MONDO
Panshir
Afghanistan, Massoud: pronto a governo inclusivo con talebani

"Sono pronto a formare un governo inclusivo con i talebani attraverso negoziati politici, un governo estremista in Afghanistan è inaccettabile".
Lo ha detto in un'intervista a al-Sharq Al-Awsat, Ahmad Massoud, figlio del leggendario Ahmad Shah Massoud, che negli anni '90 guidò la resistenza contro i talebani fino a quando fu ucciso, due giorni prima degli attentati dell'11 settembre 2001.
"Siamo pronti a parlare con i talebani, siamo già in contatto e i nostri rappresentanti si sono incontrati più volte. Anche noi - sottolinea Massoud - siamo musulmani, anche noi vogliamo la pace, quindi lavoriamo insieme, però il movimento vuole imporre con le armi cose che noi non accetteremo. Se vogliono la pace, e ci parlano e lavorano con noi, siamo tutti gli afghani e ci sarà la pace".
L'Afghanistan, spiega Massoud, "non è mai stato, non ha mai avuto un forte sistema centralizzato. In questo ha fallito per più di 100 anni ed è stato dimostrato che la soluzione migliore è il decentramento e l'empowerment regionale senza danneggiare l'integrità territoriale. L'Afghanistan è una nazione, ma non deve essere gestito da una città, poiché è come la Svizzera, ha nazionalità e lingue diverse. Ma a causa della corruzione dilagante e della cattiva governance causate dal sistema di governo e di sicurezza altamente centralizzato, il governo afghano non è riuscito a ottenere il sostegno della popolazione. Questa società afghana diversificata e multietnica ha bisogno di un sistema politico decentralizzato".
Il Panshir, ricorda Massoud, "è l'unica provincia che resiste, l'intero Paese è caduto, ma noi teniamo duro, così come abbiamo sconfitto i sovietici negli anni '80 e come abbiamo sconfitto i talebani negli anni '90. Sono disposto a perdonare il sangue di mio padre per portare pace, sicurezza e stabilità nel Paese".
La guerra sarà "inevitabile" se i militanti islamici rifiutano il dialogo ha detto Ahmed Massoud in un'intervista ad al Arabiya. "Abbiamo affrontato l'Unione Sovietica, saremo in grado di affrontare i Talebani", ha ribadito, dopo che i militanti hanno dato questa mattina un ultimatum di 4 ore perché la Valle del Panshir, ultimo nucleo della resistenza, si arrenda.
Talebani, centinaia di combattenti diretti nel Panjshir
Intanto, centinaia di combattenti talebani sono diretti verso la Valle del Panjshir, dove si concentra la resistenza guidata da Ahmed Massud. Lo ha annunciato il movimento che ha preso il potere a Kabul dal suo account Twitter in arabo: "Centinaia di mujaheddin dell'Emirato islamico si stanno dirigendo verso la regione del Panjshir per assumerne il controllo, dopo che i funzionari locali si sono rifiutati di consegnarlo pacificamente".
Lo ha detto in un'intervista a al-Sharq Al-Awsat, Ahmad Massoud, figlio del leggendario Ahmad Shah Massoud, che negli anni '90 guidò la resistenza contro i talebani fino a quando fu ucciso, due giorni prima degli attentati dell'11 settembre 2001.
"Siamo pronti a parlare con i talebani, siamo già in contatto e i nostri rappresentanti si sono incontrati più volte. Anche noi - sottolinea Massoud - siamo musulmani, anche noi vogliamo la pace, quindi lavoriamo insieme, però il movimento vuole imporre con le armi cose che noi non accetteremo. Se vogliono la pace, e ci parlano e lavorano con noi, siamo tutti gli afghani e ci sarà la pace".
L'Afghanistan, spiega Massoud, "non è mai stato, non ha mai avuto un forte sistema centralizzato. In questo ha fallito per più di 100 anni ed è stato dimostrato che la soluzione migliore è il decentramento e l'empowerment regionale senza danneggiare l'integrità territoriale. L'Afghanistan è una nazione, ma non deve essere gestito da una città, poiché è come la Svizzera, ha nazionalità e lingue diverse. Ma a causa della corruzione dilagante e della cattiva governance causate dal sistema di governo e di sicurezza altamente centralizzato, il governo afghano non è riuscito a ottenere il sostegno della popolazione. Questa società afghana diversificata e multietnica ha bisogno di un sistema politico decentralizzato".
Il Panshir, ricorda Massoud, "è l'unica provincia che resiste, l'intero Paese è caduto, ma noi teniamo duro, così come abbiamo sconfitto i sovietici negli anni '80 e come abbiamo sconfitto i talebani negli anni '90. Sono disposto a perdonare il sangue di mio padre per portare pace, sicurezza e stabilità nel Paese".
La guerra sarà "inevitabile" se i militanti islamici rifiutano il dialogo ha detto Ahmed Massoud in un'intervista ad al Arabiya. "Abbiamo affrontato l'Unione Sovietica, saremo in grado di affrontare i Talebani", ha ribadito, dopo che i militanti hanno dato questa mattina un ultimatum di 4 ore perché la Valle del Panshir, ultimo nucleo della resistenza, si arrenda.
Talebani, centinaia di combattenti diretti nel Panjshir
Intanto, centinaia di combattenti talebani sono diretti verso la Valle del Panjshir, dove si concentra la resistenza guidata da Ahmed Massud. Lo ha annunciato il movimento che ha preso il potere a Kabul dal suo account Twitter in arabo: "Centinaia di mujaheddin dell'Emirato islamico si stanno dirigendo verso la regione del Panjshir per assumerne il controllo, dopo che i funzionari locali si sono rifiutati di consegnarlo pacificamente".