natale è stata annullata per motivi di salute
Dalla redazione
kommersant.ru
La Procura olandese chiede l'ergastolo per gli imputati dell’abbattimento del Boeing MH17 nel Donbass
L'ufficio del procuratore olandese ha chiesto che quattro imputati siano condannati all'ergastolo per l’abbattimento del Boeing malese nei cieli dell'Ucraina nel 2014. L'accusa insiste: la causa della tragedia è stato il lancio di un sistema missilistico antiaereo Buk (SAM), e gli imputati nel caso “hanno svolto un ruolo attivo e importante nella preparazione e commissione del crimine”. Nel corso delle udienze sono stati condannati anche i servizi speciali della Federazione Russa per presunti tentativi di impedire la divulgazione della verità sul disastro.
Nel frattempo, mercoledì il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha criticato quanto sta accadendo nei Paesi Bassi, richiamando l'attenzione su "un numero enorme di incongruenze, mancato rispetto delle regole di un processo imparziale, tenuta dei registri, interrogatorio dei testimoni".
“Con l'abbattimento dell'MH17, gli imputati hanno commesso un devastante atto di violenza pianificato e orchestrato. Due articoli del codice penale - la distruzione di un aereo e l'uccisione di persone - prevedono la pena massima fino all'ergastolo ", ha concluso il pubblico ministero Theis Berger durante un'udienza nel complesso giudiziario appositamente sorvegliato di Schiphol vicino ad Amsterdam. L'ufficio del pubblico ministero ha ritenuto che ogni imputato dovesse ricevere la stessa punizione.
Quattro persone sono sotto inchiesta: l'ex ministro della Difesa dell'autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk Igor Girkin (Strelkov), il maggiore generale Sergei Dubinsky, il colonnello Oleg Pulatov (tutti russi) e l'ucraino Leonid Kharchenko. La loro difesa è svolta da un gruppo di avvocati olandesi e russi che rappresentano gli interessi di Oleg Pulatov. Lui nega la sua colpa. Il resto degli imputati non collabora con il tribunale. In precedenza, il giudice Frederick Steinhaus ha affermato che la Federazione Russa aveva respinto la richiesta del tribunale di interrogare gli imputati che avrebbe potuto trovarsi sul suo territorio. Il 17 luglio 2014, nei cieli dell'Ucraina, un aereo passeggeri Boeing 777 della Malaysia Airlines è stato abbattuto, in viaggio dall'Olanda olandese a Kuala Lumpur, in Malesia. Tutte le 298 persone a bordo, tra cui 80 bambini, sono state uccise. Nel novembre 2020, la corte ha stabilito che l'unica versione del disastro sarebbe stata l’abbattimento di Boeing da un sistema missilistico antiaereo Buk. La maggior parte dei testimoni ha attestato che l'aereo è stato abbattuto da un missile lanciato da un'area vicino al villaggio di Pervomayskoye (Repubblica Popolare di Donetsk). “Loro (gli imputati) non hanno premuto personalmente i pulsanti, ma hanno chiesto, ricevuto e utilizzato il Buk per i loro scopi militari, a seguito dei quali l'MH17 è stato abbattuto. Gli imputati miravano ad abbattere un aereo militare ucraino, ma questo non cambia l'essenza delle accuse e delle prove ", ha affermato il pubblico ministero Theis Berger.
Gestión (Perù)
Brasile: La deforestazione nelle riserve amazzoniche supera del 79% durante il governo di Bolsonaro
Secondo uno studio pubblicato questa settimana dall'Istituto Socio-Ambientale (ISA) la deforestazione nelle aree protette dell'Amazzonia brasiliana durante i tre anni del governo di Jair Bolsonaro è cresciuta del 79%. I dati provengono da un'analisi effettuata dall'organizzazione per i diritti umani e l’Istituto Socio Ambiental (ISA), che partono dalla base dei dati ufficiali sulla deforestazione diffusi dal governo e che vengono compilati via satellite dall'Istituto statale di ricerche spaziali (INPE).
Tra tutte le aree protette le riserve indigene, da quando Bolsonaro è salito al potere nel gennaio 2019, sono state le più colpite e la devastazione è cresciuta del 138% rispetto alla vegetazione persa nei tre anni precedenti.
Delle 268 riserve indigene, quest’anno 20 hanno subito l'80% della deforestazione.Nel 2021 32.864 ettari di vegetazione autoctona sono stati devastati proprio su terre indigene, l'equivalente di oltre 18 milioni di alberi abbattuti.
Tuttavia gli esperti dell'ISA sottolineano che, confrontando la deforestazione accumulata in queste riserve durante l'attuale governo di Bolsanoro (2019 al 2021) con i tre anni precedenti (dal 2016 al 2018), "la deforestazione della terra degli indigeni ha registrato un aumento del 138%". Inoltre lo studio evidenzia che nelle riserve sono in aumento i crimini ambientali, come il disboscamento illegale e l'estrazione mineraria, l'incendio doloso e l'accaparramento di terre.
Allo stesso modo osserva che la continua crescita della deforestazione riflette la mancanza di vigilanza da parte delle autorità ambientali, che avrebbe lo scopo di combattere questo tipo di reati, e la riduzione dei budget assegnati che nel 2021 sono calati del 40%. L'Amazzonia brasiliana ha perso 13.235 chilometri quadrati di copertura vegetale tra agosto 2020 e luglio 2021, la più grande area degradata per un periodo di dodici mesi negli ultimi 15 anni.

