SPETTACOLO
X Factor, il bel canto batte il rock: Licitra beffa i Maneskin
A sorpresa il tenore siciliano batte la band rock romana che sembrava destinata a una vittoria sicura

Il bel canto vince contro il rock. A dispetto delle previsioni gli strafavoriti Maneskin, la band rock romana di giovanissimi che in questa edizione di X Factor aveva praticamente dominato incontrastata, sono stati battuti al foto finish da Lorenzo Licitra. Siciliano, 25 anni, “alto biondo e bello” come lo ha definito la sua giudice Mara Maionchi, il tenore “di grazia” ragusano ha sbaragliato la concorrenza con un medley piacione e acchiappavoti che ha messo in luce le sue innegabili doti tecniche unite anche a una buona capacità di stare sul palco acquisita settimana dopo settimana grazia al training di X Factor.
C’è da dire che di sicuro quelli arrivati alla puntatona in diretta dal Mediolanum forum di Assago erano la créme di questa edizione. Samuel Storm una voce bellissima a cui è mancata però un’identità certa, i Maneskin probabilmente quanto di meglio mai uscito fuori da un talent italiano, Enrico Nigiotti ottimo cantautore dotato sicuramente anche di un’anima rock ancora inespressa e il bravo Licitra tecnicamente il migliore ma che forse sembra più portato a una carriera nel musical più che negli stadi affollati.
Lo show è stato all’altezza. Partito un po’ affannato con i duetti con James Arthur (in cui probabilmente c’è stato qualche problema negli arrangiamenti dato che la base musicale a tratti sembrava soffocata) e poi con un medley dei brani che i concorrenti avevano proposto nelle diverse puntate. Qui c’è da dire che i Maneskin avevano gioco facile, con la loro innegabile capacità di stare sul palco e di infiammare il pubblico. Anche se a onor del vero stavolta il frontman Damiano David è sembrato un po’ più scarico nella voce: tensione a fatica possono fiaccare anche un 18enne.
E quindi alla fine il televoto ha premiato la bella voce (“Il Volo” docet) a scapito del rock in salsa italiana. Vero è che i giochi si fanno fuori dalla trasmissione e se il buongiorno si vede dal mattino (l’inedito dei Maneski Chosen è tra i più scaricati su Youtube e Spotify) sicuramente sentiremo ancora parlare e molto di questa ambiziosa ensemble romana: perché sanno suonare bene, hanno un look azzeccato e possono contare su un frontman che ha giusta dose di sfrontatezza, carisma e un timbro vocale che si fa ricordare.
C’è da dire che di sicuro quelli arrivati alla puntatona in diretta dal Mediolanum forum di Assago erano la créme di questa edizione. Samuel Storm una voce bellissima a cui è mancata però un’identità certa, i Maneskin probabilmente quanto di meglio mai uscito fuori da un talent italiano, Enrico Nigiotti ottimo cantautore dotato sicuramente anche di un’anima rock ancora inespressa e il bravo Licitra tecnicamente il migliore ma che forse sembra più portato a una carriera nel musical più che negli stadi affollati.
Lo show è stato all’altezza. Partito un po’ affannato con i duetti con James Arthur (in cui probabilmente c’è stato qualche problema negli arrangiamenti dato che la base musicale a tratti sembrava soffocata) e poi con un medley dei brani che i concorrenti avevano proposto nelle diverse puntate. Qui c’è da dire che i Maneskin avevano gioco facile, con la loro innegabile capacità di stare sul palco e di infiammare il pubblico. Anche se a onor del vero stavolta il frontman Damiano David è sembrato un po’ più scarico nella voce: tensione a fatica possono fiaccare anche un 18enne.
E quindi alla fine il televoto ha premiato la bella voce (“Il Volo” docet) a scapito del rock in salsa italiana. Vero è che i giochi si fanno fuori dalla trasmissione e se il buongiorno si vede dal mattino (l’inedito dei Maneski Chosen è tra i più scaricati su Youtube e Spotify) sicuramente sentiremo ancora parlare e molto di questa ambiziosa ensemble romana: perché sanno suonare bene, hanno un look azzeccato e possono contare su un frontman che ha giusta dose di sfrontatezza, carisma e un timbro vocale che si fa ricordare.