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MONDO

Khartum

Sudan: decine di migliaia in strada contro Bashir. Al Jazeera: spari sui manifestanti, un morto

Le proteste in occasione dell'anniversario del golpe che 30 anni fa portò al potere Omar al-Bashir. Le forze di polizia caricano con lacrimogeni. Secondo Al Jazeera ci sarebbero anche diversi feriti. Ponti chiusi per proteggere il palazzo presidenziale

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Lacrimogeni sono stati sparati dalle forze di sicurezza sudanesi contro alcune delle manifestazioni in corso a Khartum e in altre città del Sudan per l'anniversario del golpe che 30 anni fa portò al potere Omar al-Bashir, alle quali stanno partecipando decine di migliaia di persone nonostante i moniti dei militari contro possibili disordini.

I manifestanti si sono radunati in diversi punti della capitale e della sua confinante città-gemella, Omdurman, sfilando poi in corteo in direzione delle abitazioni di persone uccise durante la repressione delle proteste in corso in Sudan dal dicembre scorso, inizialmente contro la crisi economica e poi per la democrazia.

I lacrimogeni sono stati lanciati a Omdurman e nel distretto di Bahri a Khartum, ha riferito un portavoce dell'Associazione dei professionisti sudanesi, uno degli organizzatori della protesta.    I cori erano indirizzati contro la giunta militare e il suo capo ("Il consiglio di Burhan deve cadere"), come documentano video circolati su internet.

"Le forze di sicurezza sudanesi utilizzano lacrimogeni e sfollagente contro i manifestanti nella città di Atbara, nella Provincia del Nilo", conferma un tweet di Al Jazeera descrivendo la dispersione di cortei nel centro situato circa 350 km a nord di Khartum. L'emittente qatariota segnala il lancio di lacrimogeni anche nel quartiere di Arkaweet di Khartum.

Al Jazeera: un manifestante ucciso e diversi feriti
Un manifestante è stato ucciso e altri sono rimasti feriti negli scontri con le forze dell'ordine ad Atbara, nel nord-est del Sudan. Lo riferisce il corrispondente di Al Jazeera, secondo cui la polizia sudanese ha sparato sui manifestanti.

L'appello di uno degli organizzatori della protesta: "I cortei convergano sul palazzo presidenziale"
L'Associazione dei professionisti sudanesi, uno dei principali organizzatori delle proteste in Sudan, ha lanciato un appello "a tutti i nostri ribelli nella capitale" di convergere sul Palazzo presidenziale a Khartum. Lo riferisce la pagina Facebook dell'associazione che invita i manifestanti "in tutte le città" a recarsi nelle piazze indicate dai comitati locali.   "Giustizia per i martiri", le persone uccise nella repressione di precedenti proteste, e "un immediato passaggio di potere ad autorità civili senza condizioni o ritardi" sono le motivazioni della protesta indicate dal post.

Ponti chiusi per proteggere il palazzo presidenziale
"Chiusi i ponti a Khartoum per impedire ai manifestanti di arrivare al palazzo presidenziale": lo riferisce un tweet di Al Jazeera, che cita proprie fonti che seguono il tentativo di alcuni cortei di superare il Nilo e di giungere all'edificio occupato da 30 anni dal deposto presidente, Omar al-Bashir.

Un corteo punta sul quartier generale dell'esercito
Testimoni riferiscono di manifestanti che, a Khartum, si stanno dirigendo "verso la sede del Comando delle Forze armate": lo scrive un tweet di Al Arabiya.   Lo sgombero di un sit-in che per due mesi tra aprile e giugno aveva assediato il quartier generale dell'Esercito nella capitale sudanese aveva causato la gran parte dei circa 120 morti denunciati in quei giorni dal Comitato dei medici sudanesi (le autorità avevano invece parlato di 61 vittime).