Scontro nell'UE sulle regole di bilancio
Francia e Italia hanno lanciato una spinta per riformare le regole di bilancio dell'UE per stimolare gli investimenti e guidare la crescita in una mossa che probabilmente affronterà un'accoglienza gelida da parte degli Stati membri fiscalmente conservatori.
In un articolo a firma congiunta Mario Draghi ed Emmanuel Macron, presidente francese e prossimo presidente del consiglio europeo, chiedono che il debito contratto per finanziare investimenti in aree prioritarie sia "favorito dalle regole fiscali".
Durante la pandemia, l'UE ha sospeso le sue rigide regole sul deficit e il debito degli stati membri e ora discute come rivedere il Patto di Stabilità
Per Draghi e Macron i paesi membri devono sforzarsi di ridurre i livelli di indebitamento, ma la spesa pubblica per le priorità future "contribuisce alla sostenibilità del debito nel lungo periodo". Quindi, sostengono Draghi e Macron nel loro articolo, "la nostra strategia è quella di frenare la spesa pubblica ricorrente attraverso ragionevoli riforme strutturali". E proseguono: "E, proprio come non si poteva permettere alle regole di ostacolare la nostra risposta alla pandemia, così non dovrebbero impedirci di fare tutti gli investimenti necessari".
Nell'articolo Draghi e Macron non scendono nel dettaglio su come dovrebbe essere il nuovo Patto europeo di stabilità e crescita, ma alcuni economisti, ricorda FT, hanno sostenuto l'introduzione di una clausola di esenzione per alcuni investimenti - ad esempio progetti verdi da sottrarre al calcolo del deficit o del debito. Una fonte diplomatica europea ha avvertito subito, scrive il FT, che le capitali del nord Europa si "trincereranno" e si opporranno a qualsiasi esclusione dalle regole della spesa pubblica, favorendo cambiamenti più graduali al Patto di stabilità. La discussione prenderà slancio all'inizio del prossimo anno. I funzionari europei vogliono che si concluda nella prima metà dell'anno, ovvero sotto la presidenza di turno europea.
Determinante, scrive il FT, sarà la posizione del governo Scholz. Le forze politiche a Berlino hanno discusso i modi per raccogliere fondi senza violare il freno costituzionale del debito scritto nella costituzione tedesca. In Olanda la coalizione di governo ha detto che rimane "impegnata in una sana e prudente politica macroeconomica e nelle necessarie riforme da parte degli stati membri, finalizzate a un debito sostenibile, a una maggiore crescita economica e alla convergenza verso l'alto".
Ma per Draghi e Macron la pandemia, o meglio, la risposta europea alla pandemia, ha cambiato tutto: "Le nuove proposte - scrivono - meritano una discussione approfondita, non offuscata dall'ideologia, con l'obiettivo di servire meglio gli interessi dell'UE nel suo insieme". "Abbiamo bisogno di un quadro credibile, trasparente e capace di contribuire alla nostra ambizione collettiva"

