SPORT
Coppa Italia, quarti di finale
L'Atalanta va in semifinale Napoli battuto 2-1 al San Paolo
Decidono i gol nella ripresa del belga Castagne e del Papu Gomez. Partenopei in rete troppo tardi con Mertens. Ora per la squadra di Gasperini o la Juventus o il Torino.

Sarà il turnover, sarà il ritmo elevatissimo tenuto in campionato, fatto sta che il Napoli molla la Coppa Italia e in semifinale ci va l’Atalanta, combattiva e pratica come sempre. Il quarto di finale del San Paolo premia i nerazzurri (in maglia bianca) che superano 2-1 i leader della serie A. Gli orobici affronteranno la vincente del derby tra Juventus e Torino. Per il Napoli una battuta d’arresto dopo la vittoria a Crotone in campionato; l’Atalanta riscatta la sconfitta interna patita dal Cagliari. «Una vittoria incredibile – dice Gomez a caldo –. Il segreto di questa squadra è il gruppo, giovane, che vuole crescere»
Maurizio Sarri opera il turnover e fa riposare Reina, Insigne e Mertens, proponendo Sepe in porta, Zielinski come esterno sinistro d'attacco, con Callejon centravanti, mentre Ounas gioca sulla destra; a centrocampo, Hamšik con Rog e il 20enne guineano Diawara. Gian Piero Gasperini risponde con il suo 3-4-1-2: sulle fasce spazio per Castagne e Gosens; in attacco insieme al Papu c’è il danese Cornelius, con Cristante in appoggio.
Parte bene il Napoli e Callejon con un diagonale da sinistra chiama Berisha alla deviazione con la punta delle dita. È poi Caldara a chiudere una conclusione di Rog. Callejon arriva con un attimo di ritardo su una palla lunga di Hamšik. Ounas prova la rovesciata (lancio sempre del capitano), bella, ma mira sbagliata. Berisha deve disimpegnarsi in due tempi su un tocco ravvicinato di Zielinski su invito del franco-algerino da destra. L’Atalanta si fa viva con una bella ripartenza di Gosens sulla sinistra, sul traversone insidioso colpo di testa del Papu Gomez che Sepe alza sopra la traversa. Va alto invece un’incornata di Cornelius. Il danese va anche al tiro da posizione decentrata, ma senza inquadrare la porta.
In apertura di ripresa passa l’Atalanta: bella azione di Gomez sulla sinistra, cross per Cornelius che viene “murato” da Mario Rui, palla a Castagne che calcia al primo incrocio dei pali fulminando Sepe (50’). Al 56’ Sarri corre ai ripari, inserendo Insigne per Callejon e Mertens per Hamšik: i due “piccoletti” vanno nel tridente con Ounas, Zielinski scala a centrocampo. Il Napoli non riesce a rendersi pericoloso. È Cornelius a cercare la porta partenopea, ma la conclusione è centrale e Sepe blocca senza problemi. Con Hysaj acciaccato, Sarri rischia il terzo cambio: Allan per Ounas, con Zielinski che torna nel tridente (72’). Ma l’Atalanta è implacabile: Gomez parte sulla sinistra, approfitta di una scivolata di Chiricheş e con un sinistro sotto la traversa trafigge Sepe (81’). Solo a questo punto i padroni di casa trovano la via del gol: Insigne pennella dalla sinistra, Mertens, non un gigante, si inserisce sul secondo palo tra due difensori (Gosens e Caldara) e il portiere e di testa riapre la partita (84’). Ma neanche i 4’ di recupero servono a cambiare il risultato: avanti va l’Atalanta.
Maurizio Sarri opera il turnover e fa riposare Reina, Insigne e Mertens, proponendo Sepe in porta, Zielinski come esterno sinistro d'attacco, con Callejon centravanti, mentre Ounas gioca sulla destra; a centrocampo, Hamšik con Rog e il 20enne guineano Diawara. Gian Piero Gasperini risponde con il suo 3-4-1-2: sulle fasce spazio per Castagne e Gosens; in attacco insieme al Papu c’è il danese Cornelius, con Cristante in appoggio.
Parte bene il Napoli e Callejon con un diagonale da sinistra chiama Berisha alla deviazione con la punta delle dita. È poi Caldara a chiudere una conclusione di Rog. Callejon arriva con un attimo di ritardo su una palla lunga di Hamšik. Ounas prova la rovesciata (lancio sempre del capitano), bella, ma mira sbagliata. Berisha deve disimpegnarsi in due tempi su un tocco ravvicinato di Zielinski su invito del franco-algerino da destra. L’Atalanta si fa viva con una bella ripartenza di Gosens sulla sinistra, sul traversone insidioso colpo di testa del Papu Gomez che Sepe alza sopra la traversa. Va alto invece un’incornata di Cornelius. Il danese va anche al tiro da posizione decentrata, ma senza inquadrare la porta.
In apertura di ripresa passa l’Atalanta: bella azione di Gomez sulla sinistra, cross per Cornelius che viene “murato” da Mario Rui, palla a Castagne che calcia al primo incrocio dei pali fulminando Sepe (50’). Al 56’ Sarri corre ai ripari, inserendo Insigne per Callejon e Mertens per Hamšik: i due “piccoletti” vanno nel tridente con Ounas, Zielinski scala a centrocampo. Il Napoli non riesce a rendersi pericoloso. È Cornelius a cercare la porta partenopea, ma la conclusione è centrale e Sepe blocca senza problemi. Con Hysaj acciaccato, Sarri rischia il terzo cambio: Allan per Ounas, con Zielinski che torna nel tridente (72’). Ma l’Atalanta è implacabile: Gomez parte sulla sinistra, approfitta di una scivolata di Chiricheş e con un sinistro sotto la traversa trafigge Sepe (81’). Solo a questo punto i padroni di casa trovano la via del gol: Insigne pennella dalla sinistra, Mertens, non un gigante, si inserisce sul secondo palo tra due difensori (Gosens e Caldara) e il portiere e di testa riapre la partita (84’). Ma neanche i 4’ di recupero servono a cambiare il risultato: avanti va l’Atalanta.