ITALIA
Il dramma del traghetto in fiamme nell'Adriatico
Norman Atlantic, le vittime forse attaccate dagli squali. Nuovi sopralluoghi sul relitto
Le ferite trovate su alcuni dei cadaveri recuperati sarebbero compatibili con dei morsi. I vigili del fuoco tornano sul relitto. Sale da 6 a 7 il numero degli indagati

Alcune vittime della Norman Atlantic potrebbero essere state attaccate dagli squali. È il terribile sospetto degli inquirenti baresi che indagano sulla tragedia del traghetto incendiato nell’Adriatico: le ferite riscontrate sui corpi potrebbero essere compatibili con dei morsi. Mentre proseguono i sopralluoghi dei vigili del fuoco sul relitto, sale a 7 il numero degli indagati.
Iniziate le autopsie
L’attacco degli squali ad alcune delle persone finite in acqua è uno scenario emerso di recente. Uno dei corpi in particolare presenta ferite che hanno fatto sorgere il dubbio agli inquirenti. Per questo alle autopsie è stata richiesta anche la presenza di un biologo marino. Gli esami autoptici sono iniziati nel pomeriggio e proseguiranno domani.
Vigili del fuoco di nuovo nel relitto
A Brindisi intanto i vigili del fuoco sono tornati a bordo della Norman Atlantic. Il fumo nel relitto è ancora intenso e si sta lavorando per liberare i locali dal monossido di carbonio e consentire così la ripresa delle attività di ispezione e di ricerca di eventuali corpi. Ieri sono stati raggiunti per mezz’ora i ponti 1 e 2, quelli in cui si trova il garage, ed è stato rilevato che l’incendio li ha interessati solo marginalmente.
Le indagini
Per quanto riguarda l’inchiesta, il 20 gennaio sarà affidato l'incarico per gli accertamenti tecnici irripetibili sulle due scatole nere recuperate a bordo. Consentiranno di ricostruire l'esatta dinamica dei fatti nella notte del naufragio, attraverso soprattutto le registrazioni delle comunicazioni a bordo e con le capitanerie, le indicazioni sulla rotta e la precisa cronologia delle fasi successive all'incendio, dall'allarme all'evacuazione. È infine salito da sei a sette il numero degli indagati: la Anek, noleggiatrice del traghetto Norman Atlantic, ha infatti non uno ma due rappresentanti legali.
Iniziate le autopsie
L’attacco degli squali ad alcune delle persone finite in acqua è uno scenario emerso di recente. Uno dei corpi in particolare presenta ferite che hanno fatto sorgere il dubbio agli inquirenti. Per questo alle autopsie è stata richiesta anche la presenza di un biologo marino. Gli esami autoptici sono iniziati nel pomeriggio e proseguiranno domani.
Vigili del fuoco di nuovo nel relitto
A Brindisi intanto i vigili del fuoco sono tornati a bordo della Norman Atlantic. Il fumo nel relitto è ancora intenso e si sta lavorando per liberare i locali dal monossido di carbonio e consentire così la ripresa delle attività di ispezione e di ricerca di eventuali corpi. Ieri sono stati raggiunti per mezz’ora i ponti 1 e 2, quelli in cui si trova il garage, ed è stato rilevato che l’incendio li ha interessati solo marginalmente.
Le indagini
Per quanto riguarda l’inchiesta, il 20 gennaio sarà affidato l'incarico per gli accertamenti tecnici irripetibili sulle due scatole nere recuperate a bordo. Consentiranno di ricostruire l'esatta dinamica dei fatti nella notte del naufragio, attraverso soprattutto le registrazioni delle comunicazioni a bordo e con le capitanerie, le indicazioni sulla rotta e la precisa cronologia delle fasi successive all'incendio, dall'allarme all'evacuazione. È infine salito da sei a sette il numero degli indagati: la Anek, noleggiatrice del traghetto Norman Atlantic, ha infatti non uno ma due rappresentanti legali.