Putin accusa l'Occidente di incitare escalation di tensione con l'Ucraina
La NATO è la colpa di tutto, dice Vladimir Putin. Deve promettere a Mosca di non espandersi ad est e smetterla di "ingannare", di seminare sentimenti "anti-russi" e di fare il "lavaggio del cervello al popolo ucraino". Il presidente russo ha accusato ieri l'Occidente di fomentare le tensioni con la Russia e di lavorare per far " crollare il paese dall'interno". Alla sua maratona della conferenza stampa annuale, Putin ha esortato l'Occidente ad accettare "immediatamente" le richieste di Mosca, ovvero che la NATO dia assicurazioni che non ammetterà membri dell'ex URSS (come l'Ucraina e la Georgia) e fermi i suoi dispiegamenti militari. Con un tono meno feroce di quello esibito in questi giorni, Putin ha poi definito "positivo" che gli Stati Uniti abbiano accettato di parlare delle sue proposte per fermare la crisi scatenata dalla concentrazione delle truppe russe ai confini con l'Ucraina". Gli incontri con l'amministrazione statunitense inizieranno a gennaio a Ginevra, ha detto Putin, che ha auspicato risultati rapidi.

"L'America con i suoi missili è sulla soglia di casa nostra"
Alla domanda se possa garantire incondizionatamente che non attaccherà l'Ucraina, Putin non ha risposto direttamente, dicendo che le mosse della Russia dipenderanno dai risultati concreti dei negoziati e dalla sicurezza nazionale della Russia.
Abbiamo chiarito che l'espansione della NATO verso est è inaccettabile. Gli Stati Uniti con missili stanno sulla soglia di casa nostra. Che non siano installati così vicini a noi è un requisito eccessivo? Come avrebbero reagito gli americani se qualcuno mettesse missili al loro confine con il Canada o il Messico?

Una risposta alla questione ucraina
Il presidente Vladimir Putin ha tenuto un'importante conferenza stampa conclusiva di persona. Uno dei suoi temi principali era la politica estera. Putin ha annunciato colloqui con gli americani a Ginevra all'inizio di gennaio. Potrebbero aprire la possibilità di un accordo sulla crisi ucraina e del gas

La Russia è grande, ma non c'è niente da dire
Ieri il presidente Vladimir Putin è stato l'eroe della sua conferenza stampa annuale, che, secondo il reporter speciale di Kommersant Andrei Kolesnikov, non è stato un evento memorabile nella vita del paese o dello stesso Vladimir Putin. I giornalisti presenti, d'altronde, erano tenuti a debita distanza: 50 metri dal presindente. Qualcuno a un certo punto gli ha chiesto dei dissidenti, di Navalny in carcere. Presidente, per favore, cosa è successo in Russia negli ultimi anni, perché è così rapidamente aumentato il numero di coloro che le autorità considerano estremisti, radicalizzati o agenti stranieri? Riponde Vladimir Putin: - Lei ha parlato di un uomo che si suppone sia stato avvelenato. Abbiamo inviato più richieste ufficialmente dalla Procura della Federazione Russa: dateci almeno qualche prova che conferma l'avvelenamento! Non c'è materiale. Come spiegarlo? Nessuno lo sa. Ho personalmente dato disponibilità al presidente francese, alla cancelliera tedesca: lasciate che i nostri specialisti vengano, prendiamo i campioni, controlliamo, ci danno almeno una base per avviare un procedimento penale. No, zero. Chiediamo: come lo spiegate, allora? Silenzio! Quindi non c'è bisogno di parlarne, giriamo questa pagina se non c'è nulla da dire".

"La Russia si sente sottovalutata"
Intervista a Andrei Gratchev, l'ultimo portavoce di Mikhail Gorbaciov, trent'anni dopo la caduta dell'URSS
"Colui che non rimpiange l'Unione Sovietica non ha cuore, ma colui che vorrebbe ricostruirlo non ha testa", dice Vladimir Putin. Cosa ne pensa?
"C'è, in questa affermazione, un'evoluzione del suo pensiero. Putin quando è arrivato al Cremlino stava seguendo le orme di Pietro il Grande, il suo ispiratore, il fondatore di San Pietroburgo, da cui proviene. Vedeva nel futuro un'alleanza con l'Occidente, l'Europa e gli Stati Uniti. Oggi, è molto più ispirato da Ivan il Terribile, zar di tradizione moscovita, imperiale. È il leader di un paese che si sente sottovalutato, trattato ingiustamente sulla scena internazionale, e vuole trovare il suo posto al sole in un ambiente che si rivela molto più complesso, sfaccettato e multipolare".

