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MONDO

È accaduto a tre giorni dall'anniversario del golpe militare di Pinochet

Cile, esplosione nella metro di Santiago. Il governo: "Atto terroristico"

Almeno 8 persone sono rimaste ferite. Poteva essere una strage perché la deflagrazione è avvenuta quando la stazione era particolarmente affollata 

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Il luogo dell'esplosione (Ansa)
Santiago del Cile
Una violentissima esplosione ha investito il centro commerciale di una stazione della metropoliana di Santiago del Cile. Almeno 8 persone sono rimaste ferite, due delle quali in modo grave. La deflagrazione è avvenuta nella stazione Escuela Militar che in quel momento era particolarmente affollata. 

La stampa locale riferisce che testimoni presenti sul luogo hanno visto due giovani lasciare una borsa in un fast food prima di darsi alla fuga a bordo di una macchina, ma la polizia cilena non ha ancora confermato questa versione.

La stazione della metro si trova a circa 200 metri dalla sede della Scuola Militare dell'esercito cileno. E l'esplosione è avvenuta a tre giorni dall'anniversario del golpe militare di Pinochet del 1973, con cui depose il presidente Salvador Allende. Solitamente, in questi giorni si svolgono proteste che sfociano in alcuni casi in tensioni e scontri.

Il governo: "È un atto terroristico"
Il portavoce del governo cileno, parla di atto terroristico, sottolineando che la presidente Michelle Bachelet si sta occupando personalmente del caso. 

La stampa cilena ipotizza un possibile nesso fra l'attentato di oggi e una serie di attacchi esplosivi registrati alcune settimane fa in vari punti del centro della capitale, messi a segno da gruppi anarchici locali che esigono la liberazione di due dei loro leader, Francisco Solar e Monica Caballero, detenuti in Spagna nel 2013.