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MONDO

lo scandalo

Uno scandalo sessuale scuote il governo di Theresa May

Il "Sunday times" ieri aveva scritto che la premier conservatrice May permette ad almeno due ministri, noti come "molestatori sessuali seriali" di far parte del suo governo. Oltre a Westminster, anche un'altra istituzione britannica non è esente da casi del genere: alcune presentatrici della Bbc hanno fatto fronte comune per denunciare le molestie 

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La prima ministra britannica, Theresa May, ha ordinato un'indagine sulle informazioni secondo cui il sottosegretario al Commercio estero, Mark Garnier, avrebbe chiesto a una segretaria di comprare giocattoli erotici e l'avrebbe chiamata "tette di zucchero". A rendere noto il comportamento del politico è stato il Mail on Sunday, e in seguito Garnier non ha smentito ma ha affermato di aver fatto quelle affermazioni e richieste in una conversazione divertente su uno show televisivo, sostenendo che la richiesta dei sex toys sia stata "baldoria di buon umorismo". La donna, Caroline Edmondson, ha contestato la ricostruzione dei fatti di Garnier, smentendo che si trattasse di uno "scherzo" condiviso.  

 La notizia arriva dopo che venerdì una portavoce di May ha affermato che qualsiasi azione sessuale non desiderata sia "totalmente accettabile" e che qualsiasi ministro abbia agito in modo inappropriato andrà  incontro a "seri provvedimenti". Rispondeva così alle notizie diffuse da Bbc television, che ha descritto una diffusa cultura di abusi sessuali tra i deputati e lo staff che lavora al Parlamento britannico.

Il ministro Hunt in Tv: "Comportamenti inaccettabili"
"Queste storie, se sono vere, sono ovviamente del tutto inaccettabili", ha dichiarato il ministro della Salute, Jeremy Hunt. "L'ufficio del Gabinetto condurrà  un'indagine", ha aggiunto.    

La premier inoltre ha scritto allo speaker della Camera dei Comuni John Bercow, chiedendo di mettere a punto una nuova procedura di reclamo vincolante che riguardi tutti i parlamentari e il loro staff, ha detto Hunt. Infine May chiederà a Bercow un consiglio su come sia possibile cambiare la cultura di Westminster. Le recenti notizie stampa su comportamenti inappropriati da parte di parlamentari e membri del governo
"sono totalmente inaccettabili se vere", ha detto Hunt. Il "Sunday times" aveva scritto che la premier conservatrice May permette ad almeno due ministri, noti come "molestatori sessuali seriali" di far parte del suo governo.



L'onda lunga del caso Weinstein
Le denunce di comportamenti inappropriati tra i politici britannici e in altri settori si sono diffuse, dopo che decine di donne hanno raccontato a volte dopo anni di aver subito molestie sessuali dal produttore di Hollywood Harvey Weinstein. Questi ha negato di aver mai avuto incontri di tipo sessuale non consenzienti.

Una chat per segnalare i molestatori
Intanto, The Sun venerdì ha riferito che le donne che lavorano a Westminster hanno creato un gruppo WhatsApp in cui discutere le proprie esperienze di molestie sessuali e mettere in guardia le altre dai potenziali assalitori e molestatori. "La premier è¨ stata molto chiara quando ha risposto alle notizie su Weinstein nelle scorse settimane: i comportamenti sessuali indesiderati sono totalmente inaccettabili, cosa che è vera in qualsiasi ambito della vita e quindi anche in quello politico", ha affermato la portavoce di May.

I vibratori e il sex shop di Soho
L'ex segretaria di Garnier, Caroline Edmondson, ha detto al Mail on Sunday che l'uomo le aveva dato del denaro per comprare due vibratori in un sex shop di Soho. Edmondson, che in seguito è andata a lavorare per un altro deputato, ha detto che in un'altra occasione, davanti a dei testimoni in un bar, Garnier le ha detto "non vai da nessuna parte, tette di zucchero". Il Mail riferisce che Garnier ha ammesso l'accaduto dicendo "non lo nego perchè non voglio essere disonesto". Garnier ha ammesso di essersi comportato "come un dinosauro" nel contesto attuale, ma ha aggiunto "questo non costituisce in alcun modo una molestia". 

Il ministro e i messaggi espliciti alla diciannovenne
Intanto l'ex ministro per il Galles Stephen Crabb,sempre secondo il Mail on Sunday avrebbe ammesso di aver inviato messaggi di testo "espliciti" a una diciannovenne dopo un colloquio di lavoro a Westminster nel 2013. Il deputato sposato, che ha ammesso di aver incontrato la ragazza "qualche volta", ha detto al quotidiano di essere stato "sciocco", ma che non c'è stato contatto sessuale. Crabb si era dimesso lo scorso anno da sottosegrertario per il lavoro e le  pensioni a seguito di un incidente simile. Il partito laburista ha sospeso il deputato per Sheffield Hallam Jared O'Mara per  le sue dichiarazioni omofobe e misogine.

Il caso BBC
Oltre a Westminster, anche un'altra istituzione britannica non è esente da casi del genere: alcune note presentatrici della Bbc hanno fatto fronte comune per denunciare le molestie nell'emittente