Bruciate tutto
Come i militari del Myanmar hanno raso al suolo i villaggi per schiacciare una crescente resistenza
Per decenni, Thantlang aveva conosciuto la pace. I residenti per lo più cristiani della città amavano la loro casa tra le montagne nel nord-ovest del Myanmar. A Natale festeggiavano. Tutto è cambiato dopo il colpo di stato militare a febbraio. Lo stato del Chin, che include Thantlang, veniva visto come un'improbabile roccaforte della resistenza mentre il Myanmar si avviava verso la guerra civile. Ad agosto, i militari hanno convocato gli anziani della città per un avvertimento. Un comandante "ci ha ripetutamente detto che la città sarebbe stata ridotta in cenere se non cooperavamo con loro", ha detto un pastore di una delle chiese di Thantlang, parlando a condizione di anonimato per paura di ritorsioni. Quando i bombardamenti sono iniziati, meno di un mese dopo, i residenti si sono precipitati per trasmettere in streaming la carneficina. I combattenti ribelli hanno teso un'imboscata alle forze della giunta, uccidendo diversi soldati, e l'esercito ha risposto bombardando la città e incendiando più di una dozzina di case il 18 settembre. Quasi tutti gli abitanti del paese sono fuggiti. Ma era solo l'inizio. Un'analisi del Washington Post di oltre 300 video e foto, alcune non rese pubbliche in precedenza, così come immagini satellitari, testimonianze oculari e documenti di pianificazione militare, rivela una campagna premeditata di incendi dolosi e uccisioni contro i civili nello stato di Chin a partire da settembre.

Ripristinare la democrazia in Myanmar, Shringla sollecita i governanti militari
La democrazia va ripristinata in Myanmar "al più presto", ha detto il ministro degli Esteri Vardhan Shringla ai governanti militari di Myanmar durante la sua visita del 22-23 dicembre, isolati a livello internazionale a causa della violenta repressione dei cittadini che protestano.

Come i governanti militari di Myanmar sono supportati dagli affari con la Cina
Robert Rotberg, direttore fondatore del programma sui conflitti intrastatali della Harvard Kennedy School

Test della riconciliazione

I francesi festeggiano Natale malgrado covid
Decisi a ritrovarsi in famiglia, i francesi corrono a fare i test, Le misure sanitarie restano argomento di discussione animata

Natale con impennata dei contagi a Malaga e ricoveri sotto controllo

Sanchez risponde alla sesta ondata del virus solo con le mascherine all'aperto

tenete in una dimensione ridotta le feste di fine anno, dicono i medici ai cittadini britannici ieri altri 119mila contagi, il 70% legati a omicron

Felice Natale egualmente

La partita di calcio prevista per la tregua del giorno di Natale è stata annullata per motivi di salute
Dalla redazione

