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ECONOMIA

Petrolio ai massimi da 17 mesi Attesa per i dati USA sul lavoro

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di Fabrizio Patti
Gli investitori aspettano dagli Stati Uniti, nel primo pomeriggio, i dati sull'occupazione, sulle scorte di petrolio e sulle imprese di servizi. Daranno indicazioni anche sulle prospettive di inflazione. Intanto apertura poco mossa in Europa. Milano +0,06%, come Parigi, Londra -0,3%, e Francoforte -0,2%. L'indice Ftse Mib di Milano si mantiene sopra quota 25mila e si avvia a chiudere la quinta settimana di fila in rialzo; +14% l'incremento da inizio anno. In Asia l'indice Pmi sui servizi in Cina riferito a maggio è stato pari a 55,1, in lieve calo rispetto ad aprile ma 5 punti sopra quota 50, al di là della quale c'è una fase di espansione. Positiva la reazione delle borse dell'area, in particolare Shanghai e Shenzhen, su di mezzo punto percentuale. Scende però di poco quella di Hong Kong, -0,27%. In evidenza il petrolio: il Brent del Mare del Nord sfiora i 72 dollari al barile: 71,7, +0,5% rispetto a ieri, il valore più alto da 17 mesi. Prima dello scoppio della pandemia in Cina, nel gennaio 2020 il prezzo era di 66 dollari, 6 in meno di oggi. Alla dinamica degli ultimi giorni contribuisce di ieri tra i Paesi dell'Opec Plus: almeno fino a luglio gli aumenti della produzione rimarranno quelli programmati in precedenza, nonostante una accelerazione della domanda. Lo spread, nonostante le raccomandazioni arrivate ieri da Bruxelles sulla necessità di contenere il debito pubblico, è stabile, a quota 107 con rendimento del Bt9 decennale allo 0,89 per cento. Tra i titoli del Ftse Mib maggiori rialzi per due società legate al petrolio: Saipem (+2,5%) e Tenaris (+1,55%); maggiori ribassi per Atlantia (-0,5%) e StMicroelectronics (-0,6%).