La Procura olandese chiede l'ergastolo per gli imputati dell’abbattimento del Boeing MH17 nel Donbass
L'ufficio del procuratore olandese ha chiesto che quattro imputati siano condannati all'ergastolo per l’abbattimento del Boeing malese nei cieli dell'Ucraina nel 2014. L'accusa insiste: la causa della tragedia è stato il lancio di un sistema missilistico antiaereo Buk (SAM), e gli imputati nel caso “hanno svolto un ruolo attivo e importante nella preparazione e commissione del crimine”. Nel corso delle udienze sono stati condannati anche i servizi speciali della Federazione Russa per presunti tentativi di impedire la divulgazione della verità sul disastro.
Nel frattempo, mercoledì il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha criticato quanto sta accadendo nei Paesi Bassi, richiamando l'attenzione su "un numero enorme di incongruenze, mancato rispetto delle regole di un processo imparziale, tenuta dei registri, interrogatorio dei testimoni".
“Con l'abbattimento dell'MH17, gli imputati hanno commesso un devastante atto di violenza pianificato e orchestrato. Due articoli del codice penale - la distruzione di un aereo e l'uccisione di persone - prevedono la pena massima fino all'ergastolo ", ha concluso il pubblico ministero Theis Berger durante un'udienza nel complesso giudiziario appositamente sorvegliato di Schiphol vicino ad Amsterdam. L'ufficio del pubblico ministero ha ritenuto che ogni imputato dovesse ricevere la stessa punizione.
Quattro persone sono sotto inchiesta: l'ex ministro della Difesa dell'autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk Igor Girkin (Strelkov), il maggiore generale Sergei Dubinsky, il colonnello Oleg Pulatov (tutti russi) e l'ucraino Leonid Kharchenko. La loro difesa è svolta da un gruppo di avvocati olandesi e russi che rappresentano gli interessi di Oleg Pulatov. Lui nega la sua colpa. Il resto degli imputati non collabora con il tribunale. In precedenza, il giudice Frederick Steinhaus ha affermato che la Federazione Russa aveva respinto la richiesta del tribunale di interrogare gli imputati che avrebbe potuto trovarsi sul suo territorio. Il 17 luglio 2014, nei cieli dell'Ucraina, un aereo passeggeri Boeing 777 della Malaysia Airlines è stato abbattuto, in viaggio dall'Olanda olandese a Kuala Lumpur, in Malesia. Tutte le 298 persone a bordo, tra cui 80 bambini, sono state uccise. Nel novembre 2020, la corte ha stabilito che l'unica versione del disastro sarebbe stata l’abbattimento di Boeing da un sistema missilistico antiaereo Buk. La maggior parte dei testimoni ha attestato che l'aereo è stato abbattuto da un missile lanciato da un'area vicino al villaggio di Pervomayskoye (Repubblica Popolare di Donetsk). “Loro (gli imputati) non hanno premuto personalmente i pulsanti, ma hanno chiesto, ricevuto e utilizzato il Buk per i loro scopi militari, a seguito dei quali l'MH17 è stato abbattuto. Gli imputati miravano ad abbattere un aereo militare ucraino, ma questo non cambia l'essenza delle accuse e delle prove ", ha affermato il pubblico ministero Theis Berger.

Brasile: La deforestazione nelle riserve amazzoniche supera del 79% durante il governo di Bolsonaro
Secondo uno studio pubblicato questa settimana dall'Istituto Socio-Ambientale (ISA) la deforestazione nelle aree protette dell'Amazzonia brasiliana durante i tre anni del governo di Jair Bolsonaro è cresciuta del 79%. I dati provengono da un'analisi effettuata dall'organizzazione per i diritti umani e l’Istituto Socio Ambiental (ISA), che partono dalla base dei dati ufficiali sulla deforestazione diffusi dal governo e che vengono compilati via satellite dall'Istituto statale di ricerche spaziali (INPE).
Tra tutte le aree protette le riserve indigene, da quando Bolsonaro è salito al potere nel gennaio 2019, sono state le più colpite e la devastazione è cresciuta del 138% rispetto alla vegetazione persa nei tre anni precedenti.
Delle 268 riserve indigene, quest’anno 20 hanno subito l'80% della deforestazione.Nel 2021 32.864 ettari di vegetazione autoctona sono stati devastati proprio su terre indigene, l'equivalente di oltre 18 milioni di alberi abbattuti.
Tuttavia gli esperti dell'ISA sottolineano che, confrontando la deforestazione accumulata in queste riserve durante l'attuale governo di Bolsanoro (2019 al 2021) con i tre anni precedenti (dal 2016 al 2018), "la deforestazione della terra degli indigeni ha registrato un aumento del 138%". Inoltre lo studio evidenzia che nelle riserve sono in aumento i crimini ambientali, come il disboscamento illegale e l'estrazione mineraria, l'incendio doloso e l'accaparramento di terre.
Allo stesso modo osserva che la continua crescita della deforestazione riflette la mancanza di vigilanza da parte delle autorità ambientali, che avrebbe lo scopo di combattere questo tipo di reati, e la riduzione dei budget assegnati che nel 2021 sono calati del 40%. L'Amazzonia brasiliana ha perso 13.235 chilometri quadrati di copertura vegetale tra agosto 2020 e luglio 2021, la più grande area degradata per un periodo di dodici mesi negli ultimi 15